pubblicato il 11.06.21
Torino, 13enne picchiata per la borsa arcobaleno: “Mi urlavano cagna e lesbica schifosa” ·
È stata aggredita verbalmente e poi picchiata da un gruppo di coetanee la ragazza di 13 anni che ieri pomeriggio è finita in ospedale con il setto nasale rotto. L’aggressione è avvenuta all’esterno della scuola media Rosselli di Torino: “Prima mi hanno chiamato cagna. Poi hanno detto a me e alla mia amica ‘dovete bruciare vive’, e che siamo delle lesbiche schifose”, le parole della 13enne che ha sporto denuncia.
11 Giugno 2021
Prima gli insulti, poi l'aggressione con spintoni e un pugno che le ha fratturato il naso. È accaduto a Torino nel pomeriggio di ieri a una ragazza di 13 anni vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di coetanee "infastidite" dalla sua borsa arcobaleno. La giovane che frequenta la scuola media "Rosselli" di Torino è finita in ospedale e ha denunciato il tutto, insieme con la madre, alle forze dell'ordine che ora stanno indagando sull'accaduto.
Era una con un'amica quando è stata avvicinato dal gruppo di bulle
"Prima mi hanno chiamato cagna. Poi hanno detto a me e alla mia amica ‘dovete bruciare vive’, e che siamo delle lesbiche schifose", sono queste le parole raccolte dalla Stampa che ha dato la notizia dell'aggressione avvenuta nel primo pomeriggio di ieri giovedì 10 giugno. Eva, questo il nome della vittima, si trovava all'esterno dell'istituto scolastico, poco dopo la fine delle lezioni quando è stata avvicinata da un gruppo di ragazze che erano ferme davanti alla scuola e che hanno iniziato ad aggredire verbalmente sia lei che l'amica del cuore che le stava accanto.
La 13enne ha riportato la frattura del naso
Ad attirare l'attenzione delle bulle il chocker, una sorta di collana, rosa borchiato indossato da Eva e quella borsa con la bandiera arcobaleno così come i calzini. Uno scambio di botta e risposta fino a quando il gruppo di coetanee, dopo averle pedinate per alcuni metri, si è scagliato contro la 13enne. "Mi hanno colpito con una gomitata fratturandomi il naso e continuavano ad urlare ‘cagna, lesbica’, mentre la mia amica è stata schiaffeggiata", continua il racconto della 13enne che è finita al pronto soccorso dove è stata medicata. Poi la decisione, insieme con la madre, di sporgere denuncia ai carabinieri che dovranno indagare sul clima che si respira intorno a quell'istituto scolastico dove sarebbero stati numerosi gli episodi di omofobia.
https://www.fanpage.it/attualita/torino-13enne-picchiata-per-la-borsa-arcobaleno-mi-urlavano-cagna-e-lesbica-schifosa/
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Naso spaccato per una borsa arcobaleno: 13enne aggredita da un branco di ragazze a Torino vicino alla scuola
La denuncia del Coordinamento Torino Pride
11 giugno 2021
L'hanno chiamata "cagna" e "lesbica schifosa", prima di pestarla a sangue. A soli 13 anni. Il motivo? Averla vista passeggiare, con le sue amiche, indossando una borsa e i calzini con i colori dell'arcobaleno e un cinturino in pelle rosa.
Ad aggredirla un gruppo di ragazze, ieri pomeriggio, attorno alle 13.30, a Torino, fuori dalla scuola media "Rosselli" di via Bettino Ricasoli 15.
Un'aggressione proseguita per diverse centinaia di metri. Prima con gli insulti e poi con i "fatti": schiaffi e calci, sullo zaino e sul corpo. E infine un pugno in pieno volto, che le ha rotto il naso.
Poi sono fuggite. Lasciando la ragazzina e l'amica impaurite. In attesa che arrivassero i genitori per tranquillizzarle, portare la 13enne in ospedale e sporgere la denuncia ai carabinieri.
E ora i carabinieri indagheranno. Magari partendo da una serie di segnalazioni e denunce che nel recente passato erano state fatte dalla dirigente scolastica della "Rosselli" e da alcuni genitori proprio su episodi di razzismo e omolesbobitranfobia.
“A distanza di meno di una settimana da una giovane e popolata manifestazione contro l'odio e l’omolesbobitranfobia ecco che si ripetono fatti di cui non vorremmo più parlare. La nostra solidarietà a Eva è alla sua mamma Tiziana che con coraggio hanno denunciato un fatto gravissimo. Il naso di Eva guarirà ma la ferita inferta è alla comunità scolastica e a tutta la città. Da sempre diciamo quanto parlare con i ragazzi e le ragazze nelle scuole sia importantissimo ma ancora ci sentiamo rispondere che di certe cose non si deve parlare per non turbare la mente dei ragazzi e delle ragazze. Siamo pieni e piene di rabbia ma sappiamo che il lavoro culturale che ci porterà ad essere una società migliore e inclusiva è lungo e difficile. Invitiamo la dirigente scolastica ad affrontare insieme a noi questo percorso e speriamo che il coraggio di Eva e delle sue amiche non venga scalfito da un episodio che tutti e tutte insieme dobbiamo combattere. Per i bulli e i loro genitori ci auguriamo possa iniziare un percorso di conoscenza e informazione che li renda consapevoli della gravità di alcuni gesti. Non tutto è perduto e noi siamo a completa disposizione”, dichiara Alessandro Battaglia a nome del Coordinamento Torino Pride.
https://www.torinotoday.it/cronaca/Aggressione-ragazzina-omofobia-media-Rosselli-Torino.html
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