pubblicato il 6.11.16
Pavia Presidio antifascista, la polizia blocca piazzale Ghinaglia e carica i manifestanti ·
Corteo fascista, Pavia blindata: tensione antifascisti e agenti: due feriti
Il controcorteo spinto sulla stessa strada degli oppositori
Pavia, 5 novembre 2016 - Nessuna revoca del corteo fascista. E Pavia diventa una città blindata. Nonostante le pressanti richieste che nei giorni scorsi sono arrivate al prefetto Erminia Rosa Cesari dai parlamentari, dalla segreteria cittadina del Pd e anche dal sindaco Massimo Depaoli perché non la manifestazione non fosse consentita, decine di militanti dell’estrema destra del Nord-Italia, chiamati dall’associazione Ricordari, sigla che mette insieme diverse sigle che vanno da Forza Nuova a Casapound, passando per Skinheads Pavia, sono scesi in piazza.
Immediata la risposta della Rete antifascista che ha organizzato un sit-in di ‘disobbedienza civile’. Il presidio si sarebbe dovuto tenere in piazzale Ghinaglia, ma al loro arrivo in Borgo Ticino i rappresentanti di Arci, Anpi e i militanti di sinistra si sono trovati posti di blocco con le forze dell’ordine che chiedevano i documenti a chi cercava di entrare. Il gruppo quindi ha deciso di spostarsi in fondo a Strada Nuova e ci sono stati attimi di tensione con la polizia che ha cercato di respingere i manifestanti con i manganelli. «Adesso siamo proprio sulla strada dei fascisti», hanno commentato preoccupati i manifestanti. Neglis contri tra polizia e gli antifascisti, due persone tra i manifestanti sono rimaste ferite e sono state portate all'ospedale, mentre il corteo dei manifestanti è stato deviato in via Capsoni e dirottato poi sul lungoticino perché gli antifascisti non volevano spostarsi.
http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/corteo-fascista-1.2655035
Presidio antifascista, la polizia blocca piazzale Ghinaglia e carica i manifestanti
Code in Lungoticino, strada chiusa all'altezza di piazzetta Berengario. Zona blindata, manganellate della polizia vicino al ponte coperto
Ore 23. I camerati del corteo in onore di Zilli sono passati in via Capsoni per poi arrivare in piazzale Ghinaglia.
Ore 22.46. Ci sarebbe un ferito, si è sentita la sirena di un'ambulanza arrivare nella zona del ponte, a fatica. Si tratterebbe di un esponente di Rifondazione Comunista. Le prime cure sarebbero state prestate all'interno del bar del Ponte.
Ore 22.30. Tensione in fondo a Strada Nuova, i manifestanti della rete antifascista sono ormai schiacciati. Ci sono anziani, ragazzini e giovani. Arrivano notizie di pressioni della polizia per spostare i manifestanti.
Ore 22.20. Gli agenti hanno creato un cordolo di protezione intorno a tutti i circa 250 manifestanti della rete antifascista in fondo a Strada Nuova. Creato anche un cordone di polizia anche all'angolo con via Capsoni per far passare i "camerati" in via della Rocchetta e poi, da lì, sul ponte Coperto. Una proposta, a quanto pare, fatta dagli stessi manifestanti della rete antifascista, oltre un'ora fa.
Ore 21.56. I camerati schierano gli striscioni con la croce celtica e il ricordo di Emanuele Zilli "Presente!".
Ore 21.45. Sotto le finestre del palazzo del municipio 250 camerati sono in attesa di partire con il corteo. Sono arrivati da tutta la provincia e oltre.
Ore 21.15. Il sindaco Massimo Depaoli e alcuni assessori si sono presentati al ponte Coperto intorno alle 20 e sono rimasti per vigilare e cercare una mediazione che evitasse violenze e scontri.
Ore 21. Il corteo in memoria di Emanuele Zilli, composto al momento da una cinquantina di manifestanti, si appresta a partire. "Essendo una manifestazione autorizzata cercheremo di arrivare in piazzale Ghinaglia per piazzare il nostro banchetto", spiegano. In Borgo Ticino solitamente si conclude la commemorazione con il saluto romano alla memoria del camerata Zilli al grido di "Presente!".
Ore 20.50. Auto incolonnate in viale Lungoticino e in uscita da Pavia verso San Martino. Il traffico in città è bloccato. Per le strade del centro gli agenti presidiano le strade.
Ore 20.20. Accesso bloccato prima delle 20 in Borgo Ticino per evitare il sit in antifascista non autorizzato dalla questura. Tre checkpoint, gli agenti chiedevano i documenti a chiunque volesse entrare, anche ai residenti. I manifestanti della rete antifascista si sono allora spostati dal lato di Strada Nuova e intorno alle 20.20 sono stati caricati dalla polizia in assetto antisommossa vicino al ponte Coperto: manganellati alcuni manifestanti rimasti fermi mentre la polizia avanzava. La tensione resta alta. Il corteo in memoria di Emanuele Zilli, militante missino morto nel 1973 a 25 anni, è ancora fermo davanti al Mezzabarba. E' stato indetto indetto dai camerati (così si firmano sui manifesti con i quali hanno tappezzato la città)
http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2016/11/05/news/presidio-antifascista-la-polizia-blocca-piazzale-ghinaglia-e-manganella-i-manifestanti-1.14366311
manifestazioni antifa
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