pubblicato il 18.06.15
Stati Uniti, strage di afroamericani in chiesa a Charleston. Arrestato il killer: un suprematista bianco ·
Il presunto autore del massacro è Dylann Storm Roof, suprematista bianco di 21 anni, che ha ucciso nove persone, tra cui un senatore democratico della South Carolina, Clementa Pickney. Un bambino si sarebbe salvato fingendosi morto. Jeb Bush cancella gli impegni in città. Nella zona il caso del poliziotto che ha sparato alle spalle a un nero
CHARLESTON - È stato arrestato in North Carolina il presunto autore della strage di afroamericani in una chiesa di Charleston, in South Carolina. Si tratta di Dylann Storm Roof, un bianco di 21 anni, che intorno alle 9 di ieri sera (le tre del mattino in Italia) ha sparato sui fedeli in preghiera in una chiesa metodista frequentata dalla comunità afroamericana della città, mentre era in corso una lettura della Bibbia. Nove le persone rimaste uccise (sei donne e tre uomini), tra cui il pastore della chiesa, un membro democratico del Senato della South Carolina, Clementa Pinckney, 41 anni e padre di due figli. Il reverendo era stato uno dei simboli della veglia per Walter Scott, il giovane nero disarmato ucciso da un agente bianco a Charleston lo scorso aprile, un caso che aveva suscitato dure proteste contro la polizia. Il Dipartimento di Giustizia Usa ha aperto un'indagine per verificare se la strage sia un crimine legato all'odio razziale.
La polizia ha dato la caccia per ore all'autore del massacro ripreso da alcune telecamere di sorveglianza: addosso aveva un paio di jeans, una felpa grigia, stivali. Ha abbandonato la chiesa a bordo di una berlina nera. Roof è originario di Lexington, in South Carolina. Secondo alcune fonti, è stato segnalato all'Fbi da suo zio, che lo ha riconosciuto proprio nelle prime foto diffuse dalla polizia dopo la strage. Il giovane era già stato arrestato a marzo per droga e, ad aprile, aveva ricevuto in regalo dal padre per il suo compleanno una pistola calibro 45.
Il capo della polizia, Gregory Mullen, ha confermato che il ragazzo ha agito da solo. È rimasto circa un'ora nella chiesa durante una lettura della Bibbia prima di aprire il fuoco sui fedeli. Sono tre i sopravvissuti alla strage, tra cui, secondo le prime ricostruzioni, anche un bambino di 5 anni che si è finto morto. Il killer avrebbe risparmiato una donna dicendole che la lasciava andare affinchè raccontasse a tutti quanto accaduto. "E' inimmaginabile che qualcuno nella società di oggi entri in una chiesa mentre la gente prega e la uccida", ha commentato ancora il capo della polizia di Charleston.
Iniziano ad emergere le prime testimonianze dei presenti. Secondo una fonte citata dalla Nbc il killer avrebbe detto alle vittime: "Voi stuprate le nostre donne e state prendendo il sopravvento nel nostro Paese e dovete sparire". Stando alle prime indicazioni inoltre, l'uomo avrebbe ricaricato l'arma 5 volte durante l'attacco.
Tutte le piste investigative sono aperte, compresa quella del terrorismo interno. Non si esclude un legame tra l'omicida e qualche gruppo armato e violento di suprematisti.In una foto sul suo profilo Facebook, il giovane indossa una giacca con le bandiere del Sudafrica dell'apartheid e della Rhodesia.
Come già accennato, la zona di Charleston è stata di recente teatro di forti tensioni razziali dopo che un poliziotto bianco di nome Michael Slager è stato incriminato per aver sparato ad un nero, Walter Scott, uccidendolo, e l'intera scena è stata ripresa con un telefonino e postata in internet. Pinkey, come ricorda Al Sharpton su Twitter, è stato uno dei simboli della veglia per Scott.
La chiesa dove è avvenuta la sparatoria, la Emmanuel African Methodist Episcopal Church, è una delle più vaste congregazioni di afroamericani nella regione ed una delle più antiche del suo genere nel sud degli Stati Uniti, e per questo è iscritta nel registro nazionale dei luoghi storici. E' stata fondata nel 1816: uno dei suoi fondatori, Denmark Vesey, ex schiavo, mise a punto un piano di rivolta degli schiavi e per questo fu impiccato e la chiesa distrutta in un incendio appiccato dai supremastisti bianchi.
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La sparatoria di oggi entra anche nella campagna elettorale per la corsa alla presidenza. Jeb Bush, candidato alle primarie per presidenziali del 2016, ha cancellato una serie di eventi della sua campagna elettorale che aveva in programma nelle prossime proprio a Charleston. L'ex governatore della Florida ha twittato: "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per le persone e le famiglie colpite dai tragici eventi di Charleston". Di più: il senatore Pickney aveva nelle ultime settimane fatto campagna per Hillary Clinton, la quale ha affidato a Twitter poche parole prima che fosse nota la morte del reverendo: "Notizia terribile da Charleston, i miei pensieri e le mie parole sono con voi".
http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/18/news/usa_uomo_spara_in_una_chiesa_a_charleston_i_media_8_morti_-117118383/?ref=HREA-1
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