pubblicato il 21.03.20
La singolare galassia de “Il Primato Nazionale” ·
Inchiesta sulla rete di produzione culturale che lega a CasaPound il mensile cartaceo e relativo sito, il marchio d’abbigliamento Pivert e la casa editrice Altaforte
Dall’ottobre 2017 potete trovare in molte edicole – non tutte – il «Periodico Sovranista» Il Primato Nazionale. È un mensile di grande formato, illustratissimo, regolarmente giunto questo mese (marzo 2020) al n. 30. È la costola cartacea dell’omonimo sito, «Quotidiano Sovranista Italiano», lanciato fin dal 2013. Quest’ultimo dichiara di avere oltre un milione di utenti mensili.
Il Primato Nazionale
Sul profilo LinkedIn è riportato come «società privata non quotata», collocato nella categoria con un numero di dipendenti fra 11 e 50. Su entrambi gli organi di comunicazione compaiono firme anche notevoli, quali Francesco Borgonovo, Diego Fusaro, Enrica Perucchietti, Alessandro Meluzzi e molti altri. Tutto qui? Nonostante le due testate tendano a evitare qualsiasi collegamento diretto a CasaPound Italia – ormai ex partito, visto che da giugno 2019 si è trasformato in un movimento – in realtà entrambe sono emanazione diretta della nota realtà neofascista. Infatti, compaiono moltissimi articoli sul cosiddetto «partito della tartaruga frecciata», ma la prova provata della filiazione con CasaPound riguarda il dichiarante del dominio per il sito web de Il Primato Nazionale: si tratta di Simone Di Stefano, fondatore e segretario di CasaPound Italia. Romano, classe 1979, ex Movimento sociale italiano, è incensurato, «malgrado 16 pagine di “carichi pendenti”» (così si legge nell’approfondimento di Repubblica.it I conti sospesi con la giustizia del candidato di CasaPound).
Inoltre, il dominio è registrato all’indirizzo via Napoleone III 8, storica sede del movimento neofascista occupata da 15 anni, con un danno erariale pari a 300mila euro ogni anno, come documenta Il Corriere della Sera nella Storia del palazzo di CasaPound. Anche il direttore responsabile, Adriano Scianca, è attivo nella gestione del partito: lui stesso dichiara, nella sua biografia editoriale, di essere «responsabile nazionale della cultura per CasaPound Italia». Nel quartiere Primavalle, a Roma, si trova la sede de Il Primato Nazionale, in via Diomede Pantaleoni 33.
Pivert
Nella stessa via (civico 31) è collocata la sede legale di Pivert srl, società che nel Registro delle imprese risulta attiva nella «produzione di articoli di abbigliamento in genere». In un post sulla pagina Facebook risalente al 2016, l’azienda sponsorizzava il proprio Pivert store in via Pantaleoni 33. Da alcune inchieste de L’Espresso emerge che il 70% delle quote della società è intestato a Francesco Polacchi, mentre Minerva Holding srl possiede il restante 30% (società che Polacchi a sua volta controlla per il 25%). La sua sede risulta a circa 700 metri da via Pantaleoni, in via di Boccea 470. Allo stesso indirizzo si trova lo studio Mauro Polacchi, consulente finanziario e del lavoro, azionista – come ha nuovamente scoperto L’Espresso – di Minerva Holding. Secondo quanto si evince da alcuni documenti, Pivert srl ha fatto richiesta di un contributo regionale «per il sostegno dei processi di Internazionalizzazione delle PMI del Lazio 2018». L’importo, pari a 16.397,36 euro, non è stato corrisposto per mancato raggiungimento del «punteggio minimo previsto» in sede di valutazione.
Un sito di informazione aziendale indica che, a fronte di un capitale sociale rimasto invariato nel biennio 2016-2018, Pivert srl ha riportato «un range di fatturato tra 300mila e 600mila euro» nel 2018, con un aumento rispetto a due anni prima del 252,48%. Ed è proprio il «quotidiano sovranista» che fa da cassa di risonanza pubblicitaria per il brand di abbigliamento Pivert attraverso numerosi articoli. Ma chi è l’amministratore unico, Francesco Polacchi? Classe 1986, è stato dirigente di Blocco studentesco (la sezione giovanile di CasaPound Italia). Il giornalista Paolo Berizzi – noto per le inchieste sulla galassia neofascista e neonazista nel nostro Paese – lo qualifica «dirigente di CasaPound».
Nel 2019 è lo stesso Polacchi a presentarsi «coordinatore regionale della Lombardia» nonché orgogliosamente fascista. Nel corso della sua militanza politica è stato coinvolto in numerosi episodi di aggressione e violenza, come emerge dall’identikit che ne fa Berizzi su la Repubblica. Ma facciamo un passo indietro e torniamo in via Diomede Pantaleoni, sede di Pivert e de Il Primato Nazionale. Analizzando lo storico di foto che Google Street View fornisce per il civico 31-33 della strada romana, emerge che, a luglio 2014, sul cancello campeggiava l’insegna “Eye Tech – Video e digital solutions”. Nello screen successivo, risalente a maggio 2015, la scritta sull’insegna è oscurata. Infine, da maggio 2017, il logo di Eye Tech viene sostituito dalla dicitura in rosso “Pivert”, corredata dal logo, un picchio rosso: «Eye Tech è il marchio dalla Sca 2080 srl per la creazione e la gestione di eventi» con «uno stile inconfondibilmente italiano».
Sede legale di questa società è, puntualmente, via Diomede Pantaleoni 33. Le ricostruzioni dei giornalisti de L’Espresso hanno messo in luce che «la società editrice de Il Primato Nazionale è la Sca 2080» e che «i soci sono Francesco Polacchi […] e uno studio di commercialisti romani intestato a Mauro Polacchi, azionista della casa editrice neofascista attraverso la Holding Minerva». I dati finanziari di Sca 2080 srl sono simili a quelli di Pivert: range di fatturato fra 300 e 600mila euro, in aumento nel 2018 del 235,52% rispetto al 2016.
La società di Polacchi, inoltre, è proprietaria dei domini web di due blog di tecnologia, del sito di Altaforte Edizioni (casa editrice legata a CasaPound, di proprietà di Francesco Polacchi, salita alle cronache per la sua esclusione dal Salone del libro di Torino 2019) e di www.iosonounpatriota.it. Si tratta di una «Onlus apolitica» che invita a effettuare donazioni per finanziare Il Primato Nazionale, con lo slogan «l’Italia è in pericolo, la tua donazione serve ora». Inoltre, Sca 2080 edita anche il magazine Survival & Reporters, la cui direttrice responsabile, Annamaria Gravino, è autrice per Ferrogallico, casa editrice di fumetti della galassia Altaforte. Allo stesso modo, del resto, di Adriano Scianca, direttore de Il Primato, che ha pubblicato con Bietti e Aga, sempre collegate ad Altaforte. Per concludere, con questa nostra inchiesta abbiamo cercato di evidenziare come, attorno a Il Primato Nazionale, al di là del giudizio politico e delle idee diffuse dalla doppia testata, cartacea e on line, si sia consolidata una vera e propria galassia economica. Tutta scaturita dalla tanto discussa CasaPound.
http://www.lucidamente.com/45420-la-singolare-galassia-de-il-primato-nazionale/
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