pubblicato il 8.07.25
“Inneggiavano al fascismo”, sequestrata la sede di Avanguardia Torino: 17 indagati ·
Il tribunale mette i sigilli al circolo Edoras: le accuse sono di associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione. La replica del movimento: “Abbiamo solo difeso l’Italia”
07 Luglio 2025
Blitz dei carabinieri del Ros, nel capoluogo piemontese, nel corso di un'indagine su una serie di iniziative considerate di "esaltazione" dei principi e dei metodi del fascismo e del nazismo: la sede del movimento 'Avanguardia Torino' è stata messa sotto sequestro. Il provvedimento è stato emesso da un gip del tribunale.La procura procede per 'associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa' e per la violazione della legge del 1952 sulle 'manifestazioni fasciste'.
La sede del circolo è chiamata 'Edoras', in via Tibone 2. La procura di Torino ne aveva chiesto il sequestro per evitare che la disponibilità dei locali continuasse ad agevolare i comportamenti sotto osservazione. I nomi di 17 militanti sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Nel 2024 sono stati organizzati eventi musicali e culturali, con la partecipazione di militanti italiani e stranieri, durante i quali, secondo gli inquirenti, si sono verificati momenti di "esaltazione dei principi e dei metodi del fascismo" e delle sue "finalità antidemocratiche", oltre che di idee razziste.
Avanguardia ha reagito al sequestro con un comunicato: “Quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione del trattamento repressivo che viene riservato, in Italia e in Europa, a tutti i Patrioti che non si arrendono e continuano a difendere la propria terra, denunciando, ad esempio, i danni e le conseguenze dell’immigrazione di massa o la dittatura del pensiero unico progressista”. Sostengono che il movimento Avanguardia Torino “seppur giovane” abbia “fatto molto per la città e non solo, sempre alla luce del sole”, difendendo “Campagne, banchetti, volantinaggi e iniziative culturali e di solidarietà, anche europea, come quella effettuata durante l’alluvione che ha colpito Valencia, quando abbiamo raccolto e portato fino in Spagna un quintale di aiuti umanitari per gli sfollati”. E si dicono certi “ di non aver commesso alcun crimine, se non quello di difendere l’Italia che, però, non ci risulta sia ancora un reato”.
https://torino.repubblica.it/cronaca/2025/07/07/news/avanguardia_torino_sede_edoras_fascismo_discriminazione-424715938/?ref=RHLM-BG-P18-S2-T1-fdg9
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