pubblicato il 9.09.17
Il sindaco di Prato: niente suolo pubblico per manifestazioni fasciste e razziste ·
Matteo Biffoni spiega; per ottenere un'area pubblica, i promotori dovranno dichiarare di rispecchiarsi nei valori costituzionali
Parole fintroppo giuste in un periodo di nuove provocazioni fasciste: "È chiaro che non vogliamo sostituirci alla questura e alla prefettura sulle questioni di ordine pubblico, ma in un periodo storico particolare con i fatti che stanno accadendo, in giro per l'Italia e anche a Pistoia con la vicenda di don Biancalani è giusto ribadire la centralità dei valori costituzionali e della democrazia".
Lo ha detto il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che ha commentato l'approvazione in commissione consiliare della disposizione che modifica il regolamento sulla concessione del suolo pubblico. A Prato saranno vietate le manifestazioni che si rifanno al neofascismo e istigano all'odio razziale. Per ottenere un'area pubblica, i promotori di un evento in città dovranno sottoscrivere un'autocertificazione nella quale dichiareranno di rispecchiarsi nei valori costituzionali. "È qualcosa che può essere utile", ha ribadito Biffoni, che proprio l'anno scorso in occasione della commemorazione della Liberazione di Prato il 6 settembre suggerì di implementare una misura simile. Un punto che è stato chiarito nella fase di dibattito sulla modifica al regolamento, è che il Comune non potrà escludere a priori un determinato partito anche se neofascista. Quindi, è la domanda conseguente che viene posta a Biffoni, anche Forza Nuova e Casa Pound potranno continuare ad andare in piazza? "Si'- ribatte-, se autocertificano il loro impegno per la Costituzione e per il disconoscimento del Partito fascista".
Certo, questo intervento ha la portata di un gesto simbolico, ma rappresenta pur sempre un vincolo per organizzare una protesta: "Quelli che sostengono che la Costituzione sia figlia di traditori poi si dovranno impegnare a rispettarla", chiarisce. E chi disattenderà quanto controfirmato nell'autocertificazione una volta ottenuto il suolo pubblico ne dovrà rispondere, è il messaggio dell'amministrazione comunale.
Ad ogni modo, non è l'arma letale dell'antifascismo. "Non siamo così ingenui da pensare di risolvere tutto con questa modifica- spiega Biffoni-. È un modo per stare più tranquilli. Si possono avere anche idee molto diverse su come amministrare la città, e il Paese ma ci deve essere un livello che ci tiene tutti insieme, vale a dire la condanna verso atteggiamenti antidemocratici".
Anche in merito all'istigazione all'odio razziale la disposizione non rappresenterà una censura preventiva verso chiunque vorrà criticare le politiche di immigrazione del governo. "Uno può anche considerare un errore la politica sui migranti da parte della Giunta o dell'esecutivo- sottolinea-, un altro conto però e' lasciarsi andare a generalizzazioni sugli stranieri".
http://www.globalist.it/news/articolo/2010906/il-sindaco-di-prato-niente-suolo-pubblico-per-manifestazioni-fasciste-e-razziste.html
manifestazioni antifa
r_toscana
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