pubblicato il 24.04.13
Roma. Buontempo morto ·
Morto Teodoro Buontempo: "er pecora" aveva 67 anni, presidente della Destra
ROMA - E' morto a 67 anni il presidente della Destra, Teodoro Bontempo, già consigliere comunale di Roma a 16 anni e deputato per cinque legislature. Per anni Bontempo è stato dirigente dell'Msi e di Alleanza nazionale.
A dare l'annuncio della scomparsa del politico è stato il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, sul sito del Giornale d'Italia: «Teodoro Buontempo ci ha lasciato - è il titolo dell'articolo - Il leone si è spento combattendo fino all'ultimo. Questa notte, alle 4:30, è salito in cielo circondato dall'amore della sua famiglia». Buontempo era stato colpito da una grave malattia ed era ricoverato in una clinica romana. Ancora non sono stati decisi nè data nè luogo dei funerali.
La camera ardente. «Il suo popolo tributerà l'omaggio terreno a Teodoro Buontempo venerdì mattina alle 11. Il rito religioso sarà celebrato nella chiesa di San Marco, nella omonima piazza romana e sarà officiato da don Walter Trovato. Domani, dalle 10 alle 20, sarà già possibile rendere onore allo scomparso presidente de La Destra nell'austera cornice della sala della protomoteca in Campidoglio, messa a disposizione dal sindaco Alemanno, dove fu consigliere per sedici anni, oltre che presidente dell'assemblea di Giulio Cesare». Lo comunica una nota de La Destra.
Mercoledì 24 Aprile 2013 - 07:49
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/buontempo_morto_er_pecora_la_destra/notizie/272807.shtml
Muore Teodoro Buontempo la destra romana in lutto
Stanotte alle 4 dopo una lunga malattia. Aveva 67 anni. Consigliere comunale, parlamentare e presidente de La Destra insieme a Francesco Storace. Riduttivo il soprannome di "Er pecora" che si è portato avanti dal '68. Dal Msi a An, da Fini a Gasparri ad Alemanno, ha formato la classe dirigente della destra italiana. Domani camera ardente in Campidoglio, venerdì mattina i funerali
di SIMONA CASALINI
Muore Teodoro Buontempo la destra romana in lutto
"Camerata Buontempo, Presente!" Lo saluteranno così, dietro al feretro, i suoi fan con una sola voce e il braccio romanamente teso. E' morto a 67 anni Teodoro Buontempo, storico esponente dell'Msi, poi di An, anni e anni di consiglio comunale a Roma e di parlamentare, poi assessore uscente alla Casa con la giunta Polverini della Regione Lazio e anche presidente de La Destra. Fascista per niente immaginario. Il suo braccio destro e seguace Storace aveva da giorni preparato i suoi, con un annuncio nel Giornale d'Italia, il foglio che dirige: "Teodoro sta affrontando in queste ore la sua ultima battaglia terrena, circondato dall'affetto dei suoi familiari e della comunità politica che ha servito nella sua vita". Riduttivo appellarlo, come si faceva qualche anno fa, Teodoro "Er pecora" per via di certe ruvidità caratteriali e i capelli ricci e crespi: dal '68 a oggi ha fatto la storia dei fasci di Roma, che sempre lo hanno ripagato con affetto e rispetto.
FOTOSTORIA Dal funerale di Junio Borghese alla scopa al Vittoriano
Teodoro Buontempo, abruzzese e un diploma di ragioneria, era nato a Carunchio, in provincia di Chieti, il 21 gennaio del 1946 e la politica, quella nera, è stata la sua unica ragione di vita e di militanza. Ha cresciuto tutti i nostalgici di Roma, non è un caso se poche ore fa Giuliano
Castellino, un passato in Forza Nuova, Base Autonoma e Casa Pound, e ora suo sottoposto a La Destra, così ha annunciato: "Manifesteremo insieme agli amici francesi a piazza Farnese, sotto l'ambasciata, per dire no alla legge a favore dei matrimoni gay. La Destra manifesterà per la famiglia naturale, oggi più che mai, con Teodoro Buontempo nel cuore che in queste ore sta combattendo la sua ultima sfida terrena". Umberto Croppi, ex assessore di Alemanno, poi passato al Fli, e corteggiato a sinistra, su twitter scrive: "Gli ho voluto molto bene, onesto, generoso, raro esempio di politico altruista". E la Mussolini: "Onore a Teodoro Buontempo".
Da Ortona a mare dove ha studiato e iniziato le prime esperienze politiche, poco più che ventenne, Buontempo nel '68 si trasferisce a Roma. Fondatore di una delle prime radio libere negli anni Settanta "Radio Alternativa", la sede di via Sommacampagna diventa il fulcro di decine di iniziative di giovani missini. Da lì, scuola politica anche violenta, si formò la futura classe dirigente della destra italiana, da Gianfranco Fini a Maurizio Gasparri a Gianni Alemanno.
