pubblicato il 5.03.14
Roma Minacce agli ebrei, rissa sfiorata in tribunale fra Pacifici e l'imputato di Militia, Schiavulli ·
Rissa sfiorata Pacifici Schiavulli
di Andrea Ossino
Solo grazie all'intervento dei carabinieri e degli uomini della scorta è stata evitata una rissa in aula tra il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e Stefano Schiavulli, esponente del gruppo di estrema destra, Militia.
Durante la testimonianza di Riccardo Pacifici, parte lesa nel processo che vede gli esponenti di Militia accusati di apologia di fascismo per aver imbrattato i muri di Roma con alcune scritte antisemite, tutto sembra essere sotto controllo. Ma terminata la deposizione, mentre il presidente della comunità ebraica usciva dall'aula, Stefano Schiavulli, alzandosi dal banco dove è seduto si è avvicinato al presidente della comunità ebraica romana e guardandolo fisso negli occhi ha detto: "con te ci vediamo presto", a quel punto il testimone lo ha invitato a ripetere.
Così l'esponente di Militia, senza batter ciglio, ha continuato: "ci vediamo presto". Pacifici, sconcertato, ha quindi risposto: "è una minaccia?". Poi, innervosito, il presidente ha provato ad avvicinarsi al suo interlocutore. Solo l'intervento dei carabinieri e degli uomini della scorta ha impedito una rissa all'interno della seconda sezione del tribunale di piazzale Clodio. Ma fuori dall'aula Riccardo Pacifici continua a gridare: "non ho paura, esci fuori, non mi fai paura". Nel frattempo, all'interno dell'aula il presidente redarguisce Schiavulli ricordando che si trova in un tribunale, prima però, il giudice, ha messo a verbale l'accaduto.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo in merito allo scontro verbale tra il presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, ed un militante di Militia, Stefano Schiavulli, durante l'udienza del processo in cui quest'ultimo è imputato con altri sei esponenti dell'organizzazione di destra.
Il fascicolo, affidato al pm Luca Tescaroli, è stato aperto sulla base di una relazione di servizio dei carabinieri del Nucleo tribunali di Roma e per Schiavulli si profila ora un'iscrizione nel registro degli indagati per minacce. «Al termine della deposizione del teste Riccardo Pacifici - è detto nella relazione - l'imputato Schiavulli proferiva la frase »ci vediamo presto« che ripeteva più volte ad alta voce». «Pacifici - prosegue la nota - visibilmente alterato, rispondeva chiedendo allo Schiavulli se la frase fosse stata una minaccia ed otteneva in risposta dallo stesso la frase: "Lo vedrai, ci vediamo presto, lo vedrai".
http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/minacce_ebrei_rissa_pacifici_schiavulli_militia/notizie/556940.shtml
vandalismi_minacce
r_lazio
articolo precedente
articolo successivo