pubblicato il 29.01.21
Aggressione contro troupe Rai, arrestati 3 ultras, tra loro Claudio Corbolotti gia' portavoce di Forza Nuova. Altri due ai domiciliari ·
I due operatori televisivi stavano realizzando a Roma un servizio sulla pandemia per conto della trasmissione Storie italiane. In particolare, stavano riprendendo un gruppo senza mascherine che, infastidito dalla presenza della telecamera, li ha aggredito con calci e pugni. Tra gli arrestati c'è Claudio Corbolotti, nel 2008 assunto dall’allora sindaco Alemanno per essere inserito nello staff del suo capo segreteria, Antonio Lucarelli
28 Gennaio 2021
Simone Dominici, Claudio Corbolotti e Riccardo Rinaldi (detto “Il Gigante”). Sono i tre ultras della Lazio arrestati dalla Digos di Roma, in collaborazione con la compagnia dei carabinieri di Trastevere, ritenuti fra i responsabili dell’aggressione ai danni della troupe della trasmissione Rai, Storie Italiane, il 20 dicembre scorso a Ponte Milvio. Per lo stesso episodio, il 13 gennaio scorso erano finiti in manette altri due esponenti di spicco della curva nord biancoceleste, Franco Costantino – molto vicino a Fabrizio “Diabolik” Piscitelli, il leader degli Irriducibili della Lazio ucciso in un agguato il 7 agosto del 2019 al Parco degli Acquedotti – e Ruggero Andrea Isca, altro volto noto della tifoseria laziale.
Violenza contro troupe Rai a Roma, arrestati due ultrà della Lazio: il video dell’aggressione
Secondo il pubblico ministero Erminio Amelio si tratta di “personalità particolarmente inclini al delitto, avvezzi ad imporsi con prepotenza sulle persone”. Del resto non è la prima volta che i due si trovano faccia a faccia con la giustizia, e sempre per fatti violenti. Fra gli arresti disposti dalla Procura di Roma, il nome più altisonante è quello di Corbolotti. L’ultrà 55enne è considerato dalla Digos di Milano il regista del blitz a piazzale Loreto del 24 aprile 2019, quando i tifosi biancocelesti – prima della partita Milan-Lazio – srotolarono uno striscione con su scritto “Onore a Benito Mussolini”, proprio alla vigilia delle celebrazioni del 75° anniversario della Liberazione d’Italia.
Ma Corbolotti è noto anche alle cronache politiche romane. Nel 2008, all’età di 42 anni, venne assunto dall’allora sindaco Gianni Alemanno per essere inserito nello staff del suo capo segreteria, Antonio Lucarelli. Corbolotti, infatti, ha nel suo curriculum una lunga militanza prima nell’Msi – di cui fu candidato alle amministrative del 1993 – nella stessa corrente dell’ex primo cittadino. Pochi anni prima, fu arrestato a seguito dei violenti scontri fra tifoserie durante e dopo il derby Roma-Lazio del 2004. È stato anche, in tempi recenti, portavoce romano di Forza Nuova.
L’aggressione alla troup di Storie Italiane era scaturita mentre gli operatori stavano effettuando alcune riprese a Ponte Milvio. I due operatori televisivi, dopo alcune tappe cittadine, avevano raggiunto la zona per documentare la presenza di un gruppo di persone che si intratteneva in piazza senza mascherine protettive. Il gruppo di circa dieci persone, infastidito dalla presenza della telecamera, ha aggredito la troupe scagliandosi contro il cameraman, inseguito e ripetutamente colpito con calci e pugni, anche mentre era a terra.
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Violenza contro troupe Rai a Roma, arrestati due ultrà della Lazio
il video dell’aggressione
È stata una violenza cieca quella andata in scena nella mattina del 20 dicembre scorso nei confronti di una troupe della Rai che stava realizzando alcuni servizi connessi all’emergenza pandemica per conto della trasmissione Storie italiane. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, sono bastate poche ore agli investigatori della Digos della Questura di Roma e dei carabinieri della Compagnia Trionfale che, con il supporto del Commissariato di P.S. Prati, sono risaliti all’identità di due tra i componenti del gruppo di assalitori, tra cui il soggetto che per primo ha ingaggiato e colpito per futili motivi l’operatore Rai. Si tratta di due soggetti che vantano un corposo pedigree riconducibile alle fila degli ultras laziali, già noti per il coinvolgimento in episodi di violenza da stadio.
I due operatori televisivi, dopo alcune tappe cittadine, avevano raggiunto la zona di ponte Milvio dove stavano documentando un gruppo di persone che si intratteneva nella piazza, sprovviste di mascherine protettive. Infastiditi dalla presenza di due operatori, in particolar modo del cameramen, uno dei componenti del gruppo si è avvicinato minaccioso ai due operatori Rai e, dopo aver chiesto indebitamente spiegazioni sul loro operato senza nemmeno attendere la risposta ha colpito violentemente il cameramen. Al tentativo di fuga degli operatori è seguita un’ulteriore aggressione del “branco”, che ha visto il cameramen colpito ripetutamente con calci e pugni, anche dopo essere caduto per terra. Per entrambi sono scattate nelle prime ore dell’alba gli arresti domiciliari nonché perquisizioni verso i rispettivi domicili.
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