Tanti i racconti dei suoi esordi romani: "Non avevo soldi, mi lavavo al diurno difronte alla Stazione Termini" raccontava, e anche: "Non sapevo dove dormire, la mia 500 era la casa a Valle Giulia, poi mi offrirono un sgabuzzino al Secolo d'Italia". Teodoro e la sua 500, distrutta da una molotov una mattina di primavera del 1972. Teodoro e la sega sul cofano della macchina dopo i tumultuosi scontri per il funerale di Mikis Mantakas, foto indimenticate dai camerati di sempre. Sono gli anni di piombo, delle stragi di Stato, dei cuori neri, della P38. Buontempo è testimone di tutto, per la sinistra è un violento picchiatore ma mai una foto con una pistola in mano.
Presente ai congressi del Msi e del Fronte così come ai campi Hobbit, nel 1981 viene eletto consigliere comunale di Roma, e puntualmente rieletto sino al 1997. Memorabili i suoi "corpo a corpo" con l'allora sindaco Rutelli e le sue intere giornate di oratoria ostruzionistica superate da un intigolo per le corde vocali a base di miele, alici e grappa. Nel '94, ad esempio, sulla scia di Giorgio Almirante, soprannominato per capacità d' intrattenimento "vescica di ferro", il fedele discepolo Buontempo andò avanti nella sala della Lupa per ventisette ore e mezzo quasi filate contro l'assestamento del bilancio comunale. "Non sei un vero fascista" lo rimproverò il collega di partito Adalberto Baldoni, "non hai rispettato la disciplina, l'ordine, la gerarchia". Lui replicò assalendo un consigliere verde. Lo show finì all'una e trenta, col suo braccio romanamente alzato.
A Campo dei Fiori, nel 1998, ai primi di luglio, si parla ancora di lui, assalito e ferito da decine di punk e squatter scatenati mentre usciva da un ristorante in piazza Farnese. Ferito al volto, ma senza altre grandi conseguenze, abbassò per un momento la guardia: "Mi è andata bene ma mi potevano ammazzare... ".
Membro del Comitato centrale e della direzione nazionale del Msi-Dn dagli anni '70, rimase iscritto al gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale fino al 27 luglio 2007, quando passò prima al gruppo misto della Camera per poi partecipare alla fondazione della Destra, di cui fu subito presidente. Il suo ruolo di padre della Destra lo portò a fare un lungo tratto di strada parlamentare anche con Daniela Santanché, connubio tornato di recente alla ribalta in occasione dell'"occupazione" del Parlamento da parte degli esponenti di M5s.
Prima dei grillini, infatti, gli ultimi occupatori della Camera, nel gennaio 2008, furono proprio la Santanché e Buontempo: allora si fecero chiudere nell'emiciclo per protestare con Prodi dopo le dimissioni di Mastella da ministro della Giustizia e Buontempo ebbe un malore e per questo soccorso dai medici di Montecitorio. Ma non era certo nuovo a intemperanze: nel 1993 si presentò in Aula cercando di parlare con un megafono e, all'ordine di consegnarlo, scappò a gambe levate per le scale rincorso da uno stuolo di commessi. Assessore alla Casa della giunta Polverini, ma mai sfiorato dai molti scandali dei suoi ex compagni di partito, coltivava un sogno urbanistico: "Vorrei demolire Corviale". E un'altra utopia: "Aiuterò i cittadini che ogni giorno devono fare i conti con una burocrazia invadente e farraginosa".
Sotto il suo ufficio di Ostia c'era una scritta "Buontempo attento", firmato centro sociale Kamino, dentro aveva appeso un calendario del Duce. A un'altra parete, un ritaglio di giornale con Buontempo fotografato mentre scopa le scale del Vittoriano. "Per forza, lì era appena passato Li Peng". Lascia la moglie Marina e i figli Maria, Gianni e Michele.
Dal Campidoglio il massimo onore. La Camera ardente, annuncia il sindaco Alemanno, sarà domani, giovedì 25, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, i funerali venerdì mattina, alle 11 nella chiesa di San Marco accanto piazza Venezia.
I messaggi di cordoglio. Dal segretario del Pdl Angelino Alfano al sindaco di Roma Gianni Alemanno, dal leader della "sua" Destra Francesco Storace alla senatrice Alessandra Mussolini fino al vicepresidente di Palazzo Madama Maurizio Gasparri, decine sono stati i messaggi di addio per Buontempo. Dal centrosinistra anche Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, e Enrico Gasbarra hanno voluto fare le condoglianze per la scomparsa del politico abruzzese.
(24 aprile 2013)
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/04/23/news/e_morto_teodoro_buontempo_storico_esponenete_della_destra-57325932/
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