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AGGRESSIONI RAZZISTE - CRIMINI DELL'ODIO
Bastonate e insulti omofobi al Gay Center di Roma in zona Testaccio: video del blitz ripreso dalle telecamere
- La violenza che ci sommerge: Noi sappiamo
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- Palermo, due ragazzi gay aggrediti con lancio di bottiglie. Uno ha il naso fratturato
- Foggia, sparano da un fuoristrada in corsa contro un gruppo di migranti: ferito al volto un 30enne del Mali
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Le mille strade del rugby popolare
- Lo scrittore Giorgio Franzaroli restituisce il premio Acqui Edito&Inedito: “Non voglio essere accomunato a un autore neofascista”
- A Milano i cortei contrapposti contro la guerra: da una parte i neofascisti, dall'altra il movimento antirazzista
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- Bologna Non Una Di Meno torna in piazza e dilaga: “Risale la marea!”
- Elezioni, contestatori al comizio di Giorgia Meloni a Trento: cantano “Bella ciao” e urlano “siamo tutti antifascisti”
- L’Anpi torna a chiedere lo scioglimento di Casapound alla vigilia dell’inaugurazione della nuove sede di Latina
- No alla manifestazione fascista di Casapound il 28 maggio prossimo. Lettera aperta al Prefetto di Roma

ARCHIVIO COMPLETO

ARCHIVIO REGIONI

documentazione Documenti e Approfondimenti
2.03.24 Faida tra neofascisti per il controllo della Curva Nord dell'Inter
2.06.23 Difendere l'Europa bianca: CasaPound in Ucraina
26.05.23 La “Legione per la Libertà della Russia” e l’offensiva di Belgorod
16.03.23 Dax, 20 anni fa l’omicidio. Parla l’avvocato che difese la famiglia
13.03.23 «Saluti romani, odio e camerati: i miei sei mesi da infiltrato nelle cellule neofasciste del Nord»
3.03.23 Gruppo armato anti-Putin penetrato nel confine russo con l'Ucraina - Tra loro il neonazista Denis "White Rex" Nikitin
30.01.23 Il neofascista Roberto Fiore smentito dall’Interpol: “Viveva con Gilberto Cavallini”
25.01.23 L’ex camerata in affari con Fratelli d’Italia e le bastonate ai carabinieri
9.12.22 La nuova ultradestra
18.11.22 Quel filo che dall’Ordine di Hagal arriva a CasaPound
19.10.22 Giorgia Meloni firma la Carta di Madrid di Vox
7.10.22 GRUPPI NEONAZISTI USA
16.09.22 L’Europa nuovamente alle prese con l’avanzata dell’estrema destra
15.09.22 Ultradestra, la galassia nera torinese messa in crisi dall’ascesa di Meloni
10.09.22 Sette decenni di collaborazione nazista: Il piccolo sporco segreto dell'America in Ucraina
28.08.22 Inchiesta su M. 2/3
27.08.22 Antifa - Stati Uniti d'America
17.08.22 Inchiesta su M.
14.08.22 Casa scout sulle colline riminesi nella bufera, "è una colonia fascista". I gestori: "Affittiamo a tutti"
12.08.22 Ucraina. Casapound, Settore Destro e Azov: una lunga storia tra camerati che risale al 2015
4.08.22 La fabbrica della propaganda nera di Giorgia
4.08.22 La Gioventù di Meloni ai ritrovi neonazisti con ultras e pregiudicati
30.07.22 Profonda destra
25.06.22 Eterni fascisti e Russia eterna
27.05.22 Capaci, l’ex pg di Palermo Scarpinato: “In un documento ufficiale del 1992 si parla del coinvolgimento di Delle Chiaie nella strage”

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Informazione Antifascista 1923
Gennaio-Febbraio - a cura di Giacomo Matteotti ·


pubblicato il 22.01.22
Bari Processo CasaPound, in sette chiedono "messa alla prova". Fuori il presidio antifascista
·
Venerdì 21 Gennaio 2022

Sette esponenti di Casapound, dei 28 complessivamente accusati di presunta ricostituzione del disciolto partito fascista, hanno chiesto oggi la 'messa alla prova' durante l'udienza che si è tenuta davanti al gup del tribunale di Bari. Alcuni di loro sono accusati di essere responsabili delle violenze e delle aggressioni avvenute il 27 settembre del 2018 nel capoluogo pugliese ai danni di alcuni militanti antifascisti che stavano partecipando a un corteo contro le politiche in materia di immigrazione del ministro dell'epoca Matteo Salvini. Nel processo sono costituiti come parti civili la Regione Puglia, il Comune di Bari, l'Anpi e Rifondazione comunista, e cinque persone fisiche, militanti antifascisti, che stavano partecipando al corteo.

Il presidio fuori dal tribunale

Fuori dal tribunale di via Dioguardi si è svolto un presidio delle associazioni antifasciste pugliesi. Le indagini sono state coordinate dal procuratore capo Roberto Rossi e condotte dalla Digos che durante la perquisizione di una sede di Casapound trovò materiale indiziario relativo al reato contestato. Gli avvocati degli imoutati hanno presentato alcune eccezioni. L'udienza è stata aggiornata al 15 aprile.

