pubblicato il 28.03.25
È morto Maurizio Boccacci. Fondò gruppo di estrema destra Militia Aveva 64 anni. ·
È morto Maurizio Boccacci. L'ex leader di estrema destra, 64 anni, da tempo era malato. Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ha detto: "Maurizio Boccacci puo' essere considerato come il continuatore di Terza Posizione e anticipatore di Forza Nuova. E' stato un punto di riferimento di coraggio e di idealita', che verra' ricordato nel tempo dai suoi camerati".
Morto Maurizio Boccacci
Boccacci è spirato nella casa dove viveva con la moglie, a Grottaferrata, dove 41 anni fa fondò il Movimento politico occidentale, di cui è stato la guida fino allo scioglimento per decreto nel '93. Maurizio Boccacci è stato considerato una delle figure principali della destra extraparlamentare italiana, militante del Msi e del Fuan prima, di Avanguardia nazionale poi, leader del gruppo neonazista romano "Militia".
Chi era Maurizio Boccacci
Maurizio Boccacci e altre tre persone finirono a processo per la violazione della legge Mancino. Avevano esposto tra il 2008 e il 2009 alcuni striscioni e manifesti a Roma con scritte che incitavano, anche mediante il negazionismo, alla discriminazione razziale. Boccacci, secondo quanto emerse dalla procura, avrebbe agito come ideatore e promotore di 'Militia', "che tra gli scopi ha l'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi". Nel complesso, furono diversi gli striscioni apparsi in alcune zone di Roma e oggetto del capo di imputazione.
Tra i bersagli presi di mira, allora, il presidente del Senato Renato Schifani, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, il presidente della Camera Gianfranco Fini, l'ex premier Silvio Berlusconi, l'ex presidente Usa George Bush. Poi nel 2015 arrivarono le condanne, da un anno e mezzo a otto mesi di reclusione. A Boccacci venne inflitta la condanna in continuazione con una pena del 26 novembre del 2012 per la ricostituzione del disciolto partito fascista. Nel 2013 prese parte ad Albano agli scontri prima del trasferimento del feretro di Erich Priebke, capitano delle Ss.
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Chi era e come è morto Maurizio Boccacci, ex leader di Militia? Si definiva fascista e ammirava Hitler
Chi era e come è morto Maurizio Boccacci, ex leader di Militia? Si definiva fascista e ammirava Hitler
E' morto Maurizio Boccacci, esponente di spicco dell'estrema destra italiana, noto per il suo attivismo politico neonazista e antisemita.
Maurizio Boccacci: causa della morte, età e biografia
I dettagli sulla causa della morte di Maurizio Boccacci non sono stati resi pubblici. Non è noto se soffrisse di qualche malattia. L'ex leader di Militia aveva 72 anni, essendo nato nel 1957.
Cresciuto in un ambiente politicizzato, si avvicinò presto al mondo dell'estrema destra italiana. Negli anni '70 militò nel Movimento Sociale Italiano (MSI) e nel FUAN, per poi aderire ad Avanguardia Nazionale. Fu anche sindacalista della CISNAL-credito e istruttore di pugilato, ma la sua notorietà derivò principalmente dalle sue attività politiche estremiste.
Nel 1984 fondò il Movimento Politico Occidentale a Grottaferrata, un'organizzazione che mirava a fornire una base ideologica al movimento skinhead di matrice neonazista. Il gruppo fu sciolto nel 1993 in base alla Legge Mancino per incitamento all'odio razziale, ma Boccacci continuò a essere un punto di riferimento per l'estrema destra italiana.
In seguito, divenne leader del gruppo neonazista Militia, noto per le sue azioni provocatorie e violente, tra cui vandalismi antisemiti e minacce contro figure pubbliche come Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma.
Posizioni politiche
Boccacci si definiva un "soldato fascista senza compromessi" e un "anarcofascista". Ammirava apertamente Adolf Hitler e sosteneva teorie razziste, antisemite e negazioniste. Dichiarò: "Ammiro quello che Hitler ha fatto. Gli ebrei erano dei nemici che si opponevano ai suoi disegni". Le sue convinzioni lo portarono a organizzare manifestazioni in solidarietà con Erich Priebke, il capitano delle SS responsabile della strage delle Fosse Ardeatine.
Problemi giudiziari
La carriera politica di Boccacci fu accompagnata da numerosi problemi legali:
Nel 1993 fu condannato per un'aggressione a Grottaferrata contro un giovane di sinistra.
Nel 1994 guidò un assalto al centro sociale Break Out a Primavalle.
Fu arrestato per gli scontri allo stadio di Brescia nel 1994, durante i quali il vicequestore Giovanni Selmin fu ferito.
Nel 2011 fu arrestato insieme ad altri membri di Militia per istigazione all'odio razziale e minacce contro figure pubbliche.
Fu coinvolto in episodi di vandalismo antisemita, tra cui la deturpazione delle "pietre d'inciampo" a Roma.
Vita privata
Non si hanno molte informazioni sulla vita privata di Maurizio Boccacci. Non è noto se avesse una moglie e dei figli, poiché la sua figura pubblica è stata quasi interamente associata alla militanza politica e alle sue azioni estremiste.
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