pubblicato il 31.03.19
Forza Nuova e i legami con i pro vita del congresso di Verona ·
Forza Nuova parteciperà al Congresso della famiglia di Verona
28 marzo 2019
Forza Nuova annuncia con fierezza la propria presenza al Congresso delle famiglie di Verona. Per quanto Gandolfini tenti di negare esistano stretti contatti tra il suo gruppo e i neofascisti, quest'ultimi spuntano sempre. E non potrebbe essere diversamente dato che l'organizzazione promotrice dell'evento è praticamente nata da loro. Per lei lavorava il figlio del loro leader (guardacaso sparito quando si è scoperto fosse proprio il figlio di Fiore e un seminarista lefebvriano) e come autista del loro presidente troviamo anche il prestanome a cui Fiore ha intestato svariate sue attività offshore estere.
C'è Forza Nuova dietro alle "marce per la vita", all'associazione "scienza & vita" e a tutto ciò che ruota attorno al "World Congress of Families". Era loro persino gli organizzatori del patetico "etero pride" di Verona a cui partecipò il ministro leghista Lorenzo Fontana.
La differenza è che questa volta Forza Nuova vede patrocini pubblici, finanziamenti statali e la presenza di tre ministri leghisti sul loro palco. Quindi, davanti al loro annuncio, la domanda non è perché i neofascisti partecipino, la domanda dovrebbe essere: perché la Lega di Matteo Salvini si vuole fare promotrice delle loro istanze?
https://www.gayburg.com/2019/03/forza-nuova-partecipera-al-congresso.html?m=1&fbclid=IwAR2I_nCZRlp4FNtrxwUl-SbgEJQVv_Q3xmCCKLj_IpLz5WwH1nulOfj6vQY
Forza Nuova e il business dei compro oro. Uno dei prestanome lavorava come autista di Toni Brandi (presidente di Pro Vita)
6 novembre 2017
Perché mai l'amministratore unico della Act Comunication srl, incaricato di gestire milioni di euro in entrata e in uscita, avrebbe dovuto fare l'autista di Toni Brandi? Stando all'inchiesta dei carabinieri del Ros riguardo al coinvolgimento di Forza Nuova sui pestaggi dei bengalesi e l'indottrinamento dei minorenni, la spiegazione starebbe in una rete di prestanome creata da Roberto Fiore.
Già, perché mentre il partito cerca consensi in nome della "difesa" degli italiani poveri, le nuove carte mostrano un partito che muove milioni di euro lucrando anche sulla povertà. Un business certificato dai Ros, i quali osservano che «l'utilizzo di cooperative sociali e società di capitali evidenziano la partecipazione agli incarichi societari (in Italia e all'estero) di soggetti gravitanti nell'ambito di Forza Nuova, che assolvono evidenti mansioni di prestanome, fornendo così una copertura a chi ha di fatto il controllo del complesso societario-finanziario».
Ad esempio è Luca Mancinotti a risultare gestore di un proficuo giro di affari legati ai compro oro. Un mercato interamente instestato al militante di Forza Nuova, ex sediario di papa Benedetto XVI con precedenti di polizia giudiziaria per contraffazione di opere d'arte, associazione a delinquere, truffa e ricettazione. Così come è il militante Gabriele Masci a gestire milioni di euro attraverso la Act Comunication, una società conosciuta agli inquirenti per attività sospette e movimentazioni anomale che «lasciano supporre intenti dissimulatori presumibilmente finalizzati a frodi fiscali».
