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L’attività politica di Lotta Studentesca è distinta da quella di Forza Nuova e delle altre realtà afferenti all’area della Destra radicale perché va a radicare la sua battaglia al livello delle scuole con l’intenzione di essere anche un ponte politico e culturale nei confronti di realtà vicine ma distinte alla struttura di Forza Nuova, da cui Lotta Studentesca trae comunque origine. Crediamo, infatti, che la riscossa spirituale, politica, economica e sociale dell’Italia sia interesse e obiettivo di un ampio numero di persone e realtà in tutta Italia; in base a questo indirizzo fondamentale, LS conduce la propria battaglia tra i giovani e nel mondo della scuola, col vantaggio di poter promuovere la candidatura del proprio simbolo o di propri membri alle elezioni studentesche (cosa vietata a un partito politico) e di permettere l’avvicinamento alla lotta per la Patria anche di ragazzi magari, sulle prime timorosi, in virtù della campagna denigratoria condotta dal sistema politico e mediatico nei confronti di tutto il mondo patriottico italiano.
Lotta Studentesca si fonda su 6 punti programmatici fondamentali: la richiesta di maggiori investimenti a favore dell’edilizia scolastica, al fine di ottenere spazi maggiormente sicuri e idonei ad attività sportive e culturali; la promozione di campagne di sensibilizzazione contro tutte le droghe, vera piaga del mondo giovanile; la lotta contro il caro libri, attraverso l’incremento del comodato d’uso e nuove leggi che impediscano alle case editrici di realizzare nuove edizioni dello stesso libro senza novità sostanziali; la modifica sostanziale dei programmi didattici incentrati sull’antifascismo e su una lettura faziosa e mistificatrice del Novecento italiano; l’istituzione di corsi periodici di aggiornamento per i docenti, a carico dello Stato, così da avere sempre insegnanti al passo coi tempi; la necessità di una maggiore centralità dello sport nelle scuole, tramite l’aumento delle ore di educazione fisica e la realizzazione di strutture sportive più adeguate e fruibili anche in orari pomeridiani.
In particolare, la necessità di stanziare maggiori fondi per le scuole – al fine di fornire alle famiglie italiane libri usati in comodato d’uso, contrastare il caro libri e le truffe delle case editrici – è da anni il cavallo di battaglia di LS, che in molte città italiane allestisce mercatini dell’usato i quali permettono di acquistare, oppure di mettere in vendita, i libri alla metà del prezzo di copertina, con la garanzia per chi vende di ricevere indietro quelli invenduti alla fine del mercatino (ovviamente senza lucro alcuno sulla vendita da parte del movimento).
L’ultimo anno è stato caratterizzato per LS dalla riorganizzazione e la razionalizzazione progressiva degli assetti interni, ma anche da iniziative di largo successo e partecipazione. A novembre il corteo all’Eur a Roma contro la legge Aprea – con la partecipazione, secondo la stampa, di circa 5mila studenti – ha visto la massiccia presenza di LS alla sua testa (ancor più che durante le contestazioni contro la riforma Gelmini).
Si sono poi susseguite, nel corso dell’anno, numerose iniziative, non solo riguardanti l’ambito scolastico, ultima delle quali l’azione, a livello nazionale, dell’8 giugno contro l’organizzazione dei campionati europei di calcio Under 21 in Israele, resosi responsabile di massacri indiscriminati di civili nella striscia di Gaza e nelle alture del Golan solo pochi mesi prima. Con quest’ultima dimostrazione, LS ha inteso riappropriarsi di una tematica che, da troppo tempo, i media attribuiscono solamente alla sinistra radicale, la quale solitamente conduce tale lotta fondandola sulle sue stantie categorie: lotta di classe trasposta ai popoli ed immancabile antifascismo. LS, invece, affronta la questione palestinese inquadrandola in un contesto più ampio, il quale non può prescindere da una presa in carico internazionale del conflitto, con la finalità di ottenere finalmente “due Stati per due popoli”, superando il servilismo filo-israeliano della maggior parte delle cancellerie occidentali.
Lotta Studentesca ha una visione chiara ed ampia della politica, in forza della quale il movimento è ben conscio di come sia importante iniziare dalla scuola – dove si formano gli uomini e le donne che, in vario modo, reggeranno o contribuiranno a determinare le sorti della Patria – l’opera di formazione, di critica e di azione necessaria a garantire la sopravvivenza e la riscossa del popolo italiano, oggi minacciato dalla corrosiva ideologia mondialista.
Il prossimo anno sarà caratterizzato dalla prosecuzione di quanto intrapreso, con l’obiettivo di consolidare i buoni risultati raggiunti ed allargare ulteriormente la presenza del movimento in tutte le scuole superiori del paese, da Nord a Sud.
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