pubblicato il 24.11.17
Bologna Spari per intimidire migranti e operatori, altri due episodi all'hub di via Mattei ·
Via Mattei: colpi di pistola da un'auto mentre rincasa, intimidito operatore Hub
I fatti sarebbero accaduti lunedì sera, ma se ne ha notizia solo ora. La denuncia di un 33enne impiegato nel vicino Hub migranti. I Carabinieri rinvengono i bossoli di una scacciacani
Via Mattei: colpi di pistola da un'auto mentre rincasa, intimidito operatore Hub
Stava rincasando in bicicletta, dopo una giornata passata a lavorare nell'Hub migranti di via Mattei quando, all'altezza di Piazza dei Colori, è stato avvicinato da un'auto, dalla quale sono stati esplosi in aria due colpi di pistola. I fatti si sarebbero consumati lunedì sera, ma la notizia si è diffusa solo ieri pomeriggio.
Momenti di paura per due giovani operatori del centro Hub migranti, oggetto di una probabile intimidazione a probabile sfondo razziale. Da un primo riscontro sarebbe stato trovato un bossolo in strada. Le indagini, al momento, non escludono nessuna ipotesi.
Una delle vittime, un cittadino eritreo di 33 anni, ha fatto denuncia alla stazione dei Carabinieri Mazzini: secondo quanto riferito dal giovane, un'auto berlina, accompagnata da una utilitaria, avrebbe dapprima effettuato un passaggio a passo d'uomo a fianco del giovane, che pedalava lungo via Mattei. Non è chiara la descrizione di chi abbia impugnato l'arma, anche a causa delle condizioni di oscurità in cui versava la strada.
Spaventato, il 33enne ha chiamato in suo soccorso un collega 24enne del Gambia, impiegato in una delle due cooperative che operano nell'Hub migranti. Successivamente poi un secondo passaggio dell'auto, dove dal finestrino è spuntata una mano armata, che ha poi esploso i colpi in aria, prima di sgommare e andarsene in direzione Bologna.
http://www.bolognatoday.it/cronaca/via-mattei-colpi-pistola-auto-hub-migranti.html
Spari per intimidire migranti e operatori, altri due episodi all'hub di via Mattei
Trapelano almeno altri due episodi in cui sconosciuti dal volto travisato avrebbero rivolto armi contro gli ospiti del centro di smistamento dei richiedenti asilo
24 ottobre 2017
Spari per intimidire migranti e lavoratori dell'hub. Spuntano altri due episodi in cui sconosciuti, a bordo di auto e moto, avrebbero sparato o puntato un pistola, caricata probabilmente a salve, per minacciare ospiti e lavoratori del vicino hub migranti di via Mattei.
A darne notizia è il Resto del Carlino: il primo episodio, ricostruito dal giornale a partire da una relazione inviata alla Prefettura dalla coop Lai-Momo, sarebbe andato in scena nella serata del 9 ottobre scorso, ai danni di tre giovani centrafricani.
Un altro episodio invece pochi minuti prima di quello riportato venerdì scorso: un uomo in moto avrebbe sparato tre colpi in aria la sera di lunedì 16 ottobre, spaventando a morte un altro ospite dell'hub. Sui fatti stanno indagando i Carabinieri.
http://www.bolognatoday.it/cronaca/via-mattei-colpi-pistola-auto-minacce-hub-migranti-lai-momo.html
Bologna, hub di via Mattei: si indaga per intimidazioni a sfondo razzista
Bologna, 25 ottobre 2017 - Se un episodio poteva essere anche derubricato alla voce ‘ragazzata’, tre episodi fanno assumere alla vicenda delle minacce agli ospiti e agli operatori dell’Hub di via Mattei una luce del tutto nuova. Il caso sta insomma assumendo, con il passare dei giorni, contorni ben più gravi di quelli che apparivano all’inizio. I carabinieri per ora non escludono alcuna ipotesi, anche se al momento la pista ritenuta più plausibile è quella delle intimidazioni a sfondo razzista. Nei prossimi giorni saranno sentiti tutti i protagonisti di questa brutta storia, cioè i responsabili della cooperativa Lai-momo e i migranti minacciati.
La procura ha aperto un’inchiesta e giudica molto grave quanto successo in via Mattei. Come anticipato ieri dal Carlino, infatti, da una relazione scritta da Lai-momo, la coop che opera nell’Hub, è emerso che sono stati ben tre gli episodi di minacce a mano armata messi in atto da persone poi fuggite a bordo di auto o moto. La relazione è stata inviata in Prefettura e già acquisita dai carabinieri. Quello che emerge è un quadro inquietante del clima che si respira sia fuori che dentro l’Hub. Mentre infatti all’interno riescono a entrare e pernottare persone che non hanno titolo per farlo, all’esterno sono appunto avvenuti i tre casi al vaglio degli inquirenti. Il primo risale al 9 ottobre, quando verso le 21.15 tre ragazzi centrafricani che aspettavano l’autobus in via Mattei sono stati avvicinati da un’auto con a bordo alcune persone coperte dai passamontagna. Uno degli uomini ha abbassato il finestrino e caricato una pistola, puntandola contro i tre. A quel punto gli stranieri, terrorizzati, sono scappati a e uno di loro è pure caduto nella fuga, ferendosi a una mano.
Gli altri due episodi risalgono al 16 ottobre: alle 23 un magrebino che camminava in via Mattei è stato affiancato da una moto con due persone a bordo e il passeggero ha puntato una pistola verso di lui, sparando poi tre colpi in aria; poco dopo, verso le 23,15, un operatore di Lai-momo stava tornando a casa in bici quando, sempre in via Mattei, ha incrociato una Bmw bianca e una Punto grigia che sono poi tornate indietro recitando il solito copione: un uomo sulla Punto ha estratto la pistola e sparato due colpi (risultati a salve) in aria.
Quel giorno, però, l’operatore di Lai-momo, sentito dai carabinieri, non ha accennato agli atri due episodi. Solo due giorni dopo la coop ha mandato in Prefettura la relazione. Ora i carabinieri sentiranno tutti per cercare di far luce sulla vicenda e visioneranno le immagini delle telecamere. Il fatto che le vittime siano state scelte a caso rende meno plausibile un regolamento di conti legato allo spaccio, mentre fa pensare appunto a intimidazioni di tipo razzista.
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/hub-indagini-minacce-razziste-1.3486663
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