pubblicato il 27.06.18
Stop a via Almirante, Campidoglio approva 'contro mozione' dei 5S: "Roma è antifascista" ·
Annullata la votazione del 14 giugno che aveva approvato "per errore" la mozione originaria. Protesta Meloni: "Una gazzarra per farci dimenticare i problemi della città"
26 giugno 2018
A Roma non ci sarà una via Giorgio Almirante. L'Assemblea capitolina ha approvato a maggioranza, con i voti del M5S e del centrosinistra, la cosiddetta 'contro-mozione' della maggioranza sull'ipotesi di dedicare una strada della capitale al segretario storico dell'Msi. Il Campidoglio corre così ai ripari dopo la controversa votazione del 14 giugno, quando l'Aula, con i voti di Fratelli d'Italia e degli stessi 5S aveva dato l'ok alla mozione originaria.
L'atto di oggi - voluto sottoscritto in primis dalla sindaca Virginia Raggi, presente in Aula al momento del voto - prevede l'impegno per la giunta "a non procedere all'intitolazione di toponimi o comunque di nomi di luoghi e strutture pubbliche ad esponenti politici portatori di idee riconducibili al disciolto partito fascista o a persone che si siano esposte con idee antisemite e razziali".
Approvata in Aula anche una mozione del centrosinistra a prima firma di Stefano Fassina che va nella stessa direzione. Dopo l'ok dell'Aula, si sono levati applausi dalla platea.
Il documento dei pentastellati definisce "urgente dare seguito alla discussione volta all'inserimento nello statuto dei valori antifascisti". "Grazie ad un errore della maggioranza si è sviluppato un dibattito", rivendica il consigliere pentastellato Pietro Calabrese, che poi ammette: "E' stato un errore banale, la maggioranza aveva ritenuto che fosse un'intitolazione come le altre. Ora il dibattito è aperto".
Polemiche da Fratelli d'Italia, che aveva promosso la mozione originaria. Per Giorgia Meloni "Almirante è stato un grande uomo politico italiano, è giusto intitolargli una via. Ci dispiace la gazzarra che sta facendo il M5S. In realtà è solamente un modo per far dimenticare i problemi del sindaco Raggi". "Si sta cercando di mettere una pezza", tuona il capogruppo FdI Andrea De Priamo. Che punta il dito contro la maggioranza: "Avete votato senza sapere chi fosse Giorgio Almirante? Stavate dormendo? Ci batteremo fino alla fine" perché "questa mozione non impedisce l'intitolazione di una via ad Almirante".
Soddisfatti invece i partigiani, presenti per l'occasione in Campidoglio insieme ad altre realtà civiche della Capitale, che dopo l'ok applaudono e intonano 'Bella Ciao'. "E' un fatto molto positivo - commenta il presidente dell'Anpi Roma - dedicare una via ad Almirante sarebbe stata una vergogna per la città. Bene dunque questa mozione 'riparatrice' anche perché fa riferimento alla volontà di inserire in statuto i valori antifascisti. Ciò vuol dire che i valori costituzionali trovano una nuova fonte normativa. Faremo la nostra parte per rendere concreti questi precetti in città".
http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/06/26/news/campidoglio_approva_contro_mozione_dei_5s_su_via_almirante-200119279/
Via Almirante, stop all’intitolazione. I partigiani cantano «Bella ciao» in aula
Approvata la contromozione Cinque stelle dopo la gaffe del voto «per errore». Stavolta Virginia Raggi era presente. «Roma sarà antifascista per statuto»
Stavolta la sindaca, memore della gaffe di due settimane fa, quando aveva appreso da Bruno Vespa a “Porta a Porta” che il “suo” Campidoglio aveva dedicato una strada a Giorgio Almirante, in aula c’era. Nel suo scranno al centro della maestosa sala intitolata a Giulio Cesare, Virginia Raggi era attentissima, pronta a intervenire per evitare defezioni. Guardata a vista da Mario Di Maio, il partigiano di 92 anni con il fazzoletto al collo che è andato a salutarla di persona. E tutto è filato liscio: Roma poco prima delle 21 del 26 giugno 2018, è “tornata” antifascista, con tanto di “Bella ciao” intonata dai banchi del pubblico. L’assemblea capitolina ha infatti approvato con 30 voti favorevoli e 4 contrari la contro-mozione firmata dai Cinque stelle e dalla stessa sindaca, che impegna la giunta «a non procedere alla intitolazione di toponimi, o comunque di nomi di luoghi e strutture pubbliche, a esponenti politici portatori di ideologie riconducibili al `disciolto partito fascista´ o a persone che si siano esposte con idee antisemite e razziali».
Il coro e le lacrime
A dare il via a “Bella ciao”, appena il tabellone elettronico ha annunciato l’esito del voto, sono stati il presidente dell’Anpi di Roma e Lazio, Fabrizio De Sanctis, e gli esponenti di altre associazioni di combattenti. Applausi, qualche lacrima. E il coro si è subito esteso. Il partigiano Di Maio, oltretutto, aveva un conto in sospeso: lo scorso 25 aprile, invitato dall’XI Municipio di Roma (grillino) a una celebrazione antifascista, si era ritrovato a declamare una poesia sul bombardamento di San Lorenzo in una sala desolatamente vuota (“Il caffè” di Massimo Gramellini).
Le strade da cancellare
Un altro passo falso, al quale il voto «riparatore» dell’aula Giulio Cesare ha posto riparo. «Si è sancita la posizione di tutta l’amministrazione sull’identità antifascista di Roma. Riteniamo urgente inserire nello statuto i valori antifascisti», ha detto la Raggi, che ha annunciato anche imminenti revisioni sulle strade “sbagliate” presenti in città: «Abbiamo già avviato il processo di ridenominazione di via Donaggio, largo Donaggio e via Zavattari, che ricordano esponenti che sottoscrissero il manifesto della razza. Al loro posto, chiederemo ai cittadini che su quelle vie abitano, di lavorare con noi» per scegliere «quale sarà lo scienziato che opponendosi al manifesto della razza darà il nuovo nome a quelle strade».
La Meloni: gazzarra che dispiace
Dura la razione di Fratelli d’Italia, che aveva promosso la mozione originaria. Per Giorgia Meloni «Almirante è stato un grande uomo politico italiano, è giusto intitolargli una via. Ci dispiace la gazzarra che sta facendo il M5S. In realtà è solamente un modo per far dimenticare i problemi del sindaco Raggi». «Si sta cercando di mettere una pezza. Avete votato senza sapere chi fosse Giorgio Almirante? Stavate dormendo?», ha rincarato la dose il capogruppo di FdI Andrea De Priamo. Risposta di Pietro Calabrese, per il M5S: «E’ stato un errore banale, la maggioranza aveva ritenuto che fosse un’intitolazione come le altre». Per riparare ai danni del voto del 14 giugno, dopo il quale la Raggi, uscita dalla sede Rai, si era precipitata a sconfessare i suoi, stavolta le votazioni sono state addirittura due. Grazie alla convergenza di pentastellati e centrosinistra, è passata anche una mozione presentata da Stefano Fassina, analoga nei contenuti. Repetita iuvant.
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_giugno_26/via-almirante-stop-all-intitolazione-partigiani-cantano-bella-ciao-aula-ad513cd4-797d-11e8-80e9-424fd8b8c17b.shtml
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