pubblicato il 10.02.16
Regione Liguria, la frase folle del consigliere leghista : "Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno" ·
Lo sconcerto dei genitori dell'Agedo di fronte alle frasi di Giovanni De Paoli. Pd e Cinquestelle: si dimetta
"Se avessi un figlio omosessuale, lo brucerei nel forno": ha gelato i gesti e le parole dei suoi interlocutori, rappresentanti dell'associazione Agedo, il consigliere regionale ligure della Lega Nord, Giovanni De Paoli che avrebbe pronunciato, secondo loro, la frase al termine di un incontro in Regione Liguria.
"Ci siamo sentiti gelare il sangue, perché parlava anche di nostro figlio - dice ancora scossa Stefania Gori, rappresentante Agedo, Associazione genitori di omosessuali, cui era rivolta la frase, con il marito Manrico Polmonari - credo che sia allucinante questo comportamento, tanto più da un rappresentante pubblico".
Al termine della seduta della commissione regionale in cui si discuteva di legge regionale sulla famiglia e in cui erano stati ascoltati i rappresentanti del coordinamento Rainbow, che da due anni riunisce molte sigle regionali del mondo Lgbt e di Amnesty, il consigliere De Paoli si è trattenuto a parlare con alcuni di essi, tra cui Stefania Gori e Manrico Polmonari, entrambi rappresentanti Agedo, delegati per partecipare alla commissione.
"Il consigliere De Paoli stava dicendo che non condivideva l'omosessualità- spiega ancora Gori - e noi ribattevamo, ma tutto avveniva con grande calma, l'importante è che ci sia amore, tra due persone. A quel punto, mio marito, Manrico Polmonari, ha chiesto al consigliere cosa avrebbe fatto se avesse scoperto che suo figlio è omosessuale. E De Paoli ha risposto con quella terrificante frase: "se mio figlio fosse omosessuale lo brucerei nel forno".
Il consigliere regionale oscilla tra la smentita e la conferma di una posizione comunque netta. "Non ho detto quella frase -dice il consigliere De Paoli - ma sono tradizionalista, lo ammetto. Non potrò mai ammettere quelle cose dei figli omosessuali. Dite che ho esagerato? Dico sempre la verità. É quello che pensa la gente. La famiglia è un papà e una mamma, un nonno e una nonna. Cosa farei se avessi un figlio omosessuale? Se fosse una malattia lo curerei, ma invece penso sia un vizio e non ci sarebbe nulla per guarirlo". E aggiunge: "Io non chiedo scusa a nessuno, io non parlavo di loro, parlavo di cose mie, di cosa avrei fatto io, parlavo della mia posizione. E la commissione era finita". De Paoli è un fiume in piena e non fa un passo indietro: "Sono viziati, viziosi, e mi fanno solo pubblicità".
La famiglia, e anche l'associazione stanno meditando di rivolgersi a un legale, ma la prima reazione è stata soprattutto "un grande dolore abbiamo provato, e paura, prima della rabbia" dice Stefania Gori.
Le reazioni. “O De Paoli smentisce in maniera netta di aver pronunciato quella frase orribile e prende le distanze da una posizione del genere oppure si dimetta immediatamente dalla sua carica, con tanto di pubbliche scuse sue e del suo partito - dice il consigliere regionale M5S Francesco Battistini, che si rivolge poi direttamente al governatore Toti - la Regione si dissoci con forza dalla frase incriminata e da un pensiero pericoloso di questo".
Chiede ufficialmente le dimissioni del consigliere De Paoli, il Pd. "Le parole del consigliere De Paoli sugli omosessuali si commentano da sole per la loro gravità inaudita. - dice Raffaella Paita, capogruppo in consiglio regionale Pd - Una persona, se pronuncia frasi simili, a mio modo di vedere, non può rappresentare le istituzioni. Tutti ora si renderanno conto di cosa significa avere la destra al governo della Liguria. Toti dovrebbe prendere immediatamente le distanze da simili affermazioni e da De Paoli. Deve farlo soprattutto per tutelare i valori democratici e l’istituzione regionale. Altro che volto moderato della destra”.
Anche la consigliera regionale della Lega Nord Stefania Pucciarelli interviene e prende le distanze: "Spero che il consigliere De Paoli - dice - possa chiarire quanto accaduto oggi a margine della seconda commissione e mi auguro che tutto sia frutto di un semplice fraintendimento. Io in qualità di madre, quello che ritengo essenziale per il bene di mio figlio è la sua serenità e non la sua sessualità, tutto il resto per me è irrilevante. Quindi, mi dissocio completamente da eventuali dichiarazioni fuori luogo».
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