pubblicato il 21.02.18
Palermo, aggressione a segretario provinciale di Forza Nuova: legato e pestato ·
Massimiliano Ursino è stato picchiato violentemente tra via Dante e piazza Lolli, non lontano dalla sede di Fn. L'agguato a pochi giorni dall'arrivo in città del leader nazionale di Fiore. Il dirigente di Fn era stato arrestato in passato per aver rapinato e e preso a sprangate degli immigrati
20 febbraio 2018
Legato mani e piedi e pestato a sangue. Massimiliano Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova a Palermo è stato aggredito questo pomeriggio vicino alla sede di Forza Nuova, tra piazza Lolli e via Dante. Alcuni testimoni avrebbero indicato alla polizia quattro responsabili, altri una dozzina che avrebbero legato mani e piedi in strada Ursino. Poi avrebbero cominciato a picchiarlo.
La vittima ha riportato delle serie ferite alla testa ed è stata trasportata all'ospedale Civico ma non dovrebbe essere grave. Il pestaggio è avvenuto intorno alle 18,45, non lontano dalla sede di Forza Nuova che si trova in via Villa Florio. Le indagini sono state affidate alla Digos. "Sono stato legato in strada", ha avuto la forza di confermare a Repubblica Massimiliano Ursino.
Sarebbe stato accerchiato da una mezza dozzina di persone, vestite di nero e con i volti coperti da sciarpe o da passamontagna. Del gruppo farebbe parte chi ha documentato il pestaggio con le immagini video di un telefonino. Il dirigente di Forza Nuova, titolare di un laboratorio di tatuaggi nella vicina via Marconi, è stato legato con del nastro da imballaggio e picchiato a sangue.
In serata una violenta rivendicazione anonima è stata inviata agli organi di stampa: "Chi afferma che esista una "minaccia fascista", a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi - c'è scritto - Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c'è spazio per il fascismo".
Un militante di Forza Nuova, Giuseppe Provenzale, dice: "Sappiamo tutti chi può essere stato. E lo sa anche il sindaco Orlando". Proprio oggi il movimento di estrema destra aveva lanciato l'allarme: "A Palermo - si legge in una nota - dopo gli attacchi incendiari avvenuti nel febbraio dello scorso anno, sempre ai danni di Forza Nuova, e la recente irruzione armata ai danni della sede di un'associazione d'area, si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall'arrivo in città di Roberto Fiore, che non può essere ignorato".
E proprio Roberto Fiore ora attacca: "Dopo una campagna d'odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali, si scatena l'odio comunista contro Forza Nuova".
Aggressione Palermo, vicesegretario Forza Nuova: "Non è un fatto isolato''
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Massimiliano Ursino, il dirigente di Fn pestato a Palermo, venne arrestato nel luglio 2006 per aver rapinato e picchiato due immigrati del Bangladesh nel centro di Palermo di fronte al teatro Massimo. Dopo aver subito la rapina, una borsa e articoli di bigiotteria, le due vittime avrebbero inseguito Ursino e due suoi complici (anche loro di Forza nuova) ma questi avrebbero tirato fuori delle spranghe e picchiato a sangue gli immigrati. Ursino venne condannato in primo grado a due anni e mezzo di carcere. Ma quello con i due venditori ambulanti non è stato l'unico episodio violento e a sfondo razzista a cui Ursino avrebbe partecipato. Nel giugno 2005, sempre con altri due complici, aggredì con pugni e bastonate un nigeriano e un altro giovane originario di Siracusa in via Candelai, sempre nel centro di Palermo. I tre vennero rinviati a giudizio per lesioni aggravate per aver agito in base a ''motivi razziali''. Il dirigente di Forza Nuova nel 2008 partecipò al confezionamento e alla spedizione dei pacchi choc, inviati a varie redazioni giornalistiche, contenenti una bambola sporcata con sangue e interiora di animale per la campagna di Forza Nuova contro la legge 194.
