pubblicato il 10.05.13
Macerata. Striscione razzista di Forza Nuova contro Cécile Kyenge ·
Striscione razzista contro Cécile Kyenge
Ancora attacchi razzisti contro il ministro dell'Integrazione. «Kyenge torna in Congo», è la scritta su uno striscione affisso da militanti di Forza Nuova davanti alla sede del Partito democratico in via Spalato a Macerata.
Ne ha dato notizia una nota del movimento di ultradestra, contrario alla proposta del senatore Mario Morgoni di concedere la cittadinanza onoraria al ministro del governo Letta, che il 9 maggio ha voluto precisare di non aver mai parlato di ius soli puro.
«MINISTRO DELLA DISINTEGRAZIONE». «Le recenti dichiarazioni del ministro della (dis)integrazione, che si è vantata di essere arrivata clandestinamente in Italia elogiando la poligamia, una pratica avulsa alla nostra tradizione e altamente lesiva della dignità della donna, ci portano a ribadire la più totale contrarietà di Forza Nuova allo ius soli», è scritto nel comunicato del movimento di estrema destra.
Per il movimento, «non si può svendere la cittadinanza italiana a elementi alieni alla nostra cultura, così come non si può obbligare i cittadini ad applaudire un modello di società multirazziale come quello della banlieue parigina».
«RIVEDERE LA BOSSI-FINI IN SENSO RISTRETTIVO». Forza Nuova ha chiesto «una revisione in senso restrittivo della Bossi-Fini, procedendo all'espulsione immediata degli extracomunitari che hanno commesso reati in Italia, affinché episodi come l'omicidio di Livorno a opera di un senegalese con tre decreti di espulsione non si ripetano più».
Altre iniziative contro lo ius soli sono annunciate per le prossime settimane a Macerata.
La questura del capoluogo di provincia marchigiano, attraverso la Digos, ha avviato accertamenti sul caso.
POSSIBILE RICORSO ALLA LEGGE MANCINO. Si cerca di risalire a chi abbia materialmente scritto e affisso il cartello. La procura intende valutare se aprire un fascicolo di indagine in base alla Legge Mancino contro la discriminazione razziale, etnica e religiosa, che punisce con la reclusione fino a un anno e sei mesi chi «propaganda idee fondate sulla superiorità e l'odio razziale o etnico».
Il ministro ha commentato: «Non sono questi che mi fermeranno», e ha detto di non essere affatto preoccupata.
«La mia risposta non è fondamentale, ma lo è ciò che risponde la società civile».
Anche Morgoni ha rilanciato la sua iniziativa: «Proporrò ai sindaci della provincia di Macerata di invitare il ministro Cécile Kyenge alla prima cerimonia utile per il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli di immigrati nati qui. La battaglia per la legge sullo ius soli deve diventare una battaglia di tutta la politica italiana», ha detto il senaotre del Partito democratico.
Giovedì, 09 Maggio 2013
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