pubblicato il 9.09.18
Scontri a Marina Centro, il corteo di Forza Nuova cerca di sfondare il cordone ·
Evitato il contatto con gli esponenti della sinistra insediati alla fontana dei Quattro Cavalli
08 settembre 2018
E' stata necesaria una carica di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine per evitare che, nella serata di sabato, il corteo di Forza Nuova venisse a contatto con quello della sinistra. Momenti di tensione a Marina Centro per le due opposte manifestazioni che hanno visto come protagoniste le strade di Rimini. Le forze dell'ordine, in tenuta anti sommossa, hanno dovuto disporre una carica di alleggerimento contro i militanti di Forza Nuova arrivati in viale principe Amedeo poiché stavano cercando di sfondare il cordone di sicurezza per raggiungere gli antagonisti che stavano manifestando in piazzale Fellini. Tutta la zona, per motivi di sicurezza, è stata chiusa al traffico causando non pochi disagi. A scatenare le tensioni, secondo quanto emerso, sarebbe stato un gruppo di antagonisti che, non autorizzato, avrebbe cercato di raggiungere da Marina Centro il cuore di Rimini e, in particolare, la zona della stazione ferroviaria dove era stato organizzato il corteo di Forza Nuova. Le forze dell'ordine hanno bloccato il passaggio ai militanti di sinistra, nel tentativo di evitare l'incontro dei due gruppi, e questi hanno poi ripiegato verso il mare raggiungendo piazzale Fellini. Circa 300 i militanti di Forza Nuova arrivati a Rimini per manifestare contro gli stupri commessi dagli immigrati e, allo stesso tempo, per contestare la presenza in città dell'ex presidente della Camera, Laura Boldrini. Nella carica di alleggerimento, tre agenti sono rimasti contusi.
IL VIDEO DEGLI SCONTRI
La Boldrini era intervenuta al Teatro degli Atti di Rimini, ospite della rete femminista Rebel Network, tesa a cercare alternative all'odio non solo online che polarizza sempre più le discussioni politiche e sociali. Alla giornata avevano risposto oltre 140 associazioni. La manifestazione era stata organizzata in collaborazione con l'associazione riminese Rompi il silenzio. Laura Boldrini ha lasciato Rimini senza incidenti nonostante fosse stata contestata in anticipo da Forza Nuova che ha indetto proprio per il pomeriggio una manifestazione un centinaio di persone nel piazzale della stazione contro le violenze sessuali compiute dagli stranieri. Importanti le misure di sicurezza disposte dalla Questura anche in vista di una terza e opposta manifestazione a Rimini organizzata dall'Anpi in piazza Tre Martiri una settantina di persone con Arci Arcigay Grotta rossa Cgil e Pd. "La violenza e gli stupri sono gravi e sono sempre da condannare a prescindere che siano messi in atto da un italiano o che a compierli sia uno straniero - sottolinea Laura Boldrini ai microfoni del Tgr Rai. - La gravità non cambia".
https://www.riminitoday.it/cronaca/scontri-a-marina-centro-antagonisti-centro-sociale-antifascista-corteo-di-forza-nuova-cerca-di-sfondare-il-cordone.html
Rimini, guerriglia a Marina centro. Volano le manganellate
Militanti di Forza Nuova attaccano la polizia. E oltre cento antagonisti hanno occupato piazzale Fellini. Tre agenti contusi
9 settembre 2018
Guerriglia in viale Principe Amedeo. Forza Nuova da una parte, antagonisti dall’altra. Per ore, ieri pomeriggio, Marina centro è rimasta ostaggio dei due schieramenti che si sono fronteggiati a poca distanza gli uni dagli altri, trattenuti solo da un imponente cordone di forze dell’ordine che i militanti di estrema destra hanno cercato di sfondare per arrivare in piazzale Fellini, dove c’erano i ‘nemici’, costringendo le divise a fare entrare in azione i manganelli per respingere la carica. Tre agenti sono rimasti contusi.
Era cominciato alle 17,30, con oltre 250 di Forza Nuova che armati di bandiere e striscioni «prima gli italiani» che manifestavano alla stazione ferroviaria. Si sarebbero dovuti muovere verso piazzale Fellini, dove però a un certo punto sono comparsi un centinaio fra antagonisti e anarchici incappucciati, senza alcuna autorizzazione a manifestare e pronti ad armare la lite. Oltre 200 le divise messe in campo, inclusi i cani antisommossa e l’elicottero.
Se i due schieramenti fossero venuti a contatto sarebbe successo il finimondo. Arrivati all’altezza del grattacielo, quelli di Forza Nuova sono stati fermati, per impedire di raggiungere gli altri, mentre l’intera zona veniva transennata. I militanti di Forza Nuova, capeggiati dal leader, Roberto Fiore, e da Mirco Ottaviani, hanno pazientato per un po’, poi sono partiti alla carica delle forze dell’ordine, decisi a proseguire la marcia a ogni costo. Sono volate manganellate e le divise sono riusciti a respingerli prima che accadesse il peggio. Tensione alle stelle fino a poco dopo le 20,20, quando Forza Nuova ha deciso di smobilitare.
La mattinata si era aperta al Teatro degli atti con ‘Network day’, l’incontro nazionale per la politica dei diritti che ha visto sul palcol l’ex presidente della Camera, l’onorevole Laura Boldrini. Accogliendo l’invito di ‘Rompi il silenzio’. all’appello hanno risposto 140, tra associazioni e movimenti che hanno dato vita a una giornata di riflessioni per parlare dei diritti delle donne, ma anche di contrasto al razzismo, rifugiati, lavoto e omofobia.
Nel suo intervento, la Boldrini ha parlato di discriminazione, stigmatizzando «i tempi difficili incui viviamo in cui domina la paura». «Le violenze – ha detto l’ex presidente della Camera – sono tutte uguali che gli autori siano italiani o stranieri. Invece di prendersela con me, Forza Nuova si rivolga a Salvini, in questo Paese è lui il responsabile della sicurezza». La Boldrini era stata contestata da Forza Nuova che aveva indetto appunto la manifestazione contro le violenze sessuali compiute dagli stranieri. Alle 16, in piazza Tre Martiri, si era svolto invece il presidio antifascista ‘Porta un fiore ai partigiani’, ricordando l’8 Settembre, giorno dell’armistizio, a cui hanno partecipato un centinaio di persone.
manifestazioni antifa
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