Ma non sempre i responsabili di quelle società sapevano di essere tali. In una conversazione telefonica intercettata dal Ros nel 2014, il 28enne Matteo Stella spiega ad un altro esponente di Forza Nuova che «Fiore mi sta mettendo in mezzo a delle società senza dirmi un c... Io vorrei sapere qualcosa, vuole aprire un conto a nome mio in Inghilterra guarda ti prego [...] io non so che fare». E i carabinieri hanno confermato i suoi sospetti, scrivendo nella loro relazione che «i timori espressi da Stella trovavano conferma perché quest'ultimo risultava, dal 2 marzo 2014, rivestire le cariche nella UK Privilege Ltd». E Stella non è certo l'unico ad avere ruoli di responsabilità senza avere alcuna competenza. Ed è qui che i carabinieri indicano quel Roberto Masci che risulta amministratore unico della Act Comunication srl e amministratore della Fresh Wash Srl, gestendo milioni di euro anche se «non è in grado di riferire alla dipendente di banca Fineco le motivazioni commerciali alla base dei trasferimenti di denaro in favore di un'altra società». Ed ancora, le carte sottolineano come «anche Alessio Costantini confermava come fosse noto che la figura di Masci non equivalesse a quella di un amministratore di società bensì a quella di factotum per estemporanee esigenze»tant'è che nella conversazione intercettata nel novembre 2014 «riferiva a Masci che doveva fare da autista a Toni Brandi dell'associazione pro-vita, pro-life, aggiungendo: quello con cui siamo andati a Mosca, che ci finanzia».
E pare curioso che un militante al servizio di Forza Nuova dovesse lavorare per quel leader integralista che ripete ossessivamente che tra lui e il patito di Fiore non ci sarebbero legami, anche se ogni volta i fatti parrebbero dimostrare l'esatto opposto. Il tutto mostrandoci come la sua risulti figura il mezzo con cui gli estremisti di Forza Nuova possono entrare a proprio piacimento nelle aule del Senato e nelle parrocchie di messa Italia, nascondendo le loro nere bandiere con un più rassicurante bambino rappresentato all'interno dell'utero materno. Tant'è che se la TV dei vescovi probabilmente avrebbe avuto qualche remora a trasmettere in diretta un comizio di Forza Nuova, non si fece problemi a curare le trasmissioni televisivi di quel "family day" che vedeva in Brandi uno dei suoi organizzatori.
Nel busness di Forza Nuova non mancano neppure le operative sociali, assegnate all'esponente forzanovista Giovanni Maria Camillacci. L'uomo è indicato come il regista occulto di attività per la cura del verde e del giardinaggio che le intesta a prestanomi del club forzanovista, ma anche come l'uomo che sotto il marchio di Blu Dental Clinique Italia ha aperto due cliniche a Roma e una a Latina. Socio ombra di Camillacci è il giovane militante Alessio Costantini, coordinatore romano della sede storica di Forza Nuova.
Un intero capitolo è dedicato ai rapporti tra Forza Nuova e il Vaticano. Mancinotti risultava «accreditato nelle sedi ecclesiastiche» ed incaricato di farsi promotore presso le autorità vaticane. La loro figura chiave era monsignor Camaldo, indicato dai Ros come «fino al 1997 segretario particolare del cardinal Ugo Poletti, ad oggi prelato d'onore di Sua Santità, nonché decano dei cerimonieri pontifici».
Ed anche in Russia fiorivano gli affari. Camillacci è stato intercettato mentre patrocinava dei «rapporti crescenti del leader di Forza Nuova Fiore con altri politici russi» anche se lamentava che «Salvini ci ha fregato i contatti con la Russia». Riguardo alla Crimea, il conflitto ucraino veniva inquadrato
«meramente in chiave utilitaristica" con l'unico obiettivo di sfruttare la precaria situazione governativa e incunearsi nei centri di potere per ricavarne benefici economici». Nel 2014, Camillacci raccontò ad un'amica del suo imminente viaggio in Crimea insieme a Fiore, spiegando che avrebbero dovuto incontrare il ministro dell'Agricoltura «per fare una cosa coi russi, per cercare di prendere la cittadinanza del nuovo governo della Crimea: il governatore è un amico di amici».
https://www.gayburg.com/2017/11/forza-nuova-e-il-business-dei-compro.html
Le lobby del gender: l'incontro fa la Chiesa Cattolica e la destra neofascista
29 novembre 2015
Eccoci alla terza tappa del nostro viaggio fra i documenti dell'inchiesta realizzata da Yàdad De Guerre. Dopo aver scoperto le origini dei movimenti anti-gay ed aver appurato i legami internazionali di Gianfranco Amato, è la volta di occuparci di come la spinta al movimento anti-gay pare sia giunta da un'incontro fa la Chiesa Cattolica e la destra neofascista.
