|
|
COMUNICATO STAMPA
Milano, 7 marzo 2005
OGGETTO: manifestazione nazionale a Milano, sabato 11 marzo 2006, per impedire l’agibilità politica ai fascisti. Appello a tutte le forze antifasciste, democratiche e rivoluzionarie. Chiediamo formalmente di rinviare la manifestazione antiproibizionista di Roma.
I Fascisti della Fiamma tricolore (quelli di Romagnoli, l’individuo che nega l’esistenza delle camere a gas e che ha come compare il fascista-picchiatore Maurizio Boccacci fondatore di Base Autonoma e attuale segretario organizzativo di Fiamma Tricolore) hanno fissato il loro “raduno” nel centro
di Milano l’11 marzo 2006.
I fascisti di varia natura sono conniventi e funzionali alle politiche di
Forza Italia e di tutto il Polo; la candidatura di quasi tutti i gruppuscoli
della destra fascista all’interno del centro-destra ne é la dimostrazione
pratica.
I FASCISTI NON DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI SFILARE NE’ DI PARLARE.
I conti con loro si sono chiusi il 25 Aprile 1945.
Sabato 11 marzo 2006 tutti in porta Venezia (MM1 – linea rossa – fermate
Palestro, Lima, Venezia) dalle ore 12:00 per impedire questa provocazione
studiata a tavolino con la copertura politica del centro-destra.
E’ importante che questa manifestazione abbia carattere nazionale, quindi
chiediamo a tutte le organizzazioni di concentrare sforzi e persone nella
manifestazione antifascista di Milano e di rinviare l’iniziativa
antiproibizionista a Roma. Noi comprendiamo il valore della manifestazione
antiproibizionista di Roma, ma riteniamo che in alcuni momenti occorre fare
delle scelte prioritarie. Rimandare la manifestazione di Roma non
modificherebbe assolutamente la sua efficacia politica; al contrario
manifestare a Milano, medaglia d’oro della Resistenza, per impedire ai
fascisti alleati di Berlusconi di sfilare e di prendere la parola e quindi di
essere legittimati rappresenta non solo un atto doveroso di coerenza
antifascista, ma anche una forte ipoteca per la difesa presente e futura della
nostra agibilità politica e degli spazi democratici.
Siamo seri, non usiamo “trucchi” o pretesti per dividerci in questa
circostanza. Il pretesto che ” siamo in campagna elettorale e quindi non si
devono disturbare i manovratori (partiti)” fa parte di un ragionamento
politico subordinato alle forze di centro e di sinistra che sottovalutano il
pericolo dei rigurgiti di questi rifiuti della storia. Sappiamo come
storicamente queste posizioni abbiano favorito negli anni ‘20 l’affermazione
dei fascisti.
Non inventiamoci appositamente iniziative, manifestazioni o cortei per non
venire a Milano e per dividere lo schierante antifascista.
Diffondere ed organizzarsi
PREMESSA
La maggior parte degli attuali gruppuscoli dell’estrema destra in sostanza si
sono riciclati da ‘gruppi’ o formazione storiche del terrorismo nero, hanno
cioè una tradizione storica, non nascono dal nulla e tutti hanno una
caratteristica di fondo:
A) la più parte di questi gruppi eversivi trovarono protezione dentro il MSI
ed è probabile che, per un certo periodo, ci siano stati legami con AN
B) i FAR (**) (1945-1951) sono la fonte di tutti i Movimenti neo-fascisti e
nazisti successivi, dai quali poi sorgeranno gli attuali gruppi dell’estrema
destra
C) l’estrema destra oggi si presenta come un’accozzaglia di gruppi,
microrganismi, associazioni e riviste, partitini e movimenti spesso separati e
in contrasto tra loro; in realtà vi sono analogie, fili comuni, collusioni e
fonti di finanziamento che li collegano
Dentro questa variegata e pericolosa galassia hanno assunto un ruolo
specifico e particolarmente pericoloso quei gruppi che tendono ad accreditarsi
nell’area della sinistra antagonista, usando l’ambiguità come metodo e stile,
utilizzando in modo strumentale, equivoco econfuso il concetto di ”
mondializzazione” e facendo perno sulla linea strategica del superamento della
dicotomia destra-sinistra.
