ROMA - Via Tasso «commissariata»? L??Anppia, l??associazione dei perseguitati politici antifascisti, sotto sfratto? Roma sta registrando uno dei momenti più bui per le istituzioni della memoria antifascista: il Museo della Resistenza di via Tasso continua a lanciare appelli disperati contro il commissariamento, ma questa possibilità per la storica sede sorta dove le Ss tedesche gestivano uno dei luoghi di tortura e assassinio è sempre più probabile. Mancano due quinti del bilancio del Museo - corrispondenti agli stanziamenti non versati dalla Regione e dal Comune a partire dalle precedenti amministrazioni e non tornati con le nuove - e i revisori dei conti, se nulla cambia, saranno costretti a far commissariare il Museo.
Altrettanto paradossale è la situazione dell??Anppia, fondata nel dopoguerra da Umberto Terracini e Sandro Pertini: i loro «eredi», come l??attuale presidente Guido Albertelli, figlio del martire delle Fosse Ardeatine Pilo Albertelli, vengono definiti «abusivi in assenza di titolo» per quanto riguarda l??uso ultratrentennale della sede di Corsia Agonale. Un??accusa lanciata dall??amministrazione Polverini e raccolta ora da quella Zingaretti che trasforma il presunto abusivismo dell??Anppia in un aumento paradossale del canone di affitto, passando dai 151 euro simbolici a ben 4100. «L??equivalente, se nulla cambia, di uno sfratto», dicono all??Anppia, che come altre associazioni si è vista decurtare la quasi totalità delle sovvenzioni statali tradizionali, e che non saprebbe dove andare con la sua biblioteca specializzata di 5000 volumi e le pratiche curate per tutti i perseguitati, compresi gli ebrei.
A Via Tasso il presidente Antonio Parisella cerca di esorcizzare l??imminente minaccia lanciando un??operazione di amicizia col Museo per il 24 novembre, giorno di ricorrenza dell??attentato che qualche anno fa prese di mira il portone dell??istituzione. Ma il momento in cui deve riunirsi il Consiglio dei revisori dei conti, presieduto da Tommaso Coppola, si avvicina inesorabilmente. E se non troveranno i soldi in cassa saranno costretti - grazie a una recente norma varata dal governo Monti - a deferire la struttura al Ministero dei Beni Culturali per un commissariamento. D??altronde, per via Tasso, il capitolo delle spese non varia: per la luce elettrica i contatori dell??Eni fatturano circa 10 mila euro all??anno, le pulizie se ne portano via altri cinquemila, il condominio ne richiede 7500, altri denari sono necessari per il riscaldamento. Tra le entrate mancano all??appello 37 mila euro, quelli dovuti da Regione e Comune. Le lettere partite da via Tasso sono rimaste finora prive di effetti concreti.
Anche l??Anppia aspetta che la lettera inviata il 15 ottobre dal presidente Guido Albertelli a Nicola Zingaretti riceva una risposta. Respingendo la definizione di «abusivismo» Albertelli ha ricordato che i locali sono occupati per un atto di consegna del Comune nel 1983. Passati poi alle Asl, sono oggi della Regione. «La Regione ha oltre duecento appartamenti - dice Albertelli -, vorrei sapere se è stata controllata la titolarità di tutti e se a tutti il canone è stato ritoccato di trenta volte...».
Fonte:
ilCorriere
news
r_lazio