Nel febbraio dell'anno scorso qualcuno tentò di incendiare lo studio di tatuaggi di Ursino provocando danni alla saracinesca. Il dirigente di Fn disse ai poliziotti di avere avuto la notizia da un suo amico mentre si trovava nella sede del movimento, in via Villa Florio, durante una riunione. Mentre si trovava lì, qualcuno lanciò una bomba carta sulla porta della sede provocando l'annerimento dell'infisso ma senza causare feriti.
Sull'aggressione è intervenuto anche il sindaco Orlando, con un comunicato diffuso a tarda sera. "Quanto avvenuto con l'aggressione ai danni del segretario provinciale dell'organizzazione
neofascista Forza Nuova a Palermo - si legge nella nota - è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza".
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/02/20/news/militante_di_forza_nuovo_pestato_e_legato_testa_spaccata_al_segretario_provinciale-189336801/
Palermo: il responsabile provinciale di Forza Nuova picchiato per strada
Ha dichiarato di essere stato accerchiato e aggredito da un gruppo di persone travisate. Sarebbe successo attorno alle 19 in via Dante, poco distante dalla sede palermitana di Forza Nuova e a pochi giorni dal comizio annunciato per sabato in città del leader del partito neo fascista, Roberto Fiore. Qualche acciacco e molta lagna per un giovane fascista poco sintonizzato con una città che i fascisti non li vuole.
Nei giorni precedenti la sezione palermitana del partito neofascista aveva lamentato un clima da anni di piombo. Questi fascisti usano lo stesso lessico delle forze cosiddette democratiche – quando non delle forze dell’ordine - quando si sentono in pericolo. Solita noia insomma, altro che ribellione e rivoluzione nazionale. Quasi quasi a fare il verso ai forzanovisti ci ha pensato Berlusconi che, orfano dello spauracchio dei comunisti à la Veltroni, oggi dichiara che il vero pericolo è l’antifascismo. Meno male, almeno c’è qualcosa che non rientra nei piani della cricca in corsa per spartirsi il paese e no, non sono i fascisti, ma gli antifascisti.
C’è un limite a tutto, a qualsiasi tipo di provocazione. Forse il responsabile provinciale di Forza Nuova se n’è fatto un’idea oggi. Niente di grave e molto tempo per meditare. In una vicenda che segnala una viva intransigenza allo sdoganamento istituzionale del fascismo immaginiamo già le candide voci di chi condannerà la barbarie del gesto. Alle anime belle che si impegneranno a deplorare quanto accaduto riabilitando nei fatti un gran pezzo di merda ricordiamo che i responsabili di Forza Nuova formano i propri militanti sui pestaggi agli immigrati. Dal canto nostro l’episodio di questa sera a Palermo ci sembra nulla più che una giusta contromisura alle fantasie di ogni razzista di poter fare e dire ogni cosa gli passi per la testa.
Nel frattempo in città si costruisce la mobilitazione per contestare e respingere la visita di Fiore.
https://www.infoaut.org/antifascismonuove-destre/palermo-il-responsabile-provinciale-di-forza-nuova-picchiato-per-strada#.WoyazZnPGJB.facebook
Palermo: Arrestato un esponente di FN per un pestaggio razzista
17 febbraio 2011
A due anni di distanza dal pestaggio di cinque ragazzi pakistani avvenuto in via Candelai (aggrediti da un gruppo di 15 persone che li aveva colpiti con mazze e bastoni, lasciandoli doloranti a terra e dileguandosi rapidamente), gli investigatori arrestano uno dei componenti della banda, Massimiliano Ursino, 34 anni. L’uomo è un membro di Forza Nuova. L’accusa è di discriminazione “razziale”. Ursino, secondo i racconti dei cittadini pakistani, sarebbe stato il più violento durante l’aggressione. Per la polizia non è stato difficile arrivare a lui: già nel 2006, insieme ad altri due complici, aveva rapinato due cittadini stranieri ed era stato fermato sempre per motivi legati all’odio razziale.
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/arrestato-un-esponente-di-forza-nuova-per-un-pestaggio-razzista/
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