pubblicato il 19.02.18
Sala con la Boldrini: “Chiudere gruppi e movimenti fascisti”. De Magistris: “Chi aspettano Minniti e il governo?” ·
Il primo cittadino di Milano sostiene a sorpresa la presidente della Camera e ora candidata Leu. Silenzio dal Pd, mentre Berlusconi dice che "il fascismo è morto e il vero pericolo è l'antifascismo"
19 febbraio 2018
“Chiudere i gruppi e i movimenti che si ispirano al fascismo”. La proposta della ex presidente della Camera e ora candidata con Leu Laura Boldrini ha trovato a sorpresa l’appoggio del sindaco di Milano, eletto in quota Pd ma mai iscritto dem, Beppe Sala. Posizione condivisa anche dal collega primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris che nelle scorse ore ha dovuto affrontare gli scontri al comizio di Casapound: “Chi aspettano il ministro dell’Interno e lo stesso governo per porre fine alla propaganda fascista nel nostro Paese?”. Silenzio dal Partito democratico, mentre Silvio Berlusconi nelle scorse ore, intervistato a Che tempo che fa, è arrivato a dichiarare che “il fascismo è morto e il vero pericolo è l’antifascismo”.
Dopo l’attentato di Macerata contro i neri e la manifestazione antifascista disertata dal Pd, la proposta di sciogliere i movimenti che si ispirano al fascismo è arrivata da Laura Boldrini, intervenuta a Milano. “Sono d’accordo con lei”, ha commentato il primo cittadino Sala. “Invece non sono d’accordo con chi dice, come Berlusconi, che non ci sia un reale pericolo. Perché il reale pericolo non è legato solo alla presenza di Mussolini, il reale pericolo c’è se si fomentano i giovani”. Quindi secondo Sala “non bisogna drammatizzare ma che non ci sia pericolo non è assolutamente vero”.
Non è la prima volta che il primo cittadino sceglie di esporsi con una linea diversa da quella del suo partito, ma questa volta ha fatto più rumore del solito perché in piena campagna elettorale. Sulla stessa linea si è schierato anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Proprio ieri sera in città ci sono stati scontri in concomitanza con una manifestazione elettorale di Casapound in un hotel nei pressi della Stazione centrale. La contro-manifestazione degli attivisti dei centri sociali è terminata con scontri con le forze dell’ordine, circa 20 attivisti portati in questura e denunciati e 5 rappresentanti delle forze dell’ordine feriti. “La Costituzione”, ha detto De Magistris, “pone fuori legge le organizzazioni che fondano la loro ideologia sul fascismo e, quindi, sull’odio razziale e del diverso come pericolo per la razza ritenuta, in modo aberrante, superiore”. E ha concluso: “Se si continuano a consentire comizi e manifestazioni neofasciste facendole passare per esercizio della democrazia significa autorizzare l’inizio della fine della democrazia. E’ da qui che si crea il clima brutto che si respira e che deve essere sconfitto. L’eversione non può divenire normalità. Vogliamo Stato e popolo uniti a difesa della Costituzione e dei suoi valori antifascisti inviolabili. Napoli prima, ora e sempre antifascista”.
Grasso ha invece appoggiato le dichiarazioni della Boldrini: “Condanniamo qualsiasi violenza che possa essere vista sotto il profilo del fascismo o del razzismo. Quindi, sotto questo profilo, condivido la posizione della presidente Boldrini che condanna tutte quelle manifestazioni che possano essere valutate come una ricostituzione del partito fascista, con l’invito a sciogliere eventuali formazioni e associazioni di questo tipo”, ha detto a Bologna a margine di un incontro pubblico su Università e Scuola con studenti, dottorandi e precari. Per quanto riguarda gli scontri tra i centri sociali e le forze dell’ordine, scoppiati venerdì scorso nel capoluogo emiliano, quando in circa un migliaio sono scesi in piazza contro il comizio di Forza Nuova, Grasso ha specificato: “Condanniamo comunque la violenza da qualsiasi parte arrivi”.
