pubblicato il 6.04.20
Coronavirus, Nettuno assessori e consiglieri sfidano i divieti ed escono in strada per bloccare l'arrivo di 50 migranti ·
E' stato il sindaco Coppola di centrodestra a lanciare la mobilitazione contro il trasferimento dei rifugiati dalla capitale nel centro d'accoglienza dove dovrebbero trascorrere la quarantena. Poi la retromarcia della Prefettura
05 aprile 2020
A Nettuno la Domenica delle Palme si è trasformata in una domenica di odio contro gli stranieri con assessori e consiglieri che, violando i divieti per l'emergenza coronavirus, sono scesi in strada per bloccare l'arrivo dei migranti. Prima il sindaco ha fatto un proclama contro la Prefettura di Roma che voleva inviare sul litorale romano 50 migranti, poi un gruppo di persone, capeggiate da assessori e consiglieri di centrodestra, violando tutte le disposizioni è uscita da casa e si è radunata attorno al centro che doveva ospitare gli stranieri, per dire no al loro arrivo, e alla fine la stessa Prefettura ha scelto di fare marcia indietro e sistemare i migranti altrove. Il prefetto di Roma, Gerarda Pantalone, aveva deciso di trasferire a Nettuno 50 migranti ospiti del centro di accoglienza Casilino dopo che in tale struttura uno dei migranti è stato trovato positivo al Covid-19. Gli stranieri dovevano fare la quarantena nel centro di via Sele, dove altri 40 migranti ospiti erano già stati spostati in due strutture ad Anzio e Pomezia. Le destre che, dopo il commissariamento per mafia nel 2005, lo scorso anno sono tornate alla guida della città sono state però subito contrarie.
E il sindaco Alessandro Coppola, sostenuto da una maggioranza a trazione leghista, lo ha detto subito pubblicamente, criticando la Prefettura: "La maggioranza di centrodestra non intende accettare supinamente questa decisione". Il primo cittadino ha quindi riunito in Comune anche anche l'opposizione, per decidere cosa fare, ma la proposta del leader della minoranza, il dem Waldemaro Marchiafava, un medico, di chiedere la zona rossa anche a Nettuno, avendo ormai 50 positivi al Covid-19, 6 decessi, 4 soli guariti e 58 persone in isolamento domiciliare, è stata subito cassata. Alle destre interessava solo chiudere le porte ai migranti. Ignorando le stesse disposizioni date dal Governo per l'emergenza sanitaria, una trentina di persone nel pomeriggio è cosi scesa in strada a protestare attorno al centro di via Sele, invitando tramite i social anche altri a violare le regole per “difendere la città” e costringendo la Polizia a dirottare personale e mezzi antisommossa nella zona. Nella zona si sono precipitati anche gli assessori Claudio Dell'Uomo, ex Lega, e gli azzurri Luca Tammone e Ilaria Coppola, nipote del sindaco, insieme ai consiglieri comunali Massimiliano Rognoni, ex Lega, Lucia De Zuani, ex Lega, sorella di Piergiorgio, arrestato un mese fa con l'accusa di spaccio e condannato, dopo essere stato trovato dal commissariato in possesso di oltre un etto di cocaina protagonista nei giorni scorsi di una polemica sui social per aver esaltato i risultati ottenuti dal regime fascista nell'ambito della sanità, diventata occasione anche per un feroce attacco al consigliere d'opposizione Antonio Taurelli e pretesto per 27 esponenti dell'estrema destra, tra cui il noto storico revisionista Pietro Cappellari, per inviare una nota al sindaco rivendicando a loro volta i risultati della sanità fascista.
E alla fine la Prefettura ha capitolato. Per la gioia del sindaco Coppola, che ha subito annunciato trionfante: “Si è scongiurato l’arrivo dei migranti a Nettuno. Ringrazio per la sensibilità il Prefetto di Roma che ha ascoltato i timori del nostro territorio già provato da troppi casi di Coronavirus”. La Polizia intanto ha identificato i protagonisti della protesta e dovrà ora decidere se sanzionarli per essere usciti ingiustificatamente da casa e denunciarli per aver dato vita a una manifestazione non autorizzata. La guerra allo straniero si è inoltre spostata ad Anzio, dove il sindaco leghista Candido De Angelis, criticando il trasferimento nella sua città di circa venti migranti che si trovavano a Nettuno, chiede alla Prefettura, all’Asl e alle forze dell’ordine rassicurazioni sul rispetto di tutte le misure previste per far fronte all’emergenza coronavirus. “Resto basito - ha dichiarato - su come si possa, in piena emergenza, trasferire un numero imprecisato di migranti da una città all’altra senza neanche informare l’amministrazione comunale”.
https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/04/05/news/coronavirus_nettuno-253233664/?ref=RHPPTP-BH-I253231953-C8-P5-S8.2-T1
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