Nel 1990, con l'incoraggiamento del Cardinale Edouard Gagnon (all'epoca presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia) nacque l'associazione Famiglia Domani presieduta il marchese Luigi Coda Nunziante, già tesoriere del partito neofascista Movimento Sociale Italiano (MSI).
Tra i loro obiettivi c'è il contrasto alle unioni id fatto e a quelle omosessuali e, in un articolo del 2008, il loro portavoce paragonò gli atti sessuali tra due persone dello stesso sesso a quelle tra un individuo e un animale. Sostenne anche che il legislatore non avrebbe mai dovuto accettare o riconoscere socialmente l'omosessualità, sostenendo peraltro che «il legislatore non solo riconosce come legittima tale scelta sessuale, ma, di fatto, arriva a promuoverla con una legislazione di favore alimentata da una ratio che non potrà che condurre secondo un prevedibile sviluppo logico-giuridico, alla piena equiparazione giuridica delle unioni più diverse (uomo-uomo, donna-donna, essere umano-animale, etc). È pertanto necessario che i nostri rappresentanti politici comprendano che l'introduzione dell'aggravante di cui abbiamo fin ora trattato costituirebbe un vulnus gravissimo per quei valori immutabile del diritto naturale e cristiano che hanno costituito e costituiscono le radici della nostra civiltà giuridica».
No, non è un discorso di Amato o un articolo di ProVita, è una posizione che già sette anni fa veniva utilizzata per tentare di impedire la tutela dei gay con una legge ancor oggi inesistente.
Sul loro sito si può anche leggere che Famiglia Domani fa parte del network internazionale Voice of the Family, una realtà che dal 2014 è stata chiamata a dare il proprio contributo al Sinodo sulla Famiglia. Nel gruppo rientrano anche i canadesi prolife e le lobby statunitensi Culture of Life ed Human Life International.
Nel 2011 l'associazione di Coda Nunziante fondò, organizzò e promosse la Marcia Nazionale per la Vita italiana, in collaborazione con il Movimento Europeo per la la Difesa della Vita e della Dignità Umana (MEVD), federazione europea presieduta, all'epoca, dal giornalista Francesco Agnoli e fondata dai membri dell'Unione Italiana Iniziative Civili in Difesa della Dignità Umana (UIDIC). Sia il MEVD sia l’UIDIC hanno sede a Verona in piazza Vescovado 5, ossia nelle stanze della Curia vescovile, dunque appartenenti alla Chiesa Cattolica.
Nel 2012, alla sua seconda edizione, la Marcia per la Vita fu meno fallimentare della prima e radunò molti più enti cattolici. A sfilare ci fu anche la Human Life International e l'allora sindaco di Roma Gianni Alemanno, a sua volta già membro del MSI. Tra le associazioni presenti anche la onlus Laogai Research Foundation Italia, fondata da Toni Brandi e Francesca Romana Poleggi. Da quella Marcia nacquero due organismi: l'associazione Giuristi per la Vita di Gianfranco Amato e il mensile Notizie ProVita di Brandi e Poleggi (all'epoca chiamato ProLife News).
Alle spalle della fondazione dei due enti vi fu Palmaro, che si impegnò sia come membro del direttivo in una, sia come redattore nell'altra. E se i Giuristi per la Vita nacquero dall'incontro tra il Comitato Verità e Vita e Scienza e Vita di Grosseto (il cui presidente è sempre Gianfranco Amato), Notizie ProVita nacque dalla collaborazione non formale tra quello stesso comitato e la Laogai.
Oltre a Palmaro e Amato, a fondare i Giuristi per la vita furono altresì Elisabetta Bortoletto Frezza e Patrizia Fermani, due avvocati che hanno seguito fino in fondo le linee dure e polemiche di Agnoli, nei confronti del MpV, e di Palmaro, rispetto alle sconfitte dei movimenti cattolici, ma questa volta traslandole sulle politiche anti-gender. Contrarie a ogni mediazione sui temi dell'omosessualità e della banale tolleranza umana, le due hanno scritto a quattro mani diversi articoli di condanna del Family Day del 2015, del Comitato Difendiamo i nostri figli e dell’Associazione Sì alla famiglia.