Oggi alle 9,30 in occasione della riapertura del processo agli attivisti di CasaPound, accusati dell'aggressione e delle violenze avvenute a Bari contro manifestanti antifascisti in corteo il 21 settembre del 2018, si terrà davanti al palazzo della Procura e del tribunale del capoluogo pugliese in via Dioguardi un presidio organizzato dalle associazioni e organizzazioni antifasciste pugliesi.

Regione parte civile nel processo

Nel processo la Regione Puglia si è costituita parte civile insieme all'Anpi (associazione nazionale partigiani d'Italia) e al Comune di Bari. A sostegno del presidio e a manifestare sarà presente una rappresentanza dell'Osservatorio regionale sui neofascismi, coordinato da Antonella Morga. «L'azione incisiva di tutte le organizzazioni ed associazioni antifasciste pugliesi - si legge in una nota dell'osservatorio - ha portato alla chiusura ed al sequestro della sede di CasaPound a Bari». L'Osservatorio ha già chiesto e continua a chiedere «lo scioglimento delle formazioni e delle organizzazioni che si richiamano al disciolto partito fascista».

https://www.quotidianodipuglia.it/bari/processo_attivisti_casapound_bari_presidio_antifascista-6453256.html


Processo CasaPound per fascismo e aggressione, a Bari sette imputati chiedono messa alla prova nel tentativo di evitare una condanna


In totale ventotto le persone accusate di ricostituzione del partito fascista; dieci di loro devono rispondere anche del blitz squadrista in città nel 2018 contro i manifestanti di un corteo anti Salvini, allora ministro dell'Interno. L'inchiesta della procura di Bari portò alla chiusura delle sedi in tutta Italia

21 Gennaio 2022

Sette richieste di messa alla prova da parte di altrettanti esponenti di Casapound, che in tal modo sperano di evitare una possibile condanna penale al termine del processo in corso a Bari. Ventotto in totale gli imputati, accusati di avere ricostituito il disciolto partito fascista e dieci di loro anche di aggressione nei confronti di alcune persone che il 21 settembre 2018 parteciparono a una manifestazione a Bari contro l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Mentre all'interno del Tribunale del quartiere Poggiofranco si teneva l'udienza, all'esterno si è svolto un presidio antifascista, organizzato da varie associazioni e a cui ha partecipato anche una rappresentanza dell’Osservatorio regionale sui neofascismi. Nel processo la Regione Puglia sì è costituita parte civile insieme all’Anpi e al Comune di Bari.

L'inchiesta della Procura di Bari - all'epoca coordinata dal procuratore Roberto Rossi e condotta dalla Digos - nel dicembre 2018 portò al sequestro della sede di Casapound in via Eritrea, che non fu più riaperta né in quella sede né in altre della città di Bari.

Inizialmente la Procura aveva proceduto con citazione diretta a giudizio, dinanzi al Tribunale monocratico, nei confronti di 33 persone, i 28 attivisti di CasaPound e altri 5 dello schieramento politico opposto, compagni delle vittime, accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, poi è stato disposto il rinvio degli atti alla Procura e formulata richiesta di rinvio a giudizio. I due processi viaggiano ora separatamente.

Tra gli imputati di Casapound c'è l'ex coordinatore barese Giuseppe Alberga insieme ai rappresentanti del partito di altre città della Puglia. Gli avvocati difensori di alcuni imputati hanno fatto eccezioni relative alla contestazione di lesioni personali. L'udienza è stata aggiornata al 15 aprile.

La Cgil: "Sciogliere CasaPound"

"La politica non ha avuto finora coraggio e forza per applicare le leggi dello Stato e sciogliere queste organizzazioni, e una spinta può venire dalle sentenze di tribunali che - nell'ipotesi accusatoria della Procura di Bari - violano la norma sulla ricostituzione di partiti che si richiamano al fascismo e fanno della violenza la propria cifra politica. La Cgil insieme alle associazioni continuerà a chiederne la messa al bando e a farsi promotrice di iniziative di sensibilizzazione e di diffusione di storia e cultura antifascista, quella che è fondamento della nostra Costituzione e della nostra democrazia". Lo dichiara in una nota il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, a margine del presidio delle associazioni antifasciste.

"Non un episodio isolato quello di Bari - continua Gesmundo - da parte di chi intende la militanza politica come sopraffazione e aggressione fisica, di chi incita alla xenofobia e alimenta odio verso soggetti della rappresentanza sociale e istituzioni democratiche. Ne sa qualcosa la Cgil che ha visto la propria sede nazionale attaccata e devastata a ottobre in un assalto squadrista capeggiato da un altro aggregato neofascista".

https://bari.repubblica.it/cronaca/2022/01/21/news/casapound_aggressione_processo_bari_imputati_chiedono_messa_alla_prova-334675924/

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