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Sembra passato un secolo. Quella era la “Milano da bere” devastata dall’eroina, quella era la Milano dove la repressione aveva spazzato via un’intera generazione di compagni, quella era la Milano dove il movimento cominciava a riprendersi dopo l’esplosione degli studenti dell’85, quella era la Milano dello sgombero del Virus, dei cortei contro i bombardamenti in Libia, della ripresa delle occupazioni in Porpora ed Aspromonte dopo anni di vuoto, di Democrazia Proletario e dell’Autonomia (o di ciò che ne restava)... La Milano di Luca Rossi…
23 Febbraio 1986
Milano, Piazzale Lugano, Bovisa, luogo abituale di spaccio, tre persone all’angolo che discutono, prima con calma poi sempre più animatamente, una delle tre persone è il Digos Policino, la discussione finisce in rissa, il Digos ha la peggio; i due fuggono in auto, il Policino prende la mira e spara per colpire i due, Luca corre per prendere la filovia e invece incontra il proiettile dello sbirro che lo ucciderà poco dopo in ospedale.
TRAGICA FATALITA’ ???
Abbiamo dei dubbi…
Non crediamo che il Digos fosse lì per caso o come ha dichiarato per prendere un gelato alla figlia…
Il Digos Policino era conosciuto in zona come un tipo arrogante e un po’ “balordo”, quasi sicuramente (quasi perché nessuno al processo ha avuto il coraggio, o la possibilità di testimoniarlo) era lì in quel luogo o a prendere una “mazzetta” o comunque in combutta con gli spacciatori della zona.
da indymedia
Approfondimenti sull’omicidio di Luca