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8 Gennaio 2006
Da Indymedia
aggredito compagno a Roma
by (A) romano Monday, Jan. 09, 2006 at 5:39 PM mail:
“aho, ma che ce stanno i punkabbestia?” e gli rompe il naso con una testata. E’ successo ieri pomeriggio a Roma, vicino s.Giovanni in Laterano
Dalla testimonianza del compagno aggredito (mio amico).
Roma. Sono circa le 4 del pomeriggio.
Un compagno (che qui chiamiamo S.F.) sta percorrendo via magnagrecia in direzione San Giovanni in Laterano. Ha appuntamento davanti al Coin con una sua amica dell’università per prendere delle fotocopie.
Proprio lì, all’uscita della metropolitana, gli si parano davanti tre cosiddetti “naziskin”, con al seguito una ragazza, lo incrociano guardandolo.
S.F. li evita e prosegue, ma poco dopo si rende conto di essere seguito, e in un attimo, come per magia, davanti al Coin ci sono anche loro.
Uno di questi comincia, fingendo di parlare con gli altri, a sfotterlo ad alta voce: “aho, ma è vero che da ‘ste parti è pieno de zecche?” gli risponde quello affianco “avoja, è pieno de ‘ste merde, poi nun sai quanto me stanno sulle palle i punkabbestia… so i peggio…” perfino la ragazza “bisognerebbe fa piazza pulita co na pistola… bum! con un colpo alla testa”... e così via, sempre ridendo sguaiati e guardandolo, in attesa di una risposta alle evidenti provocazioni.
Il compagno non reagisce, è teso, anche perché si rende conto dell’indifferenza delle altre persone intorno (a quell’ora era pieno di gente di passaggio, nonostante Coin fosse chiuso); inoltre ha paura che anche la persona che sta aspettando possa essere coinvolta.
S.F. decide che è il caso di cambiare il luogo dell’appuntamento, chiama l’amica col cellulare, le spiega il problema. Fa per attraversare la strada, per allontanarsi dal gruppaccio ma subito uno di questi gli va incontro e lo ferma. Lo prende per il bavero e si rivolge agli altri: “ah regà, hai visto che ce stanno i punkabbestia?” e ride “fatti un po’ vedere, zozzone…” spulciandogli le spille attaccate alla giubba.
Trova in un attimo la spilla con il pugno che rompe la croce uncinata e sbotta “ah, no no… questa proprio no!” e gli tira una testata in pieno volto che gli rompe il setto nasale. S.F. va a terra.
Gli altri rimangono a godersi lo spettacolo, il nazi gli molla due, tre calci… finalmente i passanti intorno sembrano svegliarsi dal letargo “ma che state facendo, lasciatelo stare!”
“Cristian, arrivano i vigili” fa uno dei nazisti all’aggressore. I quattro si dileguano in un attimo, scendendo le scale della metro antistanti la Coin.
S.F. è aiutato da una signora gentile e dai vigili, che gli chiedono se ha bisogno di un’ambulanza.
Lui rifiuta e decide di tornare a casa. Telefona ancora all’amica… perde sangue dal naso, le fotocopie possono aspettare.
Questo è ciò che ho deciso di raccontare qui su indymedia, sperando in qualcuno che ci desse ascolto.
Mi sembra stupidamente ridondante quanto ridicolo lanciare appelli della serie “scendiamo in piazza, facciamo un corteo, organizziamo un volantinaggio, andiamo a stanare i nazisti”, visti i risultati che normalmente certi proclami sortiscono.
Non mi interessa nemmeno sapere chi sia questo vigliacco chiamato “Cristian”, se pure è questo il suo nome, né se è magari un famigerato pluriomicida molto temuto nel quartiere.
Io non abito in quel quartiere, a differenza del mio amico.
Ci tenevo solo che tutto questo non passasse ancora in sordina, come i tanti e tanti soprusi che molti compagni subiscono a Roma dai soliti infami criminali protetti dal sistema. Grazie.
azioni_fasciste