pubblicato il 8.07.17
Milano, Sala: "I post fascisti sul web pericolosi come i saluti romani, servono leggi adeguate contro l'apologia" ·
Così il sindaco dopo gli episodi degli ultimi mesi e l'offensiva di CasaPound in Comune. "Non è mai condannato nessuno"
"Mi chiedo se nel rispetto totale della nostra Costituzione, non sia il momento di aggiornare le leggi e le regole contro l'apologia di fascismo, per la quale non è mai condannato nessuno". E ancora: "E' più grave un post fatto passare da un fascista sul web che diventa virale o un saluto romano? Per me lo sono entrambi". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo a un convegno promosso a Palazzo Marino in risposta all'incursione in consiglio comunale del 29 giugno scorso da parte di componenti di CasaPound, ha sottolineato come vada conservato "il profondo senso di antifascismo di Milano", ma chiede che "vengano aggiornate le norme che puniscono e prevengono il tentativo di ricostituzione del partito fascista alla luce anche di nuovi strumenti di comunicazione come il web".
"In questo momento - ha aggiunto il sindaco intervenendo al convegno 'L'escalation dei neofascismi e il ruolo delle Istituzioni', organizzato da Anpi a Palazzo Marino - mi preoccupa e mi dà molto fastidio vedere centinaia di persone che fanno il saluto al Musocco. Però capisco anche che il vero modo per avvicinare soprattutto i giovani che si stanno formando è il web. Da questo punto di vista bisogna pensarci perché è necessario stare molto attenti".
Diversi gli episodi di cronaca dei mesi scorsi, a partire dal raduno delle sigle neofasciste che hanno sfidato prendosi gioco dei divieti del 25 aprile che ha visto ricompattarsi tutta la galassia 'nera'; il contro-corteo contro i migranti, le scritte sul muro della piscina Caimi, quelle accompagnate da messaggi razzisti al parco giochi in zona Chiesa Rossa, la festa con torta a forma di svastica nella sede di Forza Nuova sempre a Milano, la sigla delle SS sulle foto dei partigiani nello storico rifugio Laghi Gemelli, le provocazioni in tuta da disinfestatori nella Giornata dell'Antifascismo, solo per citarme alcune. E poi tutto quello che circola su internet e sui social.
Su quest punto insiste Sala. Parlando della legge Scelba che prevede il reato di apologia di fascismo, il sindaco ha detto che "a me sembra un testo che da un lato è ancora molto attuale ed efficace nella parte di principio, probabilmente è un po lacunoso" dal punto di vista delle pene previste anche perché "nel 1952 non c'era il web, quindi servono strumenti aggiornati" e "l'apologia di fascismo è un reato quasi mai perseguito".
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/07/08/news/milano_sala_fascisti_saluti_romani_leggi-170284610/
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r_lombardia
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