La grave crisi economica, politica, istituzionale che da parecchi anni sta
investendo il nostro paese costituisce un formidabile terreno di coltura per
queste formazioni che cercano di usare e strumentalizzare le tensioni sociali
che si determinano in questo contesto per svolgere il loro ruolo di strumento
della borghesia dominante, la quale nei momenti di crisi ha sempre fatto uso
od addirittura creato gruppi neo-fascisti per gettare scompiglio e creare
paura e confusione, al fine di contrastare l’avanzata delle classi lavoratrici
e conservare il proprio potere basato sulla forza e, quando è il caso, anche
sul terrore.
Ricordiamo che la maggioranza degli attuali dirigenti dell’estrema destra
hanno avuto un ruolo determinante negli anni della strategia della tensione
(dalla fine degli anni ‘60 fino agli anni ‘80).
Il neo-fascismo risorgente non va assolutamente sottovalutato; é vergognoso
che si concedano sale e piazze a questi apologeti del fascismo ed é scandaloso
che pochi denuncino o prendano iniziative sul fatto che fascisti e nazisti
possano partecipare tranquillamente alle competizioni elettorali, anche se
questo non significa considerare questi disgustosi rigurgiti della storia come
nemici principali, perché ben altre sono le priorità da combattere
(berlusconismo, politiche economiche e sociali moderate e liberiste presenti
in tutti gli schieramenti politici oggi presenti, il fatto che il programma
politico della P2 di Gelli si sta di fatto realizzando con il governo
Berlusconi senza un’adeguata opposizione); è comunque un dato storico-politico
che occorre analizzare, comprendere e collocare nel contesto corretto, per
poterlo contrastare e combattere con metodi efficaci ed adeguati, tenendo
sempre presente che sono, al di la’ delle apparenze e del frasario
pseudo-antagonista usato, strumenti docili, violenti e terroristici in mano
alla classe dominante, l’esperienza storica del movimento fascista ce lo
insegna.
In questi ultimi anni è ripresa una certa volontà di fare contro-informazione
e di analizzare in modo scientifico la natura dei gruppi di estrema destra
neo-nazifascisti, ma crediamo che ciò non sia sufficiente se questa attività
non viene accompagnata da una costante vigilanza e da coerenti e conseguenti
pratiche di mobilitazione e dall’antifascismo militante.
(**) FAR nuclei terroristici clandestini che si resero responsabili tra la fine del 1945 e il 1951 di una lunga catena di attentati non solo simbolici,
ma che procurarono morti e feriti in seguito ad aggressioni a sedi di partiti di sinistra, delle associazioni partigiane e dei sindacati.
Quella dei FAR è un pagina semisconosciuta nella storia dell’eversione fascista e si intreccia con la storia politica ed organizzativa del MSI e delle formazioni sorte successivamente come Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale che furono attive nel periodo delle stragi di stato tra la fine degli anni ‘60 e la metà degli anni ‘70.
I FAR costituiscono una delle tappe nel progetto di ricostruzione di un
partito fascista, infatti furono fondati quasi contestualmente alla fondazione del MSI dagli stessi personaggi che furono i principali ispiratori della nuova formazione neo-fascista ( Alminante, Rmualdi, Mieville ecc….
Elementi come Pino Rauti, Clemente Graziani, Fausto Gianfranceschi ed Enzo Erra, seguaci di Julius Evola, nonché futuro nucleo costituente di Ordine Nuovo, fecero vivere ancora a lungo i FAR fino al momento, nel maggio del 1951 , del loro arresto.
MSFT- Movimento Sociale Fiamma Tricolore
Nasce nel 1995 dalla scissione di Alleanza Nazionale. E’ fondato da Rauti, già dirigente di Ordine Nuovo. Questo partito ha anche un quotidiano, “LINEA”.
Dichiara di rifarsi al fascismo rivoluzionario “antiborghese e
anticapitalista”.
Da questo partito, in seguito a scissioni, nascono altre formazioni:
Nel 2003 Pino Rauti viene espulso e al suo posto diventa segretario Luca Romagnoli, il periodico di riferimento é ‘L’antagonista’.
Pino Rauti fonda un nuovo movimento, Movimento Idea Sociale, insieme ai suoi sostenitori Giuseppe Incardona e Luigi Caruso.
Partecipazione alle competizioni elettorali
Associazione politico-culturale L’altra Lombardia – SU LA TESTA – sede nazionale Milano – tel: 339 195 66 69 – 338 98 75 898
www.laltralombardia