pubblicato il 2.10.21
Elezioni, violenza neofascista a Nardò: botte e insulti omofobici ai candidati 5 Stelle e Pd. Casili (M5S): "Il sindaco Mellone incita all'odio" ·
Un dito fratturato e problemi all'udito per il pentastellato Tiziano De Pirro, offese omofobiche a una ragazza in lista con il Pd e a un cittadino da persone vicine agli ambienti di CasaPound. Le aggessioni al termine del comizio del candidato (e primo cittadino in carica) della destra, sostenuto anche dal governatore Michele Emiliano. Mellone aveva detto dal palco: "Gli avversari sono il male, li asfalteremo". La replica sugli episodi: "Causati da motivi personali"
02 Ottobre 2021
Pugni al volto e insulti omofobici. Il clima elettorale a Nardò comincia a surriscaldarsi fino alla violenza fisica e verbale. È accaduto tutto nelle ultime ore prima della chiusura della campagna elettorale. La prima aggressione è quella fisica e viene compiuta in piazza Salandra, in pieno centro cittadino. Il comizio del sindaco uscente Pippi Mellone (vicino da sempre alla destra estrema e che ha fra le sue liste candidati di CasaPound, ma che è sostenuto oltre che da Lega e Fratelli d'Italia, anche dal governatore pugliese Michele Emiliano) è terminato da poco.
Il comizio di Mellone: "Gli avversari sono il male della città"
Mellone non aiuta a distendere il clima già teso con i principali sfidanti, vale a dire i componenti della coalizione composta da Pd e 5 Stelle al sostegno del candidato sindaco Carlo Falangone, e alla fine del suo comizio urla: “Vi invito ad abbandonare immediatamente la piazza per evitare brutti incontri con coloro che rappresentano il male della città. Li asfalteremo". Il sindaco non aiuta a distendere il clima già acceso.
Nardò, il comizio del sindaco di destra Mellone: "I miei avversari sono il male della città, li asfalteremo"
L'aggressione a De Pirro
Il risultato è benzina sul fuoco. Nel momento in cui sulla piazza si riversano i sostenitori di Falangone per partecipare al comizio del loro candidato sindaco, scatta l'aggressione. La vittima è il candidato pentastellato Tiziano De Pirro, brutalmente aggredito con un pugno al volto e altri colpi da un sostenitore di Mellone, vicino a movimenti di destra.
Risultato: un dito fratturato e una visita urgente dall'otorino per problemi all'udito. Sul posto arrivata la Digos e De Pirro denuncia il suo aggressore. “Una bellissima serata macchiata dall'intollerabile, raccapricciante violenza fisica subita dal nostro candidato” commenta in un post su Facebook il pentastellato Cristian Casili, vicepresidente del consiglio regionale che attacca Mellone: “Non si può durante un comizio incitare all'abbandono della piazza per evitare incontri con chi ha rappresentato il male nella città. I toni non devono mai incitare alla violenza e all'odio”.
Gli insulti omofobici
Ma la violenza non si ferma qui: sotto il palco durante il comizio alcuni esponenti vicini a CasaPound insultano una ragazza candidata con il Pd, facendo chiari riferimenti omofobici nei confronti di un suo cugino omosessuale. A confermarlo in questo caso è il candidato sindaco Falangone in una nota ufficiale: “Esprimo solidarietà sia nei confronti del candidato pentastellato sia nei confronti della candidata che è stata aggredita verbalmente vicino al palco del mio comizio e di un cittadino presente nel pubblico che è stato offeso per il suo orientamento sessuale da altri sostenitori di destra”. Anche Falangone punta il dito contro il sindaco uscente Mellone: “Un sindaco non può qualificare come “il male” coloro che non lo sostengono. Parole inqualificabili che diventano ancora più gravi da chi ricopre ruoli istituzionali”.
