pubblicato il 30.03.17
aggressione ad un 17enne nella piazza principale di Vasanello (VT) ·
Aggressione Vasanello, ''Un clima di terrore''
La denuncia de La Poderosa, le indagini potrebbero concludersi presto
30/03/2017 - 07:48
VASANELLO – ''Un clima di terrore''. È questa l’aria che tira nei paesi dei monti Cimini. Una sensazione palpabile, che quasi si tocca con mano, tra i giovani e le loro famiglie spaventati e preoccupati per il continuo ripetersi di episodi di violenza politica. E ''clima di terrore'' sono le parole condivise dalla procura di Viterbo e dall’associazione La poderosa, il gruppo vasanellese che ha denunciato alla stampa l’ultima aggressione di matrice politica ai danni di un ragazzo minorenne del loro paese ad opera di giovani maggiorenni, tutti appartenenti a CasaPound.
''Questi sedicenti militanti di estrema destra si permettono il lusso di fare da padroni – tuonano gli associati de La Poderosa -. Non guardano in faccia nessuno e si credono talmente forti da poter porsi sopra al sistema di giustizia italiano. Fanno gruppo, cercano affiliati tra i più giovani e agiscono per gli impulsi primordiali di sopraffazione e violenza cieca. I nostri ragazzi hanno paura di loro e questo ha contribuito a creare un clima di omertà generale''.
Su paesi dei Monti Cimini si temono altre ritorsioni e ulteriori episodi di violenza politica. ''Ai ragazzi, vittime di aggressioni verbali e fisiche da parte del gruppo di estrema destra, noi vogliamo dire che non sono soli – continuano -. L’associazione La Poderosa, nata qualche anno fa come baluardo di legalità e cultura, è pronta ad aiutare e supportare tutti i giovani che intendono ribellarsi a questo clima di terrore. Denunciate sempre, solo così si potrà mettere un punto a questa violenza politica. Noi saremo al vostro fianco''.
Da subito avviate le indagini dalla Digos di Viterbo dopo l'aggressione ad un 17enne nella piazza principale di Vasanello. Un gruppetto di ragazzi di estrema destra si sarebbe avvicinato al minore minacciandolo dopo la mezzanotte dello scorso sabato. L'aggressione è stata fermata da alcune persone presenti in piazza. A quel punto, da quanto riportano le prime testimonianze, il gruppo di giovani si sarebbe ribellato rompendo uno specchietto. Massimo riserbo sulle indagini che probabilmente si concluderanno in breve tempo. La polizia ha infatti già ascoltato le testimonianze e acquisito i filmati delle telecamere comunali. Gli aggressori hanno le ore contate.
Vignanello, Vallerano, Vasanello e Canepina sono i paesi dei monti Cimini che da anni vivono in quello che il gip Savina Poli ha definito ''clima di terrore''. Il massacro di Paolo, avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 febbraio, e l’aggressione ad un minorenne vasanellese dello scorso sabato hanno contribuito a riaccendere le luci su una situazione che va avanti oramai da anni.
Uno dei primi e più gravi episodi di violenza politica risale infatti al marzo del 2015. Durante una rissa avvenuta a Vignanello tre ragazzi sono stati accoltellati e presi a bottigliate da alcuni militanti di CasaPound della zona. Le vittime hanno riportato importanti ferite a braccia e gambe e sono finiti all’ospedale. A seguito dell’episodio sono scattate le indagini che hanno condotto alla denuncia di 6 persone, tra loro anche due donne e un minorenne. Alcuni di quei nomi, identificati come possibili responsabili dell’accoltellamento del 2015, si ritrovano oggi anche tra le carte delle indagini in corso sugli ultimi fatti di cronaca accaduti a Vignanello e Vasanello.
http://www.viterbonews24.it/news/aggressione-vasanello,-un-clima-di-terrore_74272.htm
Vasanello - Indagini lampo della Digos - Non solo l'intimidazione ma anche il danneggiamento di un'auto- Testimonianze e filmati al vaglio: i poliziotti della Digos stringono il cerchio sugli aggressori.
Indagini lampo degli uomini del vicequestore Monia Morelli – coordinati dal sostituto procuratore Eliana Dolce – sulla violenza politica di sabato notte a Vasanello. Non un’aggressione in piena regola ma un’intimidazione tra componenti di opposte idee politiche. Vittima un 17enne del comune cimino che fuori un bar di piazza della Repubblica sarebbe stato avvicinato da alcuni militati di estrema destra che non avrebbero gradito la felpa che indossava.
Da qui le intimidazioni. Il minorenne, spaventato, avrebbe così chiesto ‘aiuto’ al fratello, maggiorenne. Ce ne sarebbero state anche per lui: gli aggressori gli avrebbero infatti rotto uno specchietto dall’auto, e solo l’intervento di chi era in piazza e ha assistito all’episodio avrebbe fatto evitare il peggio.
Il padre del 17enne si è poi recato in questura per denunciare la violenza. Sono immediatamente scattate le indagini della Digos, che ha sequestrato i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella piazza del paese. Ed è attraverso quelle immagini e tramite i racconti dei testimoni che gli agenti starebbero ricostruendo l’accaduto, puntando a chiudere l’indagine nelle prossime ore.
http://www.tusciaweb.eu/2017/03/violenza-politica-ore-contate-per-gli-aggressori/
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