pubblicato il 23.03.22
Blitz dei carabinieri a casa di Leardini a Bagnoli di Sopra, segretario regionale di Forza Nuova ·
Lunedì mattina all’alba diverse pattuglie davanti alla villetta di Bagnoli di Sopra del leader neofascista padovano
22 Marzo 2022
PADOVA. Blitz dei carabinieri nell’abitazione del leader veneto di Forza Nuova. Sono le 5.30 di lunedì mattina quando in via Cavour 30, a Bagnoli di Sopra, arrivano le pattuglie dell’Arma. Si fermano davanti alla villetta di Luca Leardini, leader del partito neofascista. I militari rimangono all’interno qualche ora. Perquisiscono l’abitazione, acquisiscono del materiale.
In casa ci sono la moglie e la figlia. Al piano di sopra vive Antonio Capuzzo, artista noto nella zona, e suocero di Leardini. Gli abitanti del quartiere notano le gazzelle. Tutti sanno che in quella villetta vive il numero uno di Forza Nuova in Veneto. Tutti si chiedono il motivo del blitz delle forze dell’ordine.
Del resto, la sua militanza è stata sotto gli occhi di tutti per mesi grazie alla ribalta del popolo dei No vax e No pass. Il nome di Luca Leardini si è strettamente legato al movimento. Dalla metà di ottobre il leader di Forza Nuova prende parte ai cortei di chi è contro la certificazione verde. Si pone in testa, spesso si impossessa dell’altoparlante e lancia slogan No Vax.
Ogni sabato si trova in prima fila alla sfilata del popolo negazionista, nonostante l’organizzatore Cristiano Fazzini cercasse sempre di ostacolare questa penetrazione politica.
Non solo. Leardini l’ottobre scorso si trovava a Roma il giorno dell’assalto alla sede della Cgil, insieme ai colonnelli del partito di estrema destra. In quell’occasione nella capitale arrivarono oltre duecento fascisti da tutto il Veneto, compreso il leader padovano con i suoi scagnozzi al seguito. Luca Castellini, veronese, coordinatore di Forza Nuova per il Nord Italia e ultrà dell’Hellas, arringava la folla dal palco prima dell’assalto squadrista alla sede della Cgil. Verrà denunciato per i reati di devastazione e saccheggio, violazione di domicilio, resistenza a pubblico ufficiale e radunata sediziosa. Che sia questa la circostanza che ha portato lunedì i carabinieri a presentarsi all’alba a casa di Leardini? Potrebbe essere un’ipotesi. Ma non è neppure scontato che l’indagine in corso sia riferita all’attività politica di Leardini. Non è escluso che i carabinieri stiano scavando anche in qualche anfratto della sua vita privata, delle sue parentele, o comunque della cerchia ristretta di ambito familiare.
Va ricordato inoltre che i carabinieri in quell’area della Bassa stanno cercando di capire a chi appartenessero le armi custodite nell’arsenale di Anguillara. Pistole, fucili, granate, che padre e figlia, arrestati, custodivano per conto di altre persone. Armi ben nascoste, all’interno di una villetta di insospettabili, lui autotrasportatore e lei commessa, ben protetta da sguardi indiscreti. Siepe alta per l’intero perimetro e la copertura alzata oltre l’altezza del cancello per garantire la privacy. Due telecamere installate sulle colonne in modo da vedere chi suona il campanello.
https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2022/03/22/news/blitz-dei-carabinieri-a-casa-di-leardini-a-bagnoli-di-sopra-segretario-regionale-di-forza-nuova-1.41319338
Arsenale da guerra nascosto in casa: padre e figlia arrestati ad Anguillara
Armi e munizioni da guerra nascoste in un casolare di campagna. Gli artificieri sono intervenuti per fare brillare una nina con esplosivo plastico
Padova, 3 gennaio 2022 – Armi e munizioni da guerra nascoste in casa, arrestati padre e figlia ad Anguillara, la cittadina balzata alle cronache per la cittadinanza onoraria a Bolsonaro. Nell’arsenale che i carabinieri hanno scoperto nella loro abitazione, c’era anche granata a mano con esplosivo plastico ad alto potenziale, tanto da richiedere l'intervento degli specialisti della squadra artificieri per neutralizzarla. A “tradirli” i vicini di casa, che hanno portato i carabinieri sulle tracce del 66enne Galliano Masiero e la figlia 20enne Manuela Masiero , arrestati per ricettazione e detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra e comune.
I carabinieri di Abano Terme, dopo aver saputo che nell'abitazione dei due potevano essere nascoste delle armi, hanno svolto una perquisizione nell'immobile e in alcuni container vicini alla casa, in aperta campagna, dove è stato trovato un vero e proprio arsenale. Sono stati sequestrati una pistola mitragliatrice, un fucile a pompa, un revolver calibro 357 Magnum, una pistola semiautomatica: armi tutte in perfette condizioni, dotate anche di caricatori, di cui alcuni “a banana”, usato nelle armi che esplodono colpi a ripetizione.
Inoltre sono stati trovati 226 proiettili di diverso calibro e numerosi componenti di altre armi, come otturatori e “aste tira-molla”. Il fucile a pompa e la pistola semiautomatica risultavano rubate a un commerciante di materiale edile, che lo scorso settembre aveva subito un furto nella sua abitazione di Correzzola.
https://www.ilrestodelcarlino.it/padova/arsenale-guerra-anguillara-1.7208418
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