I loro contributi sono tutti pubblicati dal sito ultra-cattolico Riscossa Cristiana, dello storico Paolo Deotto, anche lui membro della prima ora della Marcia Nazionale per la Vita. In quelle pagine sono arrivate ad asserire che l'omosessualità sia una malattia, la cui eventuale tutela giuridica è paragonabile socialmente a un'improbabile apertura a Cosa Nostra oppure a reati quali le rapine, i furti e l’evasione fiscale. Scrivono anche che accogliere le rivendicazioni sessuali sarebbe come dire che, siccome l’Isis esiste, «si tratta solo di regolamentare i suoi interventi operativi».
Attraverso l'atto costitutivo redatto a Milano si può apprendere anche che l’indirizzo dell’iniziale sede legale di Giuristi per la Vita: Piazza Santa Balbina 8 a Roma, ossia la stessa sede del Comitato Marcia Nazionale per la Vita, Famiglia domani e della Fondazione Lepanto di Roberto de Mattei, già esponente del Fronte Monarchico Giovanile, fondatore di Alleanza Cattolica e, ovviamente, membro di Famiglia domani. A quell’indirizzo vi si trova la Basilica di Santa Balbina all’Aventino e l’annesso Istituto Santa Margherita. In sostanza, si tratta di edifici della Dioces, appartenenti alla Chiesa Cattolica. Attualmente, invece, la sede legale di Giuristi per la Vita è in via Gennaro Astaritta 14 a Roma ed è la stessa della onlus di Brandi e Poleggi. Anche consultando il registro dell'Agenzia delle entrate dedicato ai soggetti che hanno fatto richiesta per il 5 per mille, la Laogai Research Foundation Italia risulta situata lì.
La Laogai è una ONG statunitense, con base a Washington, fondata dall’ex prigioniero politico in Cina, Harry Wu. Wu ha raccontato e denunciato la forma di lavoro forzato del regime cinese nei confronti dei dissidenti, chiusi in aree di prigionia chiamate laogai. Brandi decise di interessarsi alla faccenda anni fa, abbandonando il suo lavoro di imprenditore e dedicandosi alla traduzione dei testi di Wu e alla loro diffusione. Nel 2005 decise anche di fondare il primo distaccamento italiano ed europeo della ONG di Washington. Stranamente e per puro caso, si tratta anche di una delle preoccupazioni più grosse della destra radicale, come si può notare nella discussione durante la compilazione della voce "laogai" su Wikipedia, dove vari utenti hanno discusso la parzialità delle informazioni redatte in merito, soprattutto in riferimento alle connessioni con Alternativa Sociale, una federazione di partiti neofascisti.
Non solo, sempre su Wikipedia, alla voce "Harry Wu" è riportata la notizia di un incidente che sarebbe avvenuto nel 2006 a Roma, dove Wu avrebbe dovuto tenere un convegno nel quartiere di San Lorenzo ma «la presentazione del libro non si è potuta svolgere perché una cinquantina di attivisti dei Centri sociali, armati di mazze, bastoni e spranghe, ha bloccato l'ingresso nella libreria; successivamente alcune persone che volevano assistere al dibattito sono state aggredite selvaggiamente; altri giovani sono stati rincorsi e malmenati per le strade del quartiere e lo stesso Harry Wu a stento si è sottratto al linciaggio». Peccato che nella ricostruzione si ometta di indicare la presenza di neofascisti legati soprattutto al partito Forza Nuova o come la ricostruzione riportata su vari siti e forum esclude il contatto fisico, indicando sì la decisione di interrompere l'incontro per la presenza di contestatori. Il motivo di quella presenza sarebbe riconducibile a come Harry Wu sia caro anche ai neofascisti che, secondo il racconto di Forza Nuova, lo hanno aiutato ad attraversare l’Europa per fargli raccontare l’esperienza nei laogai, al partito della Lega Nord e al Vaticano. Inoltre già nel 2005, l’anno precedente ai fatti di Roma, Forza Nuova, Wu e Brandi si erano incrociati, così come poi avvenuto anche a Milano o L’Aquila. Inoltre nel 2009 Brandi presentò il suo libro sui laogai presso "lo spazio sociale/libreria non conforme CasaItalia" di Bolzano, ossia un distaccamento dei neofascisti romani di CasaPound. A completare il tutto è come nel 2010 Brandi sia stato anche relatore di una conferenza alla "Domus Marcel Lefebvre" di Floriano Abrahamowicz, un prete molto vicino alla Lega Nord e negazionista rispetto all’Olocausto (per chi non lo sapesse, si tratta di quel prete che celebrò la messa in suffragio del nazista Erich Priebke).
