pubblicato il 6.02.17
Funerale di Forza Nuova. A cesena contro le unioni civili. ·
Unioni civili: a Cesena Forza Nuova inscena un funerale
Forza Nuova ritorna su un suo vecchio cavallo di battaglia: accostare le unioni civili (confondendole per altro col matrimonio egualitario) ai funerali. Dell’Italia, nello specifico. È successo poche ore fa a Cesena, città in cui si stava celebrando l’unione di due ragazzi, Matteo e Marco. Il gruppo di estrema destra, non più di una quindicina di persone in tutto, ha quindi deciso di “celebrare” una funzione funebre, con tanto di bara portata a spalla e accompagnata da silenziosi camerati, volto scuro e passo risoluto.
Il precedente al Gay Wedding
È quanto riporta, corredata di immagini, la pagina Facebook di Fn Cesena, ripresa da qualche circolo romagnolo. Non è la prima volta, per altro. Già a Roma, al Gay Wedding, c’era stata un’irruzione da parte del gruppo estremista, che aveva approntato un blitz contro l’evento, nella notte tra il 20 e il 21 ottobre. I militanti, allora, avevano esposto uno striscione con su scritto “State uccidendo la famiglia – No Gaywedding”, insieme a due manichini impiccati.
Sempre a Cesena, il 25 settembre, erano stati affissi manifesti mortuari contro l’unione civile di altri due ragazzi, Manuel e Marco sempre con la dicitura “matrimonio gay funerale d’Italia”. Per l’unione del 5 febbraio non si va molto lontani da quello che si configura come vero e proprio immaginario necrofilo. Si legge infatti, sempre su Facebook, il seguente messaggio: «ORDINE CONTRO IL CAOS. Il corteo funebre dei militanti forzanovisti giunge innanzi al palazzo comunale di Cesena in concomitanza con l’arrivo degli “sposi”. Un Popolo che non fa figli è un Popolo che muore!». Seguono immagini di attivisti travestiti ora da giudice Morton di Roger Rabbit, ora da Fra’ Cristoforo di manzoniana memoria.
Adesso, sarebbe il caso che qualcuno informasse i militanti di estrema destra che nei paesi in cui i diritti delle coppie dello stesso sesso sono garantiti, non c’è correlazione con un eventuale calo demografico. Inoltre, le statistiche ufficiali dimostrano che in altri in cui abbiamo matrimoni per tutti o unioni civili si assiste addirittura a un incremento delle nascite. Detto ciò, bisognerebbe ancora ricordare alla (poco) allegra brigata, che non è insistendo con immaginari funesti che si invoglia l’italica e maschia virtù a proliferare. Consigliamo, quindi, ai camerati di cambiare mestiere: certe azioni di piazza rischierebbero di ottenere proprio il risultato opposto a quello auspicato. Oltre a quello di far scadere la performance al rango di grottesca, ripetitiva pantomima.
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