pubblicato il 7.06.13
Mussolini resta cittadino onorario. Caos in aula al Comune di Varese ·
Respinta la mozione presentata dal Pd per cancellare l'onorificenza concessa nel 1924 al dittatore. Bagarre nel centrodestra con Pdl e Lega che lasciano libertà di voto. Urla del il pubblico in consiglio comunale
di LUCIA LANDONI
Benito Mussolini rimane cittadino onorario di Varese: il verdetto è arrivato al termine di un'accesa seduta del consiglio comunale della Città Giardino, durante la quale è stata discussa la mozione presentata da Luca Conte del Pd per l'annullamento dell'onorificenza concessa al leader del Partito fascista nel 1924. Se i consiglieri del Pd, sostenuti dall'Associazione nazionale dei partigiani d'Italia, sono stati concordi nel sostenere la necessità del provvedimento, "considerato il negativo giudizio storico, morale e politico condiviso sulla figura di Benito Mussolini", tra le fila di Pdl e Lega la situazione è da subito risultata più complessa.
I due capigruppo, dopo varie riunioni tenute in fretta e furia nei corridoi di Palazzo Estense e una sospensione della seduta consiliare, hanno deciso di lasciare libertà di voto e di coscienza sulla questione. Una scelta che non è servita a calmare gli animi, dato che il consiglio comunale si è concluso tra urla e reciproche accuse ed è stato necessario l'intervento dei vigili per evitare che la situazione degenerasse: le forze dell'ordine hanno diviso il capogruppo leghista Giulio Moroni dal consigliere pidiellino Stefano Crespi appena prima che i due arrivassero al contatto fisico, mentre tra il pubblico esponenti di Fiamma Tricolore e Fratelli d'Italia
urlavano, applauditi ironicamente da Pd e Anpi.
Il sindaco Attilio Fontana, esponente del Carroccio, ha abbandonato l'aula, come pure Giovanni Chiodi del Pdl e Matteo Giampaolo, altro pidiellino, ha dichiarato la propria decisione di non votare. La mozione del Pd è stata respinta con 16 voti contrari contro 11 favorevoli. D'altra parte gli esponenti del consiglio comunale di Varese con un passato di militanza in Alleanza Nazionale avevano già espresso chiaramente le loro posizioni nelle scorse settimane: "Revocare la cittadinanza a Mussolini sarebbe una decisione contro la storia" aveva dichiarato Giacomo Cosentino del Pdl. E la Lega aveva posto l'accento sul debito di gratitudine che secondo il Carroccio legherebbe la città lombarda a Benito Mussolini. Secondo Andrea Porrini, vicecapogruppo del Carroccio in consiglio comunale, "il giudizio sui dittatori è un conto, altro è la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha deciso per Varese capoluogo e Varese provincia".
(07 giugno 2013)
http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/06/07/news/mussolini_resta_cittadino_onorario_caos_in_aula_al_comune_di_varese-60552410/
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