pubblicato il 26.10.19
Strage di Bologna, Procura Verona sequestra un’intervista sui Nar ·
Il gip ha ordinato di oscurare un articolo e un video del giornale online Estreme Conseguenze
25 Ottobre 2019
Ieri, 24 ottobre, il giudice per le indagini preliminari Livia Magri di Verona ha ordinato il sequestro di un’intervista e un video pubblicati dalla testata giornalistica online Estreme Conseguenze, relativi alla strage di Bologna.
Gli articoli, firmati dalla giornalista di inchiesta Raffaella Fanelli, riferivano le dichiarazioni dell’ex terrorista nero Vincenzo Vinciguerra, detenuto nel carcere di Opera per la strage di Peteano, 1972, in cui morirono tre carabinieri, a proposito del coinvolgimento di Paolo Signorelli nell’oscura trama di uomo dei drammi più misteriosi della storia del ‘900 italiano. Lo stesso Vinciguerra, dopo la pubblicazione dell’intervista, è stato convocato dal tribunale di Bologna come testimone nel processo in corso all’ex Nar Gilberto Cavallini, accusato di concorso nella strage alla stazione. Il provvedimento è stato richiesto dalla figlia del defunto ideologo della destra radicale, Silvia Signorelli.
«Se alla famiglia Signorelli le parole del terrorista non sono affatto piaciute, così non è per gli inquirenti. Diciamo che mentre a Verona ci sono toghe che chiedono sorprendenti sequestri, a Bologna altre toghe ripercorrono in un’aula di tribunale quella stessa intervista. Vincenzo Vinciguerra, è bene ricordarlo, è ritenuto, sin dagli anni ottanta, dalle procure, teste attendibile. Cioè quel che dice è vero. È scritto nei brogliacci degli inquirenti – dichiara il direttore di Estreme Conseguenze, William Beccaro – La querela ci spaventa? Affatto, tant’è che stiamo andando avanti. Chiariamo anche qui: stiamo andando avanti perché è il nostro mestiere cercare la verità, anche quando con qualche ambizione e, forse un po’ di arroganza, cerchiamo di fare un po’ di luce nella notte della repubblica. “La Strage Continua” voleva titolare l’OP mai pubblicato, Mino Pecorelli prima di essere ucciso – e conclude – Abbiamo fiducia nella magistratura». La giornalista Fanelli, nelle scorse settimane, aveva ricevuto un proiettile e, domenica scorsa, la sede del giornale è stata oggetto di un’intrusione: fatti sui quali stanno indagando gli inquirenti di Milano.
«Un atto gravissimo che lede la libertà di stampa e che equivale al sequestro di un giornale cartaceo. Oltre ad appoggiare le iniziative della redazione, la assisteremo in ogni sede, compresa quella giudiziaria – scrivono le sigle sindacali giornalistiche Fnsi e Sgv – perché siamo di fronte a una condotta, a nostro giudizio, che si pone in palese contrasto con l’articolo 21 della Costituzione e con la legge sulla stampa».
https://www.vvox.it/2019/10/25/strage-bologna-censura-nar-verona-bologna/?fbclid=IwAR1KtY7rGucAMRbnbqxFcBSshi-lghTazTXHRmSKJHM_KzEhWRVukh3-_8E
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