https://www.gayburg.com/2015/11/bufala-gender-estrema-destra.html
Le lobby del gender: la promozione dell'isteria, i lefebvriani e l'editoria
29 novembre 2015
Nel corso della nostra quarta tappa alla scoperta delle rivelazioni contenute nell'inchiesta realizzata da Yàdad De Guerre, approfondiremo i legami tra l'associazione ProVita, gruppi religiosi e forze politiche un po' diverse da quelle che ci si potrebbe aspettare da chi cerca consensi nel mondo cattolico.
Nel 2014, sotto la presidenza di Vincenzo Paglia, il Pontificio Consiglio per la Famiglia inviò un'altra lettera di sostegno alle iniziative dell’ex tesoriere del MSI, Coda Nunziante, in qualità di membro del Comitato Marcia Nazionale per la Vita. Anche in quell’anno l’estrema destra accompagnò la marcia antiabortista formata da gruppi cattolici, personalità politiche e congregazioni (come sottolineò fieramente Notizie Provita nel parlare di «canti sacri come Christus vincit (cantato dalla Fraternità sacerdotale San Pio X di Albano) o vandeani (gruppo di Forza Nuova)»).
Infatti, a essere vicini a quegli ambienti non c'è solo Famiglia Domani di Coda Nunziante o la Fondazione Lepanto di de Mattei, ma anche lo stesso giornale prolife di Brandi e i due organismi da lui presieduti (la Laogai Research Foundation Italia e la onlus ProVita) in fraterna comunione con la Fraternità sacerdotale San Pio X (ossia i lefebvriani) e alle organizzazioni neo-fasciste.
E forse non a caso l'ex-imprenditore Brandi rilasciò un’intervista a Enrico Verrazzani, consigliere di Arezzo e candidato per Alleanza Nazionale chedifese il parroco Virgilio Annetti quando questi invocò il nazista Heinrich Himmler per fare pulizia etnica ed eliminare i rom una volta per tutte. Ed è in quel colloquio che Brandi rivela a Verrazzani di non essere stato sempre cattolico, bensì solo a partire dal 1991, quando si convertì «dopo una confessione di due ore con father Paul Morgan, un prete di 27 anni». Morgan fu ordinato vescovo a Écône, in Svizzera, direttamente da Marcel Lefebvre nel 1988.
Il 1988 è l’anno in cui Lefebvre fu allontanato dalla Chiesa e scomunicato dopo diversi tentativi di riappacificazione, condotti in particolare dal Cardinale Gagnon, allora a capo del Pontificio Consiglio per la Famiglia (ossia lo stesso che invitò l'estrema destra di Famiglia domani a fondare la loro associazione). La frattura da sanare dipendeva dalle scelte di modernizzazione della Chiesa in seguito al Concilio Vaticano II che, secondo Lefebvre, avrebbe così dato spazio a comunisti, ebrei e massoni. È così che la FSSPX ordinò quattro vescovi, tra cui il negazionista e filo-nazista Richard Williamson, poco prima di fare la stessa cosa con Morgan. Avendo scalzato la gerarchia ecclesiastica, la comunità di Écône fu scomunicata in modo definitivo.
Ulteriori conferme dei legami tra le realtà anti-gender, l'estrema destra e i lefebvriani ci giunge dal fatto che tra i maggiori sostenitori della Marcia per la vita vi fosse anche Palmaro, a capo del Comitato Verità e Vita, vicino ai movimenti di Casini, fondatore di Giuristi per la Vita e Notizie ProVita e, soprattutto, grande esperto della FSSPX. Egli si dedicò più volte al “tradizionalismo” di Lefebvre, fino a scriverci due libri e diversi articoli in coppia con il giornalista Alessandro Gnocchi. Difese a spada tratta la congregazione, applaudendo nel 2009 la scelta di revoca della scomunica da parte di Papa Benedetto XVI e rivendicando con orgoglio la posizione più retrograda, ferma e conservatrice della Chiesa.