Mellone: "Aggressione per motivi personali"
Mellone dal canto suo ritiene che la politica non abbia nulla a che vedere con le aggressioni nella piazza elettorale: "Le ragioni dello scontro tra due signori in piazza Salandra – dice il primo cittadino – sono di natura esclusivamente calcistica. Una contrapposizione personale nata non certo ieri sera e comunque in contesti lontanissimi dalla politica. Non c’entra la politica, quindi, non c’entrano le candidature, non c’entrano le elezioni. Sicuramente questi signori potevano regolare le proprie questioni altrove e in modo infinitamente più civile. Da parte mia auguro alla persona aggredita una pronta guarigione.
Detto ciò, è stomachevole che i soliti sciacalli provino a strumentalizzare perfino queste circostanze. Siamo stanchi di veder utilizzato ogni pretesto per cercare di avere un tornaconto politico. Un atteggiamento da avvoltoi e una retorica di cui si devono vergognare".
De Pirro: "L'aggressore è di Casapound, la politica c'entra eccome"
"E' una persona di estrema destra, vicina a Casapound, che non condivide tutto ciò che non è il suo modo di vedere. C'è stato uno sguardo mentre raggiungevamo il palco e lui scendeva, mi ha insultato, io l'ho pregato di andare via e, a quel punto, mi ha aggredito fisicamente". Lo ha detto De Pirro. "Il sindaco Mellone - spiega De Pirro - stamattina mi ha contattato invitandomi a fare un'uscita pubblica per spiegare che non c'entra niente la politica, ma non è così".
"Ora sono ancora in ospedale - dice al telefono De Pirro - e sono in attesa di fare una ecografia all'addome perché, a causa degli spintoni ricevuti, ho urtato probabilmente contro un bancone e ho un gonfiore. Ho riportato una frattura alla mano sinistra e tra 4-5 giorni dovrò essere visitato di nuovo perché ho un problema all'orecchio sinistro. Mi hanno prescritto una cura antibiotica e dovrò prendere anche del cortisone".
"Il sindaco uscente Pippi Mellone - sostiene De Pirro - aveva appena terminato il suo comizio, quindi loro stavano abbandonando la piazza e io, con gli altri candidati di centrosinistra, stavo salendo sul palco e avevo una bandiera del M5S. Questa persona, che conosco ed è di Nardò come me, mi ha guardato male e mi ha insultato. Io gli ho solo detto di andare avanti e non so cosa gli sia scattato, fatto sta che mi ha colpito con uno schiaffo e un pugno. C'era tanta gente che ha assistito alla scena, anche la Digos".
Stefano: "Il Pd prenda le distanze da Mellone"
"Mi auguro che dopo questi fatti, a prescindere dall'esito delle elezioni, i vertici del Pd prendano coscienza di ciò che sta avvenendo. La nostra comunità non può avere nulla a che fare con gente così. Mi aspetto parole chiare, forte e decisioni conseguenti". Lo dichiara il senatore Pd Dario Stefano. "A Nardò si sono svolti fatti gravissimi nel corso dei comizi di chiusura della campagna elettorale: pugni al volto e insulti omofobici, violenza fisica e verbale contro attivisti e il candidato sindaco Tiziano Di Pirro a cui esprimo la mia solidarietà. Aggressioni perpetrate da alcuni sostenitori del sindaco uscente Pippi Mellone, vicino da sempre alla destra estrema, e scatenate dalle sue parole gravi e agghiaccianti contro gli avversari politici che 'rappresentano il male della città' e per questo 'saranno asfaltati'".
"E questo - domanda Stefano - sarebbe il sindaco illuminato che ha aperto la mente a qualche nostro compagno di viaggio e di partito? Sono mesi che denuncio la vera e propria emergenza democratica che vive Nardò e l'inaccettabile sostegno offerto dal governatore Emiliano alla candidatura di Mellone".
https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/10/02/news/nardo_pugni_e_insulti_omofobici_elezioni_casapound-320384409/
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