pubblicato il 24.06.17
Aggressione di Casapound a Vignanello, chiesto l’abbreviato secco per Santini e Polidori ·
24enne pestato e preso a cinghiate - Il leader di Casapound Cimini pronto a chiedere la revoca dei domiciliari
Vignanello – Aggressione di Casapound a Vignanello, chiesto il rito abbreviato secco per Luca Santini e Jacopo Polidori. Potrebbero essere processati già nel giro di un paio di settimane. Polidori nel frattempo è pronto a chiedere la revoca dei domiciliari.
Alla luce dell’esito dell’incidente probatorio sulla vittima, chiuso il 22 giugno, il trentenne leader della sezione Cimini del movimento, ai domiciliari da tre mesi, è pronto a presentare istanza tramite i suoi avvocati per la revoca degli arresti o un alleggerimento della misura, che gli consenta di tornare al lavoro.
Nel frattempo potrebbe chiudersi con un processo lampo, addirittura prima del 14 luglio, giorno fissato per l’avvio del giudizio immediato, la vicenda giudiziaria di Polidori e Luca Santini, i due maggiorenni indagati in concorso con tre minorenni per lesioni aggravate ai danni del 24enne di Vallerano massacrato d botte la notte tra l’11 e il 12 febbraio, dopo un breve inseguimento all’esterno di una pizzeria di Vignanello, dove erano in corso due cene di simpatizzanti di estrema destra.
Per l’accusa si è trattato di una spedizione punitiva, dal movente politico, legato alla pubblicazione da parte della vittima di un post goliardico su facebook contro Casapound.
Ieri i difensori Domenico Gorziglia, Samuele De Santis ed Enrico Valentini – alla vigilia della scadenza dei termini – hanno depositato la richiesta di rito abbreviato secco.
Sfuma quindi l’ipotesi di un lungo e pubblico processo, davanti al giudice Silvia Mattei, la cui prima udienza era stata già fissata al 14 luglio, dopo l’accoglimento della richiesta di giudizio immediato da parte del pm Stefano D’Arma.
L’abbreviato secco è uno dei riti alternativi che consentono agli imputati di chiudere più velocemente e nella massima riservatezza la loro vicenda giudiziaria. Solitamente, a meno di rinvii imprevisti, si risolve con una sola udienza, a porte chiuse. Nel caso specifico direttamente davanti al giudice per le indagini preliminari. Inoltre, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena.
Considerato che, in virtù dell’incidente probatorio sulla vittima, le lesioni riportate dal 24enne di Vallerano, con una prognosi di 30 giorni, rientrano nella fattispecie di “lesioni lievi”, Polidori e Santini potrebbero quindi cavarsela con pochi mesi e beneficiare della sospensione della pena.
“Venuta meno con l’incidente probatorio l’ipotesi di una prognosi superiore ai 40 giorni, dal momento che la perizia psichiatrica ha escluso, per fortuna sua, che il 24enne soffra di disturbi da stress post traumatico, le accuse andranno inevitabilmente ridimensionate, col venir meno dell’aggravante dell’articolo 583 del codice penale “, spiegano Valentini, De Santis e Gorziglia.
Nessun dubbio sull’evidenza delle prove a carico dei due imputati, in base alle quali il pm D’Arma e il gip Savina Poli hanno convenuto per il giudizio immediato, senza passare dall’udienza preliminare. L’incidente probatorio del 6 aprile, inoltre, ha cristallizzato la ricostruzione dell’aggressione secondo la versione del 24enne e del cugino che ha assistito al pestaggio, nonché il riconoscimento da parte di entrambi, tra i responsabili, del leader di Casapound Cimini e di Santini.
“E’ interesse di tutti chiudere la vicenda quanto prima – concludono i difensori della coppia – per cui ci auguriamo che l’udienza possa essere fissata al più presto, probabilmente prima del 14 luglio”.
http://www.tusciaweb.eu/2017/06/aggressione-neofascista-chiesto-labbreviato-secco-santini-polidori/
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