A causa del loro rifiuto ad ogni apertura civile del vaticano e in virtù della loro presa di distanza da Papa Francesco, persino Radio Maria allontanò Palmaro e Gnocchi, esattamente come fece con de Mattei.
E non ci fu strappo alla regola neanche quando la “Laogai” di Brandi si recò nel 2010 alla “Domus Lefebvre” di Abrahamowicz (i legami tra estrema destra e lefebvriani, infatti, sono ampiamente documentati). Ad accompagnarlo c'era anche l’ingegnere Andrea Giovanazzi dell'associazione La Torre di Volano, in provincia di Treviso. Poi, due anni più tardi, “La Torre” organizzò una mostra per spiegare i laogai, in collaborazione con Brandi, già incrociato da loro in diverse occasioni, con o senza Francesca Romana Poleggi o Harry Wu.
Giovanazzi, non a caso, fa parte della redazione di Notizie ProVita fin dal primo numero dell’ottobre 2012, insieme a Brandi, Poleggi e Palmaro. Presentato prima a Roma nel Palazzo Valentini e, un mese dopo, a Rovereto, nella città del socio de La Torre, il mensile vide stringersi a sé anche Agnoli e Federico Iadicicco, attuale esponente del partito Fratelli d’Italia. Iadicicco fu altresì membro di Alleanza Nazionale e presidente di Azione Giovani. Per capire di chi stiamo parlando, basta dire che, nel 2008, egli non trovava motivi per dichiararsi antifascista, come scrisse al politico di estrema destra Gianfranco Fini, e chiosò: «Noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti».
Qualche mese più tardi, nel febbraio del 2013, Notizie ProVita fu presentato a Milano presso il Presidio Milano, sede dell’omonima associazione neofascista che ingloba in sé associazioni di estrema destra tra cui Forza Nuova.
Che Fiore, come Giovanazzi e Brandi, sia vicino a Forza Nuova e ai lefebvriani della FSSPX lo confermano tutti i collegamenti che si possono trovare sulla rete Internet, di ospitate, convegni, rimbalzi di notizie e via dicendo. È sufficiente leggere qui, qui, qui, qui, oppure vedere qui e anche qui, senza dimenticare le pagine di Facebook o le relazioni dei neofascisti con Gianfranco Amato e con la pregiudicata di Forza Nuova e Notizie ProVita, Maria Borgia.
Inoltre Brandi e compagni hanno anche sostenuto tutte le scelte omofobe della Russia, eleggendola come l'unica nazione che sa come "difendere " la famiglia. Un elogio che pare seguire alla lettera le linee di Austin Ruse e dei “giuristi per la vita americani” (come ebbe a etichettare Massimo Introvigne la Alliance Defending Freedom).
Anzi, in suo aiuto la Russia ha inviato anche Alexey Komov, presidente della Familypolicy.ru (una organizzazione pro-family russa fondata dallo Howard Center for Family, Religion and Society), portavoce della “Commissione sulla famiglia” del Patriarcato di Mosca e ambasciatore russo del Congresso Mondiale delle Famiglie. (ossia di uno degli strumenti ultra-conservatori principali delle tecniche di lobbying all’ONU, già sponsorizzato dal C-Fam di Ruse e finanziato dall’ex Rockford Istitute, ossia lo Howard Center). I tour di ProVita e Komov che hanno toccato molte città italiane tra giugno e novembre 2014 e gennaio 2015, hanno ricevuto l’appoggio dei Comuni di Assisi e Perugia, del MpV, del Forum delle Famiglie, del Comitato Sì alla famiglia, di Scienza & Vita, della Lega Nord e dell'estrema destra di Ordine Futuro e dell'associazione veneta Officine Identitarie (operativa grazie anche al contributo del circolo cattolico veronese Christus Rex). In questi incontrisi dava spazio anche al violento documentario della propaganda anti-gay russo "Sodom".
