pubblicato il 12.03.22
Verona, «sorveglianza speciale» a Luca Castellini (Forza Nuova): ha 10 Daspo. «Ignora le regole» ·
Il politico di estrema destra e già capo ultrà dell’Hellas non potrà per un anno partecipare a riunioni politiche o lasciare casa senza avvisare le forze dell’ordine. Il tribunale: «È impermeabile a qualsiasi riflessione»
Dal 1998 al 2021, il 46enne veronese Luca Castellini ha collezionato dieci Daspo oltre a una sequela di denunce e segnalazioni che lo hanno reso plurindagato, pregiudicato e processato. Una serie di precedenti giudiziari e di polizia in base a cui, su espressa richiesta del Questore di Verona, il Tribunale di Venezia in data 2 marzo 2022 ha deciso di applicare per la durata di un anno «la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza» al dirigente di Forza Nuova e già capo ultrà dell’Hellas Verona. Il decreto, che è stato emesso dalla Sezione distrettuale delle misure di prevenzione in camera di consiglio (presidente Daniela Defazio, a latere i colleghi Francesca Zancan e Federico Tedeschi), prevede in concreto che per i prossimi dodici mesi Castellini debba osservare una serie di prescrizioni, pena l’aggravamento della misura: non potrà allontanarsi dalla propria dimora senza preventivo avviso all’Autorità locale di pubblica sicurezza; non potrà partecipare a riunioni in luogo pubblico; non potrà detenere o portare armi, esplosivi, prodotti infiammabili e pirotecnici, spray irritanti; dovrà vivere onestamente, rispettare le leggi, non potrà associarsi abitualmente a persone che abbiano subìto condanne e siano sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza. «Si ritiene — scrive il Tribunale lagunare nel decreto — che la ininterrotta e pluriventennale serie di condotte delinquenziali sia sintomatica della aggressività di Castellini, descritto dal Questore di Verona come “impermeabile a qualsivoglia riflessione a dispetto dei numerosi provvedimenti assunti a suo carico”».
L’assalto alla Cgil di Roma
Una «aggressività — aggiungono i giudici — associata a una assoluta noncuranza verso le regole e le prescrizioni tese a garantire uno svolgimento non violento delle riunioni pubbliche, siano esse a carattere sportivo o politico». Secondo i magistrati, «il già significativo quadro di pericolosità è aggravato dal fatto che egli abbia continuato a commettere tali condotte a dispetto delle misure preventive e dei numerosi Daspo». Contro Castellini ha pesato anche la recente vicenda, che lo vede attualmente sotto processo nella Capitale, dell’assalto alla sede romana della Cgil: un caso per il quale «il Questore di Roma ha emesso foglio di via con divieto di ritorno nel Comune per tre anni e in data 14 ottobre 2021 Castellini — si legge ancora nel decreto — è stato di nuovo sottoposto dal Questore di Verona ad avviso orale con prescrizioni e già in data 21 giugno 1999 era stato sottoposto a analoga misura».
La difesa: non ci sono i presupposti per la misura
Tutt’altra invece la tesi difensiva, perorata dall’avvocato Andrea Bacciga a cui avviso invece «non sussistono i presupposti di legge per l’applicazione della misura di prevenzione, mentre sussiste l’assenza di elementi concreti su cui poter fondare il giudizio di pericolosità generica». Inoltre, stando al difensore di Castellini, «non risultano riportate frequentazioni malavitose o episodi criminosi in cui Castellini abbia partecipato in modo attivo, apparendo invece quelli riportati dalla Questura come episodi sporadici privi di rilievo penale». Infine, la difesa ha evidenziato che «Castellini si è attenuto scrupolosamente alle misure limitative impostegli ed è già al momento sottoposto a obbligo di dimora (per i fatti di Roma, ndr) e a Daspo per 10 anni».
https://corrieredelveneto.corriere.it/verona/cronaca/22_marzo_12/forza-nuova-sorveglianza-speciale-dirigente-castellini-plurindagato-processato-10-daspo-03bfdec4-a182-11ec-855d-5433a3b1d5df.shtml
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