pubblicato il 23.05.17
Milano: il contro-corteo di destra anti immigrati a una settimana dalla marcia antirazzista ·
E' la nuova prova di forza dell'estrema destra dopo il saluto romano collettivo per ricordare i caduti della Rsi del 29 aprile scorso. Sabato il comitato "Milano sicura" invita a scendere in piazza contro l'invasione degli immigrati
Nel nome dell'intolleranza xenofoba e del nazionalismo di stampo neofascista. E, in segno di sfida, in una data non casuale: il 27 maggio, la "Giornata antifascista" organizzata da tempo dall'Anpi in 90 città d'Italia. Dopo la prova di forza del 29 aprile al cimitero Maggiore - con il saluto romano collettivo per ricordare i caduti della Rsi e beffare il divieto della Prefettura -, l'estrema destra milanese e lombarda tenta il bis: e lo fa ancora una volta a Milano.
L'appello lanciato dal comitato "Milano sicura" per il corteo contro l'invasione degli immigrati promosso per sabato - sette giorni dopo la grande marcia dell'accoglienza - sta raccogliendo adesioni nella galassia dei camerati. Il richiamo della doppia esibizione-contrapposizione muscolare - sia sul tema migranti, sia per "sporcare" la manifestazione nazionale dell'Anpi. L'effetto volano prodotto dalla recente parata "nera" nel giorno del ricordo di Sergio Ramelli. Due fattori che giocano a favore della deriva neofascista.
E così da semplice presidio "in movimento", il corteo di sabato pomeriggio con partenza da piazza della Repubblica angolo via Vittor Pisani potrebbe diventare qualcosa di più articolato: una nuova occasione - per la galassia dell'estrema destra - di mostrare la sua ritrovata unità. In un momento politico mediaticamente strumentalizzabile dopo la strage terroristica di Manchester e dopo l'aggressione in stazione Centrale ai danni di tre agenti da parte dell'accoltellatore 20enne Tommaso Hosni.
Ma vediamo chi finora ha aderito al corteo. E' certa la partecipazione dei militanti di Fratelli d'Italia, Fiamma tricolore, Fronte Nazionale, Italia Victrix, Destra sociale, Destra per Milano e Fare Fronte. Dietro queste ultime tre sigle opera da tempo il gruppo di camerati che fa capo a Roberto Jonghi Lavarini, detto il "barone nero". Sono formazioni che rivendicano un rapporto diretto col territorio, ma che negli ultimi anni hanno cercato (e trovato) anche sponde istituzionali. Sui social il comitato organizzatore "Milano sicura" (già attivo contro l'arrivo dei migranti alla caserma Montello e protagonista un mese fa di una protesta sempre contro gli immigrati in zona 8) sta rivendicando la propria autonomia dai partiti.
Ma è evidente che, contemporaneamente, si sta lavorando per portare al corteo altri pezzi dell'estrema destra lombarda: per rapporti di vicinanza porebbe arrivare anche l'adesione di Casa Pound, Forza Nuova e Lealtà Azione (anche se al momento non vi sono state comunicazioni ufficiali). Le immagini di un altro corteo - quello clamoroso del 29 aprile per le vie cittadine e lungo i viali del cimitero Maggiore - rimbalzano ancora sui siti d'area e sui social, pubblicate dai militanti di Lealtà Azione. "Ci auguriamo di non dover assistere a una vergognosa replica - è l'appello dell'Osservatorio sulle nuove destre, in scia a un comunicato con cui l'Anpi chiede l'intervento delle istituzioni-. E' chiaro ed evidente che l'estrema destra si sta ricompattando e ha scelto Milano come palcoscenico privilegiato per le proprie manifestazioni razziste, xenofobe e antisemite".
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/05/23/news/milano_corteo_contro_invasione_immigrati_destra-166192178/
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