Brandi lavora anche a stretto contatto con il circolo Christus Rex, il cui sito elenca fra i collaboratori anche soggetti come l'ex radicale Danilo Quinto (ora vicino alla Marcia per la Vita); il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore; Radio FN di Forza Nuova; diversi siti di disinformazione cattolica, come BastaBugie e NoCensura; i già citati Presidio Milano e Ordine Futuro; il periodico Gladio (redatto dal raggruppamento combattenti e reduci RSI Italia); l’associazione La Torre e Notizie ProVita. Uno dei portavoce di Christus Rex è Matteo Castagna, marito della candidata per Forza Nuova alla Camera dei Deputati Silvia Rinaldi. Insieme ebbero cinque minuti di celebrità quando fece scandalo il video tragicomico con cui diedero libero sfogo alla loro omofobia nel parafrasare uno spot omofobo di Fratelli d'Italia.
Dopo esserci occupadi di Brandi, un'attenzione particolare è dovuta anche alla sua creazione: Notizia Provita.
Il primo numero venne pubblicato nell'ottobre del 2012. Al suo interno c'erano articoli contro la Cina e l'aborto, ma anche a favore della Marcia Nazionale per la Vita e dei Giuristi per la Vita.. insomma, tutto ciò che ha contribuito alla nascita del mensile.
Il logo in copertina riporta chiaramente la parola "Notizie" in alto a sinistra e "ProVita" al centro. Più curioso è però la dicitura "Infosportpagine" inclusa nel nome (scomparirà a partire dall'aprile del 2014) e il fatto che il primo numero della rivista sia indicato come il numero 8.
Ma che c’entra lo sport con l’aborto o la famiglia? Nel colophon con i dati editoriali si legge che il titolo completo della testata è effettivamente "Infosportpagine-ProVita". Un'anomalia corretta solo quando l'associazione ottenne lo status di onlus ed iniziò a editare in proprio la rivista, dato che sino ad allora l'editore risultava essere la "M.P.". Si tratterebbe di una cooperativa giornalistica a responsabilità limitata che risulta avere tre sedi. Quella romana risulta allo stesso indirizzo della sede legale della Laogai Research Foundation (prima del trasferimento in via Astaritta con i Giuristi per la Vita). E sempre lì c'è la sede del Comitato Di mamma ce n’è una sola delle deputate Eugenia Roccella e Olimpia Tarzia, quest’ultima già fondatrice del Movimento per la Vita, di Scienza e Vita e del Movimento PER – Politica, Etica, Responsabilità. Nel comitato vi figurano anche Francesco Agnoli e Francesca Romana Poleggi.
nella sede di Merano, invece, c'è una società cooperativa giornalistica a responsabilità limitata “Opinioni” che pubblicava tre mensili: Info Pagine, Info Sport Pagine e Il popolo della Democrazia Cristiana (nati rispettivamente nel 2002, 2003 e 2004). Purtroppo, però, gli affari non devono essere andati benissimo, visto che nel 2005 fu costituita “M.P.”, nata dalla compravendita della “Opinioni”, ormai in liquidazione, e della società “Media Project”. “M.P.”, il cui amministratore unico era Giorgio Venturi, fu correttamente inserita nel Registro provinciale delle cooperative di Bolzano e riprese a pubblicare, sebbene in modo saltuario, Info Sport Pagine Alto Adige, il giornale di Agosti autorizzato dal Tribunale di Bolzano l’11 aprile 2003 e registrato con numero 06/03. Nel 2007, poi, l’editore diede alle stampe anche un libretto del generale Antonio Mautone, nel quale vennero riuniti alcuni articoli scritti proprio per quel mensile.
Non durò molto perché, nell’ottobre del 2011, la cooperativa “M.P.” fu acquisita da alcuni giovani di Benevento. Il drammaturgo e regista teatrale Giuseppe Fonzo ne divenne presidente del consiglio di amministrazione, mentre i pubblicisti Alessandro Maglione e Giulia Liana De Minico ne ricoprirono la carica di consiglieri. I ragazzi pubblicarono il mensile Il Duende, nato nel marzo del 2012 e caratterizzato dal mantenimento della dicitura "Info Sport Pagine".