Per Fabrizio Cicchitto, deputato uscente di Ap, invece la Boldroni è ideologica: “Oggi la violenza sulle piazze e le aggressioni contro le forze dell’ordine sono praticate sia da gruppi neofascisti sia da alcuni centri sociali. Il problema allora non è quello di procedere a scioglimenti, come propone la Boldrini sulla base di una univoca definizione ideologica, appunto quella del riferimento al fascismo, che aprirebbe una serie di questioni sul terreno dei diritti di libertà e che non affronterebbe l’altra fonte di violenza che è quella di estrema sinistra-centri sociali”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/19/sala-con-la-boldrini-chiudere-gruppi-e-movimenti-fascisti-de-magistris-chi-aspettano-minniti-e-il-governo/4170312/
Gruppi neofascisti: Grasso accoglie appello di Boldrini: "Sì a scioglimento"
Il presidente del Senato rilancia la battaglia avviata dalla presidente della Camera e collega di partito. Dello stesso avviso anche Fedeli, Sala, Civati e Rossi
Dopo la presidente della Camera e collega di partito Laura Boldrini, la battaglia per lo scioglimento delle associazioni o manifestazioni che inneggiano all'ideologia fascista raccoglie l'adesione del presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso.
Intervenuto a Bologna per un incontro con studenti, dottorandi e precari dell'università Grasso ha detto "Condanniamo qualsiasi violenza che possa essere vista sotto il profilo del fascismo o del razzismo. Quindi, sotto questo profilo, condivido la posizione della presidente Boldrini che condanna tutte quelle manifestazioni che possano essere valutate come una ricostituzione del partito fascista, con l'invito a sciogliere eventuali formazioni e associazioni di questo tipo".
A chi gli chiedeva un commento sugli scontri con le forze dell'ordine scoppiati venerdì scorso nel capoluogo emiliano, nel corso del corteo dei centri sociali contro un comizio di Forza Nuova, Grasso ha puntualizzato: "Noi condanniamo comunque la violenza da qualsiasi parte avvenga".
Alle voci di Grasso e Boldrini si sono aggiunte anche quelle del sindaco di Milano Giuseppe Sala e della ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, che nel corso del videoforum di Repubblica Tv ha ribadito l'importanza dello studio della Costituzione e della storia recente nelle classi e ha detto "Chi è fuori dalla Costituzione è fuori dalla legge".
All'inizio dello scorso dicembre Repubblica aveva lanciato un appello proprio sul tema dello scioglimento delle formazioni neonazifasciste. Un appello a cui avevano aderito tutti i partiti di centrosinistra e anche M5S, e poi associazioni partigiane, rappresentanti delle istituzioni, comunità ebraiche.
Tutti d'accordo nel chiedere un intervento del Viminale e della magistratura per arrivare alla messa fuori legge di quelle formazioni che si ispirano al ventennio e ne ripropongono contenuti e simboli.
Al coro si è aggiunto anche Pippo Civati: "I partiti neofascisti vanno messi fuorilegge. Esprimo quindi grande soddisfazione per la presa di posizione di Laura Boldrini e Pietro Grasso, che riprendono una battaglia intrapresa da mesi alla camera. Andrea Maestri ha spiegato, già dalla scorsa estate, che non c'è bisogno di ulteriori provvedimenti per sciogliere le formazioni neofasciste. C'è anche un'interrogazione a indicare la rotta. Bastano le leggi Mancino e Anselmi e serve la volontà politica per applicarle".
Dello stesso avviso un altro esponente di LeU, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha parlato di troppo indulgenza nei confronti del fenomeno, segnalando la comparsa di una scritta ineggiante a Luca Traini a Buonconvento (Siena): "Cosa si aspetta a sciogliere le organizzazioni neofasciste? Cosa si aspetta a dare attuazione alla XII disposizione transitoria della Costituzione italiana? Bisogna mettere fuorilegge tutte quelle formazioni che istigano all'odio, al razzismo, al fascismo. C'è troppa indulgenza verso i fascisti del terzo millennio, verso gli eredi politici dello stragismo nero, verso i suprematisti di casa nostra".
http://www.repubblica.it/politica/2018/02/19/news/fascismo_grasso_accoglie_appello_di_boldrini_si_a_divieto_per_manifestazioni_e_scioglimento_associazioni_-189224608/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P5-S1.8-T1
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