pubblicato il 5.02.17
Ultradestra europea, Genova insorge: in campo anche i parlamentari ·
Genova - L’ultradestra tenta di organizzare un incontro a Genova, con i più noti estremisti di mezza Europa, ma la città Medaglia d’oro della Resistenza, quella delle barricate del Giugno ’60 contro il congresso dell’Msi, dice no e si prepara alla mobilitazione.
Dal sindaco Marco Doria, che fa asse con l’Anpi «per concordare le risposte adeguate, democratiche ma ferme, alla presenza di fascisti collegati all’estrema destra nazista europea», ai parlamentari liguri, che hanno incontrato il prefetto Spena per manifestare la loro preoccupazione e sollecitare un intervento del ministro dell’Interno, Marco Minniti.
La posizione del prefetto di Genova
E proprio il prefetto di Genova, Fiamma Spena, ha annunciato l’intenzione di monitorare costantemente l’evolversi della situazione: in un incontro con i parlamentari Mario Tullo, Lorenzo Basso e Mara Carocci (Pd) e Stefano Quaranta (Sinistra Italiana) si è impegnata a relazionare al ministro dell’Interno sui rischi per l’ordine pubblico, cosa questa che potrebbe indicare uno “stop” per motivi di sicurezza. Secondo indiscrezioni, l’evento potrebbe essere spostato fuori dalla Liguria: «Abbiamo manifestato al prefetto le nostre preoccupazioni su un’adunata non di destra, ma di una destra neonazista - hanno detto i parlamentari - che sarebbe inaccettabile e un’offesa per la città. Il prefetto, già sensibilizzata sul rischio a seguito delle reazioni dell’Anpi, dei sindacati e dell’intera città, ci ha ribadito che troverà il modo di comunicare la preoccupazione al ministro dell’Interno».
Dopo un’altra giornata di prese di posizione e “confronti”, insomma, lo svolgimento del convegno (in programma l’11 febbraio) appare sempre meno probabile.
Scritte in strada contro il convegno
Intanto, numerose scritte sono comparse sui muri del centro storico di Genova contro il convegno: le frasi vanno ad aggiungersi a numerose minacce dello stesso tenore pubblicate su siti antagonisti. Fra le frasi rinvenute tra piazza della Nunziata e via Bellucci, “morte al fascio”, “11 feb odia i nazi” con la “A anarchica” e anche “11 feb: ci vediamo nelle strade, morte al fascio”. Le scritte alzano ulteriormente la tensione in vista dell’appuntamento, che sta suscitando molte polemiche nel dibattito politico.
Una partita delicatissima
La partita resta comunque delicatissima, dal momento che non si tratta di una manifestazione di piazza che potrebbe essere vietata per motivi di ordine pubblico, ma di un incontro in spazi chiusi, che il prefetto potrebbe impedire solo in caso di emergenza gravissima. La polemica infuria in città da lunedì scorso, quando è trapelata la notizia dell’incontro “Per un’Europa delle patrie” organizzato l’11 febbraio dall’associazione europea “Alleanza per la pace e la libertà”, presieduta dal leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. Ospiti, oltre allo stesso Fiore, Udo Voigt del partito nazionaldemocratico tedesco, Yvan Benedetti del partito nazionalista francese e Nick Griffin, espulso nel 2014 dal British national party, del quale era stato presidente.
Sono insorti il Pd, l’Anpi, il sindaco, e la Fiom che ha invitato la città a scendere in piazza contro l’evento. Anche l’hotel che doveva ospitare l’incontro, ieri ha negato la sala. Forza Nuova e Afp sostengono di avere un’alternativa che sveleranno all’ultimo momento: certi, comunque, che «l’incontro si farà». Angelo Bagnasco, presidente della Cei: «Nazismo e fascismo sono parole che richiamano situazioni ben gravi che devono rimanere lontane dalla civiltà».
E questa mattina, il sindaco Doria è tornato sull’argomento per ribadire che «è giusto mobilitarsi in una forma democratica e non violenta contro il convegno dell’ultradestra europea previsto l’11 febbraio a Genova. Il Comune è disposto a scendere in piazza insieme a tante associazioni democratiche. Faremo capire che c’è una Genova democratica e antifascista nel 2017 - rimarca il sindaco - Mi sembra ridicolo far finta di essere nel 1945 o nel 1960, ma nell’Europa di oggi ci sono purtroppo ancora posizioni neofasciste e neonaziste, che incitano all’istigazione dell’odio razziale contro i valori della nostra Costituzione».
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2017/02/03/ASiEyh9F-ultradestra_parlamentari_insorge.shtml
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