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Comunicato RAF sulla manifestazione di Migliarino contro la XMAS
In una città completamente militarizzata, con più di 300 uomini delle forze dell’ordine, fra carabinieri e poliziotti e con tanto di “zona rossa” che delimitava la piazza del cippo ai caduti dell’ RSI si è svolta domenica 20 marzo la manifestazione antifascista contro il raduno della Decima Flottiglia Mas a Migliarino(Ferrara).La popolazione di Migliarino si è svegliata quasi in stato d’assedio con posti di blocco e poliziotti in ogni vicolo a chiudere piazza e strade. Gli antifascisti che dall’Emilia Romagna stavano raggiungendo Migliarino si sono visti bloccare alle porte della città, la colonna delle dodici macchine è stata bloccata da un nutrito schiramento di carabinieri, alcuni già in assetto antisommossa, siamo stati perquisti, le macchine sono state tutte controllate e noi schedati, con tanto di ripresa video. Mentre alle nostre spalle una macchina con all’interno un fascista, che esibiva con tranquillità gagliardetti di vario genere, stava prendendo i numeri di targa delle macchine ferme e non veniva allontanato e controllato dalla polizia. Il corteo militante ha raggiunto la piazza con slogan e cori contro il fascismo, lo stato di polizia e il prefetto di Ferrara che nonostante le numerose pressioni da parte degli antifascisti di Ferraresi ha dichiarato lecito e legale il diritto della Decima Mas di fare questo squallido raduno. Il governo Berlusconi, attraverso il prefetto di Ferrara, ancora una volta protegge e legittima i fascisti e le loro commemorazioni, come parte integrante di quel processo di revisionismo storico che vuole l’assoluzione del fascismo e la criminalizzazione della Resistenza. Come antifascisti non possiamo tollerare l’affronto che da più di sette anni questi fascisti fanno alla Resistenza e ai suoi morti, è inacettabile che in piazza a Migliarino a essere trattati come delinquenti siano stati gli antifascisti, scortati, schedati, relegati in una piazza lontano dal raduno e impossiblitati a muoversi, mentre i reduci e il folto gruppo di fascisti giovani al loro seguito hanno potuto indisturbati svolgere la loro commemorazione al cimitero e poi andare a mangiare in un ristorante vicino.
L’aspetto positivo della giornata è stato il sentimento antifascista che ha guidato tutti i compagni presenti, la militanza con la quale siamo scesi in piazza, che ha portato i fascisti della Decima ha decidere di non presentarsi nella piazza del cippo in centro a Migliarino.
Le poche istituzioni presenti hanno preferito, a parte qualche singolo militante, convocare un consiglio comunale straordinario, proprio durante la manifestazione antifascista, in questo consiglio si è firmato un documento, alquanto ambiguo, poichè non si tratta di una presa di distanza netta e inequivocabile dal raduno della Decima Mas, essendo contro tutte le violenze e auspicando che per il prossimo anno ai reduci venga data la possibilità “solo” di commemorare i propri morti nei luoghi a loro deputati, di fatto non si nega la loro presenza a Migliarino. L’importante per le istuitizioni è che il raduno passi sotto silenzio, lontano dai riflettori della piazza e dagli occhi dei cittadini, infastiditi dalle misure restrittive di polizia e carabinieri.
Come antifascisti crediamo che manifestazioni di commemorazione di morti che in vita furono torturatori di partigiani, assassini al seguito della dittatura fascista, siano inaccettabili e inaccettabile è anche mettere sullo stesso piano ogni forma di violenza. Questo è servito alle istutizioni per dissociarsi da eventuali scontri che sarebbero pututi nascere in piazza e per criminalizzare gli antifascisti presenti. Non facciamo e non abbiamo mai fatto affidamento sulle istituzioni, sui sindacati e sui partiti parlamentari che a ogni riunione precedente la manifestazione preferivano sottilineare la pericolosità dei gruppi antifascisti e dei centri sociali e dissociarsi, ancora prima che accadessero, da eventuali episodi di “violenza”. La vera e unica provocazione è invece il susseguirsi da 7 anni a questa parte di questa parata fascista.
Non è sufficiente firmare documenti e delibere per impedire ai fascisti di svolgere le proprie manifestazioni è necessario invece costruire una mobilitazione cittadina, di lavoratori, sinceri antifascisti, affinchè il prossimo anno non si ripeta questo oltraggio verso la Resistenza Antifascista e affinchè una citta non si debba svegliare sotto l’assedio di polizia e carabinieri.
E necessario riprendere il filo rosso che ci lega alla resistenza e costruire per il prossimo anno una mobilitazione regionale a Migliarino che veda la presenza di tutte le forze antifasciste militanti.
FIDUCIA NELLO STATO NON NE ABBIAMO L’ANTIFASCISMO E’ ROSSO E NON LO DELEGHIAMO.
RAF (Rete Antifascista Ravenna)
info: rafravenna@interfree.it
di Martedì, 22 Marzo 2005 – 09:26 AM
documentazione