Senza che sia possibile reperire informazioni sul motivo, nell'ottobre di quell'anno Il Duende scomparve. In quell'ottobre del 2012, nacque Notizie ProVita, giornale che seguì –si può ipotizzare– una numerazione dovuta a Il Duende: da primo numero a numero ottavo, contando i mesi da marzo a ottobre. D’altronde, l’autorizzazione del tribunale restò ancora quella di Bolzano del 2003 per Info Sport Pagine. Infatti, alla pagina 80 del documento del 2014 redatto dalla “Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni” (AGCOM), là dove sono elencati gli “assetti proprietari dichiarati dalle Imprese richiedenti i contributi per l’anno 2012”, “M.P.” risulta l’editore della testata Info Sport Pagine ProVita e a dirigere il mensile sarebbe il meranese Agosti, sebbene questi non figuri mai neanche all’interno dei colophon. Si legge che il capitale totale della cooperativa era di 90 euro, distribuito tra tre soci, i quali possedevano ciascuno il 33,33% delle quote, 30 euro a testa dunque. Erano Maglione, De Minico e Antonio Caporaso.
Caporaso, classe 1983, giornalista, ha scritto per diversi anni sul giornale Il Sannio Quotidiano del politico di Forza Italia Luca Colasanto, ex-responsabile provinciale di Forza Nuova Benevento e proprietario della cooperativa giornalistica Pagine Sannite, società che ;balzò alla ribalta delle cronache per aver incassato milioni di euro attraverso i contributi all'editoria.
Nel dicembre del2011, Caporaso partecipò insieme al fratello al secondo congresso di Forza Nuova al Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli (RM), insieme al segretario nazionale Roberto Fiore, all’eurodeputato neofascista inglese Nick Griffin, al neofascista anglo-irlandese Derek Holland e al prete lefebvriano Giulio Maria Tam, amico stretto di Lefebvre e neofascista convinto. Andrea Caporaso fu, anche, candidato alle elezioni europee del 2009 nella lista di Forza Nuova e candidato alla Camera dei Deputati nel 2013, sempre per lo stesso partito.
Dal maggio del 2013 fino al 2014, il presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa “M.P.” non fu più Fonzo, estromesso del tutto dai giochi, bensì Beniamino Iannace (l'unico a comparire nei colophon di Notizie ProVita in qualità di Direttore Amministrativo). Candidatosi alle europee del 2009 tra le file di Forza Nuova, si definì «Italiano per grazia di Dio, fascista per irrinunciabile scelta». Partecipò al secondo congresso del partito nel 2011, prima di passare al Nuovo Centro Destra.
Attraverso Facebook è possibile appurare come Iannace conosca direttamente Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, e nel 2010 andarono insieme alla bielorussa Minsk State Linguistic University come “delegati” insieme proprietario del “Caffè Strega” di Benevento, Luca Mostacciuolo, e all’imprenditore Alfredo Furno.
Da dicembre 2010 all'aprile del 2013, Iannace costituì anche una società a responsabilità limitata denominata "Rapida Vis", una società che si occupava di servizi postali e che distribuì alcuni numeri di Notizie ProVita. Sul colophon del mensile viene riportata la sede legale di “Rapida Vis” e caso vuole che al medesimo indirizzo risieda (o ha risieduto almeno sino al 2013) Roberto Fiore, che vi sia la segreteria nazionale di Forza Nuova e la sede principale della rete pan-europea di estrema destra Alliance for Peace and Freedom. Non solo. Cercando la società sul web, si scopre anche il curriculum vitae di Matteo Stella, già dirigente di Lotta Studentesca, presidente della onlus forzanovista “Evita Peron”, membro di una onlus forzanovista denominata “Solidarietà Nazionale”, candidato tra le fila di Fiore nel 2013 come consigliere comunale di Roma e nel 2015 come sindaco di Albano (RM). Nel curriculum si legge che ha lavorato dal gennaio del 2011 al settembre dello stesso anno presso segreteria di via Cadlolo 90; poi, fino al marzo del 2012, alla preparazione di un mensile, News Pro Life; successivamente, fino al giugno del 2012, per la “Rapida Vis”.
Insomma, tutte coincidenze collegamento che legittimano il porsi qualche domanda su quali siano i reali rapporti tra tutti gli attori coinvolti. Perché se Notizie ProVita vive grazie alla legittimizzazione dell'odio e del pregiudizio, interessante sarebbe capire se quei sentimenti siano istigati nel nome di un progetto politico più oscuro e ben delineato.
https://www.gayburg.com/2015/11/bufala-gender-provita.html
documentazione
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