Da
Il Manifesto
29 giugno 2008 POLITICA & SOCIETÀ pagina 06
VERONA
Fascisti e integralisti a convegno. Offre Tosi
Il comune patrocina un raduno
Paola Bonatelli
VERONA
A due mesi dall'assassinio di Nicola Tommasoli ad opera di cinque giovanissimi tifosi della curva dell'Hellas con frequentazioni neofasciste (Forza Nuova), il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi domani «porterà i saluti» della sua amministrazione (che ha dato anche il patrocinio) ad un'iniziativa «culturale» piuttosto inquietante. Si tratta della presentazione di un libro intitolato «Alta finanza e miseria. L'usurocrazia mondiale sulla pelle dei popoli», casa editrice la napoletana Controcorrente (che pubblica libri «storici» e anche Julius Evola), autore Savino Frigiola, vice-presidente vicario del partito «No Euro dei banchieri» e allievo del «professore» Giacinto Auriti, candidato nel 2004 con Alternativa sociale di Alessandra Mussolini. Promotrice della manifestazione, che si terrà al Liston 12, storico bar che si affaccia su piazza Bra e l'anfiteatro areniano, l'associazione politica cattolica Padania Cristiana, con il responsabile federale Matteo Castagna, anche autore della postfazione del volume.
La lista dei conferenzieri mette i brividi e conferma, se ce ne fosse bisogno, il disegno politico-culturale portato avanti dal sindaco, da sempre legato a doppio filo con la destra radicale e con l'arcipelago dei gruppi integralisti cattolici.
Vediamoli uno per uno. Mario Borghezio, capodelegazione della Lega al parlamento europeo, non ha bisogno di presentazioni; Angelo Alessandri è presidente federale della Lega; Francesco Cianciarelli, assistente del professor Auriti, spesso è invitato ai famigerati campi Hobbit, ritrovi pseudo-scoutistici di neofascisti e neonazisti; Luciano Buonocore è segretario nazionale di Destra Libertaria, fuoriuscito di An e della destra di Storace, leader della «Maggioranza silenziosa» negli anni '70; Piero Puschiavo, fondatore del Veneto Front Skinhead, è responsabile organizzativo della Fiamma Tricolore; don Floriano Abrahamowicz è un prete lefebvriano, celebratore di messe per i reduci della Repubblica di Salò. Nel 2007 era a dir messa alla foiba di Basovizza sempre con Borghezio e Castagna, insieme ad Andrea Dal Canton, responsabile del circolo Christus Rex (fondato col Castagna), e ad Elena Ballini di An, veronese, che fu presidente della prima circoscrizione nei tempi bui della giunta Sironi e dei concerti nazirock. Coordinerà Alberto Lomastro, portavoce di Padania Cristiana, ex Fiamma Tricolore, passato alla Lega nel 2006 e indagato per l'impiccagione del manichino di colore allo stadio Bentegodi nel 1996.
Non è del resto la prima volta che a Verona si tengono, con la benedizione di Tosi, tali iniziative «culturali». Nel dicembre scorso fu presentata, sempre al Liston 12, la rivista «Idee per l'Europa dei popoli», con lo stato maggiore della Lega al completo, Borghezio compreso, e poi Lomastro, Elena Ballini, Dal Canton, il circolo Christus Rex e via integraleggiando.
Il 17 novembre era stata la volta dell'Assemblea Costituente del Fronte Monetario Popolare, cui parteciparono quasi tutti i conferenzieri - c'erano Puschiavo, Borghezio, Alessandri, ma anche Teodoro Buontempo - che saranno lunedì a Verona, oltre ad Andrea Miglioranzi, della Fiamma, ex Veneto Fronte Skinhead e componente della band nazirock dei Gesta Bellica, attuale capogruppo della lista del sindaco in consiglio comunale. In quell'occasione Savino Frigiola, autore del libro in oggetto, fece il moderatore, Miglioranzi il presentatore e il tutto fu tenuto nientemeno che nel prestigioso palazzo della Gran Guardia.
A questo punto risulta non solo incomprensibile ma paradossale l'atteggiamento di Tosi, che dopo l'omicidio di Tommasoli, l'arresto degli assassini e dei fiancheggiatori (anch'essi simpatizzanti di Forza Nuova), ha continuato a gridare alla «strumentalizzazione politica» dell'accaduto da parte di chi vuole infangare l'immagine della città. Ma forse il suo atteggiamento si basa su un dato di fatto ancora più grave: può permetterselo, vista la totale indifferenza dei cittadini veronesi di fronte a tali sfrontatezze. A parte i soliti «estremisti» di sinistra, che lunedì a mezzogiorno hanno indetto una conferenza stampa di fronte al Liston 12, al monumento del partigiano, mentre sabato 5 luglio Nicola verrà ricordato nel luogo dove fu aggredito a morte.
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