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Viterbo – Verrà pubblicato un libro bianco sugli episodi di violenza neofascista
Nasce il coordinamento antifascista
Viterbo 20 ottobre 2005 – ore 2,32
-“Contro la violenza neofascista, nasce il coordinamento antifascista”. Ieri mattina, nella sala conferenze della provincia, è stato presentata la nuova struttura politica.
Come è stato spiegato, ne fanno parte Cantiere aperto, l’Anpi, Rifondazione, i Comunisti italiani, i Ds, la Sinistra giovanile e la Cgil.
“In questi ultimi tempi – ha affermato Fabrizio Cardoni – ci sono stati ripetuti episodi di violenza neofascista che sono stati sottovalutati dalle istituzioni e dalla stampa. Questi fatti sono stati considerati alla stregua di ragazzate. E non valutati nella giusta prospettiva politica. La realtà è che dietro questi episodi ci sono organizzazione politiche nazionali. Il coordinamento nasce per battersi contro il revisionismo storico e per porre argine alla violenza neofascista”.
La prima iniziativa del coordinamento consisterà in un sit in a piazza delle Erbe il 29 ottobre alle 17,30.
E’ in via di stampa poi, per i tipi di Stampa Alternativa, un libro bianco sulla violenza neofascista.
“Nel libro ci saranno – ha spiegato Silvio Antonini -: la cronologia delle aggressioni e delle intimidazioni da parte fascista; un profilo delle organizzazioni d’estrema destra presenti in città; una denuncia delle
politiche revisionistiche dell’amministrazione Gabbianelli in tema di memoria storica. E una scheda inerente alle origini antifasciste di Viterbo, col ricordo dei fatti del 1921, quando la città impedì alle squadracce di Bottai di oltrepassare le mura, del dissenso durante il ventennio e della Resistenza del ‘43-’44. Due sono le formazioni neofasciste che sono presenti a Viterbo: Forza Nuova e Comunità politica. Forza nuova ha una tendenza di tipo più tradizione e punta soprattutto all’ex elettorato del Msi. Comunità politica adotta per certi versi la stessa terminologia e certe tematiche tipiche dell’estrema sinistra. Ad iniziare dalle tematiche contro la globalizzazione. Come coordinamento contestiamo le iniziative pretestuose sulle foibe del Comune di Viterbo, nelle quali non si fa mai cenno alla politica antislava di Mussolini”.
E’ stato poi ricordato che la lapide di piazzale Gramsci che ricordava tre vittime viterbesi della violenza nazista, non è stata, ad un anno di distanza, ancora ricollocata al suo posto”.
Tra gli episodi di violenza fascista ricordati da Gianluca Onofri quello del 6 luglio quando il bar Lucio è stato circondato da una quarantina di neofascisti “che cercavano ragazzi di sinistra”.
Stigmatizzato poi l’atteggiamento di Michele Bonatesta e di Laura Allegrini che “hanno messo sullo stesso piano le occupazione di sinistra con quelle dell’estrema destra”.
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