pubblicato il 9.12.22
Verona e la «caccia» ai tifosi marocchini aggrediti: i 13 fermati sono tutti di CasaPound ·
Tra gli estremisti di destra anche due minorenni: il raid contro i tifosi del Marocco che festeggiavano la vittoria della loro nazionale contro la Spagna ai Mondiali in Qatar
Tredici. Undici sono maggiorenni, due minorenni. E tutti sono militanti di CasaPound. Alcuni con precedenti penali «specifici», legati alla «caccia» di qualcuno da colpire. E taluno che nel suo palma res di reati e pene sconta anche il Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive, «guadagnato» per incidenti dentro o fuori lo stadio. È la composizione del branco, quello che martedì 6 dicembre ha aggredito i tifosi marocchini che festeggiavano la vittoria della loro squadra nazionale ai Mondiali.
Il raid contro i tifosi marocchini
Un raid eseguito con una precisa tattica. La stessa usata molte volte fuori dal Bentegodi. Quella che nel caso non sia possibile attaccare frontalmente un gruppo, prevede di sparpagliarsi per strade e vicoli e colpire i singoli. Per poter comunque aggredire, ma anche per diventare più sfuggevoli alle forze dell’ordine. Cosa che, però, martedì sera al branco non è riuscita. Perché il centro città era già stretto nella maglia di controlli «rafforzati» proprio in vista delle partite e degli eventuali festeggiamenti per Qatar 2022. Sono arrivati alle 19 e 1o minuti i tifosi marocchini in piazza Bra. Chi in auto, chi in bici, chi con la famiglia e i figli piccoli. A cantare e sventolare le bandiere sotto la Gran Guardia. Pochi minuti dopo il gruppo è stato individuato da una pattuglia in una strada a ridosso della piazza. Si stavano «bardando» i tredici. A tirar su i cappucci delle felpe, a mettere i cappelli per nascondere la faccia nella puerile idea di sfuggire all’identificazione. Ad impugnare chi le catene, chi i manganelli. Tutto immortalato dalle telecamere seminate in centro città.
Come hanno progettato l’aggressione
Ci ha provato, il branco, a raggiungere la Gran Guardia. Ma le forze dell’ordine - mentre la polizia locale chiudeva l’area al traffico deviando i bus in piazza Cittadella - hanno organizzato un cordone di protezione per chi stava festeggiando. Così ai tredici non è rimasto altro che iniziare la «caccia solitaria». Si sono sparpagliati tra le vie dietro la Bra per sbucare poi in una strada limitrofa, via Battisti, dove c’erano alcune auto con esposta la bandiera marocchina. Lì è iniziato lo sciabordio di catene e spranghe contro le carrozzerie. Quelle che hanno colpito anche una vettura in transito, infrangendo i finestrini le cui schegge hanno leggermente ferito una donna che era seduta sul lato passeggero. E poi il tentativo di fuga, anche quello messo in atto con la tattica da stadio. Disperdersi. Giusto il tempo di tirare un colpo di manganello sulla testa di un’altra donna marocchina anche lei solo lievemente ferita. Ma il branco non ce l’ha fatta. Quelle maglie dei controlli rafforzati, anche con il personale della Digos, gli si sono chiuse addosso.
I tredici estremisti di CasaPound
Presi, i 13 di CasaPound, con ancora i «ferri del mestiere» in mano. Fermati, portati in questura e identificati. Segnalati alla procura che dovrà decidere le ipotesi di reato. Fondamentali saranno i filmati. Quelli delle telecamere, quelli delle forze dell’ordine durante l’assalto, quelli girati dagli stessi tifosi marocchini. Necessari per attribuire le responsabilità di ciascuno. Le ipotesi spaziano dalla violenza privata al danneggiamento aggravato. Ma non è esclusa l’applicazione della legge Mancino, per quell’agguato che ha uno sfondo razziale. E su tutto potrebbe pesare l’aggravante associativa. Quella che prevede «oltre all’intenzionalità, la conoscenza da parte del reo dello scopo e dell’attività generale dell’organizzazione criminale o dell’intenzione di quest’ultima di commettere i reati in questione». Quella che colpisce al cuore la filosofia del branco. Intanto oggi, 9 dicembre, Verona scende in piazza in «solidarietà alla comunità marocchina» e «contro la violenza razzista». Lo fa proprio in Bra, dalle 15 alle 18.
https://corrieredelveneto.corriere.it/verona/cronaca/22_dicembre_09/verona-caccia-tifosi-marocchini-aggrediti-13-fermati-sono-tutti-casapound-35c8a2fa-7730-11ed-a041-b07ba2e7f9ab.shtml
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