pubblicato il 1.01.20
Arturo Scotto aggredito a Venezia: “Erano in otto a viso coperto e gridavano duce-duce” ·
L'ex deputato di Liberi e Uguali, ora dirigente nazionale di Articolo Uno, ha denunciato l'accaduto. "Bisogna smettere di pensare che sono ragazzate", ha scritto. Messaggi di solidarietà da Pietro Grasso, Roberto Speranza e il capogruppo Fornaro
1 Gennaio 2020
Arturo Scotto, dirigente nazionale di Articolo Uno- Mdp, è stato aggredito nella notte a Piazza San Marco a Venezia da un gruppo di ragazzi a volto coperto che inneggiavano al duce e facevano cori antisemiti. “Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate – ha scritto questa mattina su Facebook – Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Il fascismo è nato esattamente così“. Messaggi di solidarietà dagli esponenti di Liberi e Uguali: “I rigurgiti fascisti e antisemiti non possono essere tollerati”, ha scritto il capogruppo di Leu a Montecitorio, Federico Fornaro, in una nota.
Ieri l’ex deputato si trovava in Piazza San Marco per festeggiare l’arrivo del nuovo anno insieme alla moglie e al figlio di 14 anni. Un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 25 anni ha intonato cori antisemiti, come “Anna Frank sei finita nel forno”, attirando l’attenzione della moglie Elsa, che ha chiesto loro di smetterla. Poi è intervenuto anche Scotto, che è stato preso a pugni da diverse persone. La prima a rendere nota la vicenda è stata la moglie Elsa Bertholet, che nella notte aveva raccontato la vicenda con un lungo post su Facebook, augurando “Buon Capodanno antifascista a tutti”. In mattinata anche l’ex deputato ha commentato l’aggressione: “Sono stato picchiato da una squadraccia in piazza San Marco, a Venezia, gridavano duce-duce. Erano in otto, e avevano il volto coperto”. racconta Scotto all’AdnKronos.”Io mi sono avvicinato, chiedendo di smetterla, per tutta risposta mi hanno aggredito, colpendomi con quattro pugni”. Scotto ha poi detto di aver sporto denuncia per l’aggressione.
Anche un altro ragazzo di vent’anni, intervenuto in loro soccorso, è stato malmenato: “Non so come si chiama, ma lo ringrazio per il coraggio e il disinteresse”. Poi il gruppo di ragazzi è fuggito. “Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente – ha scritto in mattinata Scotto sul proprio profilo – Il fascismo è nato così, esattamente all’alba degli anni venti del secolo scorso. Voglio ringraziare i tanti e le tante che mi hanno chiamato per la solidarietà e per condannare questi fatti. Siamo di più di quelli che vogliono portare l’Italia indietro”.
Subito è arrivata la solidarietà della politica: “Ho parlato con Arturo Scotto che mi ha raccontato dell’aggressione subita a Venezia” ha scritto il senatore Pietro Grasso, di Liberi e Uguali, su Facebook. “A lui, alla famiglia e al coraggioso ragazzo che ha provato a fermare i giovani fascisti va la mia solidarietà e un grande abbraccio”. Anche il capogruppo di LeU a Montecitorio, Federico Fornaro, ha denunciato l’accaduto in una nota: “Quanto successo ad Arturo Scotto e la sua famiglia, vittime di una vile aggressione di stampo fascista, è inaccettabile. I rigurgiti fascisti e antisemiti non possono essere tollerati. Lo sdoganamento verbale dell’odio e della violenza porta a fatti come questi. I responsabili vengano al più presto trovati”. Il segretario nazionale di Articolo Uno, Roberto Speranza, ha scritto su Twitter: “Un abbraccio fraterno ad @Arturo_Scotto aggredito stanotte da un gruppo di balordi che inneggiavano al duce. So che nessuna violenza fermerà il tuo impegno per la libertà e la democrazia e contro ogni forma di fascismo”.
Solidarietà anche dal deputato veneziano Pd Nicola Pellicani: “Venezia è una città antifascista, accogliente, aperta al mondo da secoli”.”Solidarietà ad Arturo Scotto e alla sua famiglia per la vile aggressione fascista subita a Venezia: uno sfregio anche alla storia e alla cultura di questa città – ha commentato il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella – Si conferma la necessità di continuare a riempire ogni spazio di convivenza con forza di testimonianza democratica”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/01/arturo-scotto-aggredito-a-venezia-erano-in-otto-a-viso-coperto-e-gridavano-duce